Perchè stimolare la creatività nei bambini
Giovedì, 19 Maggio 2016 09:59Un chiarimento necessario: essere creativi e incoraggiare la creatività nei vostri figli non significa dare loro gli strumenti per "saper disegnare bene". No. La creatività non è il risultato, ma il processo. Se quindi credete che sia giusto iniziare fin da piccoli a seguire corsi e laboratori con il testa l'obiettivo di fare diventare i vostri figli grandi artisti, beh, questo atteggiamento va un po' rivisto.
È giusto iscrivere i piccoli a corsi e laboratori e fare di tutto perché esprimano la loro arte, ma non con questa finalità. Mantenete l'entusiasmo creativo, ma pensate soprattutto che realizzare con le proprie mani è uno strumento fondamentale per la crescita del vostro bambino, a prescindere dal risultato!
Perchè stimolare la creatività nei bambini: disegnare, scolpire e fare con le proprie mani è un aiuto fondamentale per incoraggiare il bambino a dare il meglio di sé
Il saper disegnare, oltre alla capacità in sé, porta al bambino moltissimi benefici. Il primo? La fiducia in se stessi, la confidenza. Per un bambino sapere disegnare e potersi divertire disegnando è tanto importante quanto il risultato (anzi, un po' di più!).
E allora come fare per far sì che i bambini siano incoraggiati ad esprimersi artisticamente beneficiando di ciò che la creatività ha in serbo per loro, senza le pressioni del risultato e della "bravura"?
Innanzitutto, non proiettate mai voi stessi in loro. Nello specifico, meglio non dire mai "Cavolo, io sono davvero pessimo a disegnare, ma se tu ti impegni potresti diventare davvero bravo!". Piuttosto, mostra con le parole e con i fatti che anche tu, adulto, sei contento dei tuoi risultati quando disegni con lui, anche se questi sono davvero inguardabili! Il realismo ormai è superato, no? Beh, allora nell'astratto puoi essere bravissimo.
Il secondo accorgimento è saper parlare ai bambini della loro arte. Lasciate che esprimano le loro idee, che descrivano l'opera, e piuttosto che sul soggetto e sul risultato concentratevi sul procedimento.
Sembra scontato, ma se i genitori hanno aspettative troppo alte non lo è: cercate di non mettere pressione, ma di far godere al bambino il divertimento dell'arte, del disegno, della scultura. Vederlo come un gioco significa farlo volentieri, e un'attività stimolante come questa potrà così diventare un appuntamento fisso, che il bambino cercherà di fare ogni volta che ne avrà l'occasione.
Ecco perché un'altra cosa importantissima è lasciare a disposizione i materiali, in un luogo specifico e ben organizzato di cui il bambino potrà usufruire ogni volta che ne sentirà il bisogno.
Soprattutto, non impostate le ore creative come un "imparare a disegnare". Messa così potrebbe effettivamente sembrare un'imposizione, o un obbligo educativo, quando in realtà deve essere un piacere naturale che porta con sé benefici per la crescita e per la scoperta del mondo. Insieme al bambino esplorate tutto ciò che la creatività offre, utilizzate materiali sempre diversi, sperimentate cose nuove e inventate.
Scostatevi il più possibile da tutto ciò che è "standardizzato" o istituzionalizzato. Nella creatività non ci sono regole, e il bambino sa quando è ora di fare qualcosa in base alla sua età. E non prendete scorciatoie (che in realtà scorciatoie non sono: è molto più divertente e semplice fare qualcosa di diverso). Prendete ad esempio i libri da colorare: sono inutili e limitanti, costringono il bambino e lo frustrano. Meglio sperimentare con ciò che abbiamo in casa o comunque limitarne l'uso.
Di certo i corsi d'arte per bambini piccoli sono da ammirare; basta che non li prendiate quindi nel verso sbagliato, e cioè pensando che servano solo a insegnare il bambino le tecniche di disegno. I corsi gli permettono di sperimentare nuovi materiali, di capire che ogni idea è buona, di non dare freno alla fantasia e di realizzare che tutto ciò che si crea con le proprie mani è degno di lode.
