La meditazione in classe: uno strumento davvero utile
Nel Berkshire, contea dell'Inghilterra sud-orientale, centinaia di scuole primarie hanno introdotto nei loro programmi delle ore di meditazione per i piccoli studenti. Stranezza? Innovazione?
Vediamo insieme in cosa consiste e quali sono i benefici della meditazione in classe: uno strumento davvero utile per aiutare il bambino a concentrarsi e a rilassarsi.
Queste scuole inglesi hanno deciso di introdurre la meditazione allo scopo di aiutare i bambini con la loro concentrazione, il loro comportamento e il contenimento dell'ansia e dello stress. Un proposito davvero ammirevole: oggi più che mai i bambini sono costantemente esposti a situazioni che potrebbero compromettere il loro rendimento a scuola e la loro personalità. Perché allora non provare uno strumento già efficace sugli adulti?
Modificando naturalmente le modalità e adattandole alle esigenze dei bambini in età scolare, la meditazione può avere benefici evidenti.
Gli esercizi che le scuole propongono sono molto semplici e rilassanti: concentrarsi sul proprio respiro, lasciare andare i pensieri più brutti e pesanti, ascoltare le sensazioni del corpo, gestire emozioni e comportamenti. Il tutto all'interno di un ambiente rilassante e intimo, che fa sentire a proprio agio il bambino, libero di esprimersi e di ascoltare.
Il programma ha avuto inizio lo scorso anno: si iniziò con tre classi (quelle più "grandi"), per passare quest'anno a tutte quelle primarie, dai 5 agli 11 anni, dopo aver notato un netto miglioramento della concentrazione dei bambini e dei loro comportamenti. Le tecniche sono quelle tipicamente orientali, e mirano a dare ai bambini una consapevolezza su se stessi che li aiuti nel percorso scolastico e nella vita.
Basta una mezz'oretta a settimana inserita tra le altre materie, assicurano, e i benefici sono tantissimi. Oltre a stimolare positivamente le cellule cerebrali e a migliorare l'autocontrollo, la meditazione affina l'auto-consapevolezza, fondamentale per la crescita: fa sì che il bambino capisca la sua unicità, e l'unicità di ogni suo simile, sviluppando quindi anche un'empatia fortissima verso l'altro.
Nel mondo sono molte le scuole che propongono programmi di meditazione. In Connecticut, in una scuola superiore (la New Haven Accademy), hanno reso obbligatorio lo yoga tre volte a settimana per le classi prime: il risultato è stato una significativa diminuzione del cortisolo nel sangue degli studenti, un ormone responsabile dello stress. Questo anche grazie al fatto che, indipendentemente dal caos esterno, entrare nella palestra per iniziare la lezione di yoga implica lasciare tutto lo stress all'esterno.
A Dubai un college privato, il Dubai College, propone da tempo un corso per imparare la meditazione, affiancandolo ai corsi tradizionali di studio. Lo scopo è quello di gestire attraverso questa tecnica la gestione di stress e ansia che durante il periodo del college rischiano di compromettere la salute. È il periodo peggiore per loro: è quello che precede le iscrizioni all'università, e gli esami rischiano di essere corrosivi se presi per il verso sbagliato. Ma le lezioni di meditazione, insegnando il distacco dal mondo, ridimensionano le preoccupazioni e aiutano a guardare i problemi e le sfide dalla giusta prospettiva.
A San Francisco una scuola partecipante dal 2007 al programma "Quiet Time" (che prevede 15 minuti di meditazione al mattino e 15 nel pomeriggio) ha ottenuto una riduzione del 45% di sospensioni già nel primo anno, per arrivare ad oggi con il 98%.
Un bel risultato no?
Sara Polotti