Per riassumere, incoraggiare la creatività deve essere un processo leggero e naturale. Mantenete sempre un tono divertente e giocoso, sperimentate il più possibile, focalizzatevi sui processi prima che sui risultati e aiutate i bambini a costruire la loro fiducia in se stessi. Il resto verrà da sé, non solo in campo artistico!
Sara Polotti
Quando la scuola abbraccia la Mindfulness
Giovedì, 19 Maggio 2016 09:49"Mindfulness". "Consapevolezza". Insomma, meditare per conoscersi e per vivere nel nostro mondo. E se la scuola abbracciasse questo pensiero?
Quando la scuola abbraccia la filosofia Mindfulness: l'esempio della Marysville School e del curriculum MindUp, per una riscoperta dei valori
Circa sette anni fa la scuola Marysville di Portland subì un grosso incendio. Gli studenti e il personale si precipitarono fuori, e per tre anni non poterono più rientrare tra le mura della loro scuola. Si trasferirono così, temporaneamente, in un altro istituto.
Alla riapertura della scuola la preside Lana Penley decise di dare una svolta. L'evento li aveva traumatizzati, così come gli anni passati lontani dal loro luogo consueto erano stati duri, e decise quindi di adottare il programma MindUp (http://thehawnfoundation.org/mindup/), sviluppato dalla Fondazione fondata dall'attrice Goldie Hawn, per indirizzare il trauma in qualcosa di davvero costruttivo.
Il programma prevedeva l'aiuto di un consulente, il quale, girando per le classi, spiegava agli studenti il funzionamento del loro cervello, anche e soprattutto in caso di stress o di forte trauma. Dopodiché, la scuola iniziò il vero programma, durante il quale la meditazione e la respirazione volevano aiutare i ragazzi a prendere consapevolezza del proprio corpo.
La "consapevolezza" era, ed è, l'obiettivo: consapevolezza del corpo, ma anche del pensiero, del cibo, dell'ascolto, di ciò che sta attorno. Consapevolezza totale, che coinvolge anche la socialità attraverso discussioni ed esercizi di gentilezza e di senso civico.
Il risultato? Un cambio epocale. I ragazzi non erano mai stati così civili e delicati.
Nonostante la fatica iniziale (inevitabile: un cambio di programma spesso stravolge la quotidianità, e sia le insegnanti sia i ragazzi hanno dovuto sforzarsi!) la "salute scolastica" ne aveva tratto un beneficio enorme. I ragazzi erano più consapevoli di tutto, e ciò significava umani più socievoli ed educati.
Ecco perché la scuola ha deciso di mantenere il programma, integrandolo nell'educazione quotidiana, iniziando le lezioni con una sessione di respirazione (di aiuto ala concentrazione), dopo averli attesi sulla porta con della musica leggera, discutendo e coinvolgendo gli studenti nelle decisioni e analizzando le interazion.
La meditazione, poi, si riversa sullo studio in generale: la preside assicura che i ragazzi ora sono in grado di utilizzarla indirettamente nelle altre materie, che ora indagano più in profondità anche attraverso domande e osservazioni davvero interessanti.
Ma l'altro, grande risultato è che questo atteggiamento esce poi dalle porte di scuola per riversarsi positivamente anche in casa e nella società. I ragazzi sono più sereni, gli insegnati sono più sereni, i genitori sono più sereni, e le persone che vengono a contatto con questa serenità non possono non esserne coinvolte a loro volta.
Compassione, empatia, rispetto, gratitudine: sono questi i pilastri sui quali si fonda la meditazione, e sono questi i pilastri su cui dovrebbe fondarsi anche la società.
Il programma MindUp tenta proprio questo: di aiutare i bambini a capire l'importanza dei valori veri della vita, per crescere adulti che possano davvero fare la differenza, traendone benefici personali e sociali.
Benefici veri: questo atteggiamento porta felicità.
Sara Polotti
La collina dei conigli apre a Torino
Giovedì, 19 Maggio 2016 08:06Nel 2015 l’associazione ha compiuto 10 anni, abbiamo fatto molto, ma il cammino è ancora lungo e, per mantenere con forza il nostro impegno di aiutare il maggior numero di animali possibile, siano essi provenienti da abbandoni, da maltrattamenti o da laboratori, non possiamo accontentarci o fermarci.
In particolare è la situazione degli animali provenienti dai laboratori che richiede alcune considerazioni: come saprete, la legge italiana consente, ad alcune condizioni, ai laboratori di sperimentazione di cedere gli animali al termine degli esperimenti a strutture predisposte per la loro riabilitazione ed il loro reinserimento e la Collina dei Conigli si occupa proprio di questo andando a recuperare per tutta Italia ogni topo, ratto, porcellino d’India o coniglio, siano uno o cento per volta, per i quali riesce a far rispettare il loro diritto ad essere liberati. Ma cosa accadrebbe in mancanza di strutture idonee ed autorizzate ad accoglierli? Questi animali, che potrebbero iniziare una nuova vita, verrebbero invece soppressi perché verrebbe a mancare uno dei requisiti per il loro rilascio. Noi non possiamo permetterlo! A loro nessuno ha chiesto se volevano prestarsi ai loro esperimenti… noi invece possiamo e dobbiamo aiutarli!
Fino ad oggi non abbiamo mai dovuto dire “Ci dispiace, non abbiamo la possibilità di accogliere altri animali…”, condannando così a morte chi avrebbe potuto essere liberato; abbiamo cambiato la destinazione delle stanze, inventato nuovi modi che ci permettessero di tenere più animali addirittura migliorando gli spazi a loro disposizione, tutti i volontari si sono ingegnati a trovare soluzioni, anche se la paura di non farcela rimane, ma non ci siamo paralizzati ad aspettare.
E’ giunto il momento, per la Collina dei Conigli, di realizzare un secondo Centro di Recupero, che si affiancherà al Centro di Monza, un’altra possibilità di vita, nella città di Torino, dove abbiamo trovato un luogo idoneo e un gruppo di volontari che supporta attualmente l'Associazione ed è pronto ad impegnarsi 365 l’anno per la cura dei nostri futuri ospiti. E' un passo importante, non del tutto esente da rischi. Tenendo da parte il necessario al mantenimento ed alla cura continua degli ospiti presenti attualmente - 31 conigli, 113 cavie, 183 ratti e 916 topini – e dei nuovi arrivi in corso, daremo fondo a gran parte delle nostre risorse economiche, senza parlare delle energie, fisiche e mentali, che chi è direttamente presente sul campo a Torino sta già impegnando al 100%, per raggiungere in tempi brevissimi l’obiettivo, che ci permetterebbe di salvare la vita a chi ha già sofferto abbastanza, trasformando un luogo silenzioso e fatto di soli muri di cemento, in un posto pieno di rumori e colori che nascono dalla serenità che ritrovano quelle piccole anime scoprendo una nuova vita.
Per sostenere questo progetto La Collina dei Conigli ha lanciato un appello per reperire i fondi necessari sia tramite la nostra newsletter sia attraverso Facebook ed attraverso gli stessi mezzi faremo conoscere passo per passo il rendiconto delle spese per il nuovo Centro. Fate conoscere questi appelli e chiedete di sostenere questo progetto: una piccola donazione oggi ci aiuterà a sostenere le spese, una firma per il 5 per mille ci aiuterà a sostenerlo nei prossimi anni!
La Collina dei Conigli - onlus
Il risotto, così come la pasta, sono mezzi perfetti per integrare le verdure e spaziare tra tutti i colori che la natura ci offre. Per realizzare questo risotto ho scelto delle erbette primerili perciò ho unito bietole, borragine (poca), malva e spinacini freschi ma potete scegliere le verdure a foglia che preferite.
Le verdure a foglia larga sono infatti ricche di vitamine del gruppo B, ferro, potassio, clorofilla e acifo folico: generalmente i bambini non amano le amano, è quindi utile aggiungerle risotto così che possano essere presenti nella loro alimentazione
La malva è una pianta straordinaria: ha proprietà benefiche per la mucosa intestinale, effetti rilassanti ed è un potente antifiammatorio. Possiamo utilizzarla nei decotti ma anche in risotti e minestre: io preferisco quella fresca, perciò ho deciso di tenere un vaso di malva in cortile, così da averla sempre a disposizione.
Anche la borragine ha grandi proprietà: dai suoi semi si ricava un preziosissimo olio, l'olio di borragine appunto, estremamente benefico per contrastare disturbi ormonali, menopausa, dermatiti e in generale per abbassare i livelli di infiammazione. Non è adatto in gravidanza, allattamento e in caso di emofilia perchè ha la capacità di abbassare il fattore di coagulazione. Le foglie di questa pianta non hanno le stesse proprietà del suo olio, ma hanno comunque un gusto particolare perciò una o due volte l'anno le inserisco nella mia dispensa.
Ecco come realizzare un risotto alle erbette: la ricetta di un risotto verde perfetto per bambini
Landart per bambini con Richard Schilling
Giovedì, 19 Maggio 2016 05:46La Land Art è nata negli anni Sessanta. Voleva contrastare l'arte asettica delle gallerie d'arte e si proponeva di riscoprire gli spazi naturali e l'amore ecologico. E, soprattutto, la Land Art può essere realizzata da tutti! Ora più che mai in Italia si sta riscoprendo quest'arte, grazie all'artista Christo, che a giugno aprirà i battenti del suo The Floating Piers sul lago d'Iseo. Riscopriamola anche noi con i bambini!
Per farlo possiamo affidarci a Richard Shilling, un artista americano che realizza le sue opere proprio nella natura e con la natura. E che proprio ai bambini vuole trasmettere la bellezza di una creatività ecologica!
La Land Art per bambini con Richard Schilling: l'artista americano ci aiuta a capire come esprimere la creatività in mezzo alla natura
Ha scritto libri sull'argomento e ha creato un sito internet tutto dedicato a questa pratica con i bambini (landartforkids.com): Richard Schilling ci tiene davvero, e come lui anche noi siamo entusiasti!
Già, perché per fare arte con la natura basta pochissimo, e il risultato è il connubio perfetto tra creatività, ecologia e tempo passato all'aperto. Fare Land Art è infatti un modo per utilizzare l'immaginazione, per respirare aria buona e per imparare la scienza e la biologia direttamente nel verde in maniera divertente. E le opere rimarranno poi in natura: la Terra non verrà rovinata o inquinata, ma solo abbellita utilizzando i suoi stessi frutti!
Come spiega Schilling, la Land Art può essere eseguita da tutti e, soprattutto, dappertutto: significa semplicemente creare disegni e sculture utilizzando i materiali che si trovano all'aperto, come le foglie, le pigne, i rametti, le pietre, i ciottoli la sabbia o le conchiglie, con i quali si possono realizzare animali, cerchi, spirali, sagome, pattern e tutto ciò che passa per la mente.
(foto 1 http://wineandbowties.com/art/land-art-by-richard-shilling/)
Cosa serve? Solo tempo e immaginazione. Scegliete un luogo all'aperto: un bosco, la spiaggia, un parco. Dopodiché osservate cosa sta attorno a voi, prelevate ciò che volete (sassi, fiori, foglie, conchiglie...) e iniziate a disegnare o ad assemblare, lasciando correre l'immaginazione, creando pattern o disegni più strutturati, classificando per colore, legando con erba e rametti...
(foto 2 https://it.pinterest.com/pin/524739794054140431/)
Il bello della Land Art è che, oltre a poter essere eseguita in ogni dove, ad ogni stagione porta con sé nuovi materiali e nuovi colori. Le foglie cambiano colore, i rami seccano, la sabbia ingrigisce, la neve bagna...
Basta quindi uscire di casa e provare a seguire questi passi (naturalmente non obbligatori: la Land Art è fantasia!). Esplorate il luogo, raccogliete ciò che cattura la vostra attenzione, quindi scegliete un luogo specifico dove realizzare la vostra opera. Potrebbe essere sotto l'albero in un bosco, in una piccola baia sulla spiaggia, uno spiazzo d'erba in un prato, una radura in un campo di grano.
Il luogo prescelto è importantissimo: questo perché la Land Art non riguarda solo ciò che si trova, ma anche dove lo si trova. Il luogo in cui si crea è protagonista tanto quanto i materiali che poi si usano! Il posticino sarà quindi la tela sulla quale realizzerete il vostro disegno o il piedistallo sul quale appoggerete la vostra scultura.
(foto 3 http://cproppe.blogspot.it/2010/04/in-studio-today-art-for-yes-fundraiser.html)
Il "cosa" è poi a vostra discrezione. Si può disegnare con i rami e i fiori, si possono decorare i tronchi degli alberi, si possono accostare pietre e ciottoli per sculture alla Henri Moore, e si può decidere di "dipingere" figure astratte e pattern oppure figure più concrete, come le vostre sagome o la forma di un animale, a grandezza naturale oppure in miniatura.
(foto 4 https://it.pinterest.com/pin/377739487467809670/)
Idem il come: decidete voi come assemblare e disegnare, usando più materiali oppure uno stesso in maniera ripetuta, concentrandovi su un solo colore oppure creando un arcobaleno...
C'è solo una regola: non ci sono regole!
I bambini adorano ciò che è impanato: perchè allora una volta ogni due settimane circa non venirgli incontro e preparare della deliziosa verdura impanata?
I suggerimenti da adottare per effettuare un fritto più sano sono 3:
1. Utilizzare solo ed esclusivamente olio di semi di arachide o olio di oliva per la frittura, niente altro.
2. Scegliere un pangrattato che non contenga oli, grassi e insaporitori: perfetto il pangrattato fatto in casa frullando del pane secco.
3. La temperatura dell'olio non deve essere troppo alta, per cui mantenete il fuoco a fiamma media.
Oggi ho deciso di cucinare i fiori di zucchina e la salvia perchè vengono particolarmente bene e i mimbi li adorano, ma potete scegliere di utilizzare la verdura che più vi aggrada, oppure sostituire la carne con il seitan.
La ricetta delle cotolette di verdura: l'alternativa naturale alla cotoletta impanata dei bambini
Merendine, una vera passione per alcuni bimbi e per tanti adulti. Chiaramente quelle confezionate sono al 90% da evitare per la grande quantità di zucchero bianco presente, olio di palma, conservanti, coloranti e latte vaccino. Possiamo trovare le varianti sane nei negozi bio, ma è anche possibile realizzarle in casa in poco tempo!
Ecco la ricetta per le merendine fatte in casa: la ricetta sana del fetta al latte
15 materiali artistici per creare la credenza dei bambini
Mercoledì, 18 Maggio 2016 06:57La creatività dei bambini è una cosa serissima: pasticciare, disegnare, realizzare con le proprie manine è una tappa imprescindibile della crescita, e come tale deve essere assecondata e favorita! Lasciate che i vostri bimbi scarabocchino, disegnino, colorino e creino, e cercate di dare loro più mezzi possibile per sbizzarrirsi.
Noi seguiamo questa filosofia e le nostre case sono sommerse di materiali artistici. I nostri preferiti? Eccoli! Ovviamente non dimenticate le basi: carta, matite, colla e forbici!
15 materiali artistici per creare la credenza dei bambini: per stimolare e assecondare la fantasia dei nostri bambini, tutti i materiali che ogni genitore può avere in casa
1. Gli acquerelli liquidi: certo, anche gli acquerelli normali sono fantastici, ma quelli liquidi sono ancora più fighi! Permettono nuove sperimentazioni e donano alle opere nuove e affascinanti texture (avete provato a sgocciolarli sulla carta cucina?). Li si trova online oppure nei negozi specializzati.
2. I pastelli a cera: la loro morbidezza è unica, come unico è il risultato sulla carta. Li abbiamo sempre usati, e sono un po' la classicità quando si parla dei disegni dei bimbi. Mi raccomando, meglio sempre averne per casa una scorta! Molto meglio dei pennarelli, no?
3. I Cotton fioc: già, i cotton fioc si rivelano utilissimi e super fantasiosi. Si possono utilizzare per trasformare i pastelli a cera in colori ad olio, così come in mille altre maniere (come pennello fine per le tempere, ad esempio).
4. La pasta modellabile: per scultori in erba, questa è il materiale migliore per cominciare. Con la pasta modellabile (meglio se fatta in casa) i bimbi iniziano a creare direttamente con le loro mani, esprimendo tutta la loro fantasia e allenando la presa e la precisione.
5. I brillantini: disegni luccicanti, sculture che brillano, lampade magiche. Tutto questo è possibile ottenerlo proprio grazie ai glitter, da aggiungere ai colori più liquidi o da incollare a progetto finito. Qui trovate dieci bellissime idee da non lasciarvi sfuggire
6. I gessi da lavagna: immancabili se avete una lavagnetta in casa e perfetti per gli attacchi di creatività improvvisi. I bimbi possono disegnare e cancellare ogni volta che vogliono!
7. I gessi da esterno: anche questi sono adatti ad un'arte effimera ma divertentissima. Li potete utilizzare sui marciapiedi, in cortile o direttamente sui materiali che la natura offre (foglie, rami secchi, pietre), in inverno o in estate, senza temere che non si cancellino: la prima pioggia farà tutto.
8. Il washi tape: lo scotch colorato e delicato che viene dall'Oriente è perfetto sia per decorare disegni e opere d'arte sia per appenderle ai muri e al frigorifero senza rischiare di romperle!
9. Gli scatoloni: da decorare insieme ai bambini, si prestano a mille e mille realizzazioni diverse! Dalle casette alle cucine, dalle macchine alla televisione fino a diventare perfetto cavalletto sul quale disegnare come un vero artista oppure portafoto personalizzati.
10. L'argilla: è il passo successivo da compiere dopo la pasta modellabile, per oggetti che durano nel tempo. I bambini si divertono moltissimo, ed è educativo vedere poi come essa abbia bisogno di tempo per seccare e diventare un oggetto finito!
11. Le piume: per aggiungere un tocco sensoriale e colorato alle opere basta appiccicarci le piume colorate (finte!).
12. La pistola di colla a caldo: molto meglio di quella tradizionale (che non può incollare tutto), la pistola a caldo è una manna dal cielo. Come le forbici i genitori credono che sia un'attività pericolosa, ma basta qualche accorgimento e un po' di attenzione per aiutare i bambini ad imparare ad usarla al meglio, dando così loro uno strumento perfetto per le creazioni artistiche e offrendogli la possibilità di sviluppare ancora di più la loro manualità fine (dai 7 anni!).
13. I pennarelli in feltro: quelli dall'impugnatura grossa sono un ottimo inizio per i bambini che vogliono colorare ma che non hanno ancora una presa eccellente! Dotatevi di mille colori e iniziate a riempire casa di disegni bellissimi.
14. Gli adesivi: i bambini hanno un debole per gli adesivi. E allora approfittatene e fategli completare i disegni con ipiccoli stickers simpatici e di mille forme.
15. I materiali di riciclo: alla fine ciò che conta è la fantasia. Quindi, senza dover per forza avere in casa proprio tutti tutti i materiali più utilizzati dai bimbi, sbizzarritevi insieme a loro per trasformare i materiali più improbabili in opere d'arte. Cartoni, cannucce, crema da barba, stringhe, elastici, tubi della carta igienica, pasta, riso. Non c'è una regola, e non c'è freno alla fantasia!
16. Timbrini: dal punto artistico non sono fantastici, ma i bambini si divertono tantissimo!
17. Stoffe: un tripudio di colori e sensazioni al tatto da incollare e cucire, perfetti per fare pachwork!
18. Materiale misto: forme geometriche, scovolini colorati (io li compro qui), forme metallizate (li puoi comprare da imaginarium), pon pon, occhietti simpatici (li compro da Tiger), fogli di diversi colori e spessori (ottimi quelli di Ikea) e i fogli decorativi di Tiger (oppure carta da pacchi reciclata).
Ecco la nostra credenza con il materiale artistico organizzato e ben visibile:
In alto ho inserito il materiale che necessita la mia presenza, quindi tempere, acquerelli, brillantini, smalto.
Nel ripiano al centro invece materiale che i bambini gestiscono in autonomia: pennarelli, matite, pastelli a cera, clips, forbici, penne e gomme.
Infine in basso abbiamo il sacchetto delle stoffe, la scatola arancione con il materiale misto (occhietti, scovolini, forme geometriche, pon pon etc...), le scatole rosa contenenti materiale di cancelleria di scorta e il contenitore nero. Questo era originariamente un vassoio per piantine che ho chiesto gentilmente al mercato al banco delle piante: portato a casa l'ho lavato ed è diventato perfetto per inserire materiale da utilizzare per decorare (perline, pezzi di carta, fili...). Lo rimpinguiamo a seconda dell'attività che vogliamo fare così da avere materiale facile e ben visibile sul tavolo.
Sara Polotti e Giulia Mandrino
6 motivi per leggere i libri di Caccapupù
Martedì, 17 Maggio 2016 09:08Caccapupù è una collana di libri francese tradotta e pubblicata in Italia da Babalibri, perfetta per bimbi dai 3 ai 6 anni.
6 motivi per leggere i libri di Caccapupù: la collana che insegna ai bambini ad affrontare le proprie paure
Questi libri raccontano le vicende del coniglio Simone, che quando non ha voglia di fare qualcosa risponde dicendo “caccapupù”. Così quando deve mangiare gli spinaci o lavarsi i denti l’unica parola che viene fuori dalla sua bocca è “caccapupù”!
Un giorno però sfida il lupo cattivo dicendogli “caccapupù”: il lupo lo mangia ma subito dopo non si sente bene e deve chiamare il dottore che è….
Insomma questo è l’inizio dell’avventura del coniglietto Simone nel primo libro azzurro intitolato appunto Caccapupù che funge da introduzione al personaggio e alle sue vicende.
A seguirlo troviamo numerosi libri, tra cui "Non voglio andare a scuola ", "Pappamolla", "Pidocchi!", "No, niente nanna!", "Aaaah! Dal dentista no!" che, come potete dedurre dal titolo, trattano le piccole grandi avventure quotidiane dei nostri bimbi, dalla scuola, alla nanna, al dottore. Così quando arriva il fratellino le emozioni saranno tante: talvolta questo “pappamolla” darà tanto fastidio al piccolo Simone, talvolta in lui prevarrà invece l’istinto di accudimento e protezione nei confronti del suo fratellino.
1. Ed è questo il primo grande pregio dei libri di caccapupù: parlare delle emozioni dei bambini e dei piccoli grandi ostacoli che incontrano nella loro vita, dalla paura del buio, a quella dei mostri, del lupo, del dentista; far emergere le emozioni di rabbia, paura, gelosia ma anche affetto, amore e gentilezza.
2. Il linguaggio è proprio quello dei bambini per cui è facile per un piccolo lettore immedesimarsi nelle vicissitudini ma anche nelle emozioni provate dal protagonista Simone.
3. Uno strumento davvero utile per contrastare le nostre paure è quello dell’ironia: così il lupo dopo aver mangiato Simone sentirà mal di pancia e dovrà chiamare il dottore!
4. Le figure sono semplici ma ben delineate da colori intensi e vivaci e un contorno nero che da sicurezza ai più piccoli, facendoli focalizzare sul racconto.
5. Il modo stesso in cui è presentato a livello visivo, con parole scritte prima in piccolo, poi in grande, aiutano noi genitori a leggere modulando la voce e quindi le emozioni, perché un “grande” scritto così non è lo stesso di un “GRAAAANDE” proposto in questo modo, giusto? Così i piccoli riusciranno a mantenere viva la concentrazione e ad essere più coinvolti nella lettura.
6. “Cacca”, una delle parole più amate dai bambini! Chi di loro intorno ai 4-5 anni non ama riempirsi la bocca di questo sostantivo e dei suoi aggettivi declinati nei modi più assurdi? Ma fidatevi, dopo la prima pagina i vostri bimbi non saranno più concentrati sulla “cacca”, perché completamente assorbiti dalla storia del piccolo GRANDE coniglietto Simone.
Giulia Mandrino
Perché non compro libri da colorare ai miei figli
Martedì, 17 Maggio 2016 07:37Tutti li abbiamo usati, tutti (o quasi) li compriamo ai nostri figli. Sì, diciamolo, sono comodi: già pronti, possiamo lasciare i bimbi a pasticciare e colorare per qualche tempo senza pensieri, certi che l'attività li impegnerà per un bel po'.
Ma siamo certi che in qualche modo non siano insidiosamente inutili?
Perché non compro libri da colorare ai miei figli: stimoliamo la creatività e l’iniziativa personale dei bambini
Esatto: i libri da colorare non sono vera creatività. Semplicemente, rappresentano un modo come un altro di rispettare una consegna. E non sono esenti da rischi: i bambini, quando non riescono a stare dentro ai bordi o non raggiungono il risultato desiderato, si sentono spesso frustrati. Questo perché i disegni proposti da questi libri sono precisi e realistici, da adulti, non alla portata di un bambino, che in questo modo sente di fallire; gli sembra di "rovinare" il disegno.
L'unico vantaggio, forse, sta nella manualità. I bambini colorando nei bordi imparano a tracciare segni in maniera più ordinata e fine, a vantaggio anche della scrittura. Ma per farlo ci sono altri modi, sicuramente più creativi nel vero senso della parola, e tutti prevedono il disegno da parte del bambino, che in questo modo deve realmente sprigionare le sue doti e la sua fantasia!
Un esempio? Disegnare delle linee astratte, da lì partire con un disegno che li ispira e colorare quindi dentro ai bordi. La stessa cosa, dunque, ma partendo da un elemento realizzato interamente dal bambino!
(foto 1 http://artfulparent.com/2016/05/why-i-dont-buy-coloring-books-for-my-kids.html)
In ogni caso, è sempre meglio puntare sulla creatività vera e sulla fantasia. Ai bambini bastano fogli bianchi (anche riciclati!) e colori per sbizzarrirsi e creare raffigurazioni meravigliose. È un'attività che piace loro moltissimo, che li aiuta a concentrarsi e che lascia a voi genitori un pochino di respiro.
Evitate quindi i libri già belli che pronti! E se ne avete nostalgia, beh, allora basta realizzarne uno personalissimo insieme ai bambini, nel quale le pagine saranno composte da disegni fatti da loro e da nessun altro!
Prendete un cartoncino di dimensione A4 e piegatelo a metà, così come i fogli bianchi che poi inserirete all'interno. Fissate poi nella piega dei fogli e della copertina un filo bello spesso (di lana è meglio, ma anche lo spago è perfetto!) passandolo con un ago in due punti distanti dal centro et voilà! Lasciate che i bambini disegnino ciò che vogliono, senza colori, solo tracciando i bordi delle figure. Quando sarà finito sarà un perfetto libro da colorare!
(foto 2 http://www.thecaterpillaryears.com/2014/06/diy-coloring-books-and-crayon-boxes/)
Per colorare, in sostanza, ci sono mille altri modi, molto più stimolanti e non rigidamente imposti.
Avete mai provato con la schiuma da barba? Il risultato sono disegni astratti e super colorati, nei quali la precisione è pari a zero, ma che divertono e stimolano i bambini, che possono studiarne anche la consistenza.
Lo stesso discorso vale per il colore ottenuto con gli acquerelli liquidi lasciati gocciolare sulla carta da cucina. Ottimo per studiare il miscuglio dei colori primari!
Attività più precise ma per niente noiose (come il colorare i libri già pronti!) sono gli acquerelli a olio oppure i colori ottenuti con l'utilizzo delle spezie.
Insomma, le idee non mancano, quindi perché sprecare tempo, fantasia e creatività in libri che precludono tutta la gioia vera del disegno e del colore? Lasciate decidere ai bambini cosa fare, cosa disegnare, come disegnarlo e come pasticciarlo (ops! Colorarlo). Non siete curiosi di vedere cosa c'è nella testa dei vostri bambini?
(foto 3 http://artfulparent.com/2016/05/why-i-dont-buy-coloring-books-for-my-kids.html)
Sara Polotti e Giulia Mandrino