Le posizioni per allattare il vostro bambino
Premesso che non vi è una regola precisa e che tutte le posizioni dell'allattamento possono essere giuste, è bene conoscere quelle ritenute più performanti, comode ed efficienti. I primi tempi sono fatti apposta per provare di volta in volta una nuova posizione; la mamma e il bambino capiranno poi quali sono quelle giuste per loro, quelle più comode, quelle in cui si trovano maggiormente a proprio agio.
Ecco le posizioni per allattare il vostro bambino: i suggerimenti su come sistemare il neonato durante l'allattamento
Prima di tutto, è bene sapere che ogni posizione implica una maniera diversa di svuotamento del seno e di una sua diversa area (non tutte si svuotano durante la poppata!); in secondo luogo quando si parla di “posizioni per l'allattamento” il protagonista è il bambino, e cioè come viene sistemato sul corpo della mamma.
La prima cosa da controllare è che il suo corpo sia in asse con il nostro, completamente rivolto verso di noi, con la pancia contro di noi. Il primo trucco è quindi quello di avvicinare non la sua bocca, ma il suo naso al capezzolo. Solo così tutti i sensi, compreso l'olfatto, si attivano.
Ed ecco che allora il bambino può prendere in bocca tutto il capezzolo, compresa buona parte dell'areola e non solo la punta. Questo perché non è “allattamento al capezzolo”, ma “allattamento al seno”: la suzione è completa, e il capezzolo svolge solo la funzione primaria si agevolare l'entrata in bocca al bambino, che succhierà anche dall'areola.
La mamma dovrebbe poi controllare che la suzione sia ottimale: osserviamo il viso e la bocca del neonato per capire se, con il naso e il mento vicini al seno e le labbra estroflesse, riesce a deglutire senza rumori che indichino passaggi di aria. Un altro segnale di suzione “sbagliata” può quindi essere il rientramento delle guance.
Due piccoli segnali della buona riuscita sono invece l'assenza di dolore (dopo le prime poppate normalmente fastidiose a causa del ritmo non ancora regolarizzato) e la sete della mamma: la sete è il segnale che il bambino sta poppando davvero bene!
Ed ecco le posizioni. Come accennato dipende da donna a donna e da bambino a bambino, ma la prima regola è la comodità: i cuscini per sostenere il bambino, ma anche quelli per alleviare il fastidio a schiena e braccia sono un valido aiuto. E, come dicevamo, i primi tempi è bene sperimentare un po' tutte le posizioni, per capire quella più adatta a noi; nel caso di dotti ostruiti, ingorghi e difficoltà è sempre bene in ogni caso consultare un'ostetrica specializzata, che saprà indirizzare verso la soluzione più efficace.
La prima posizione da sperimentare è quella sottobraccio davanti. È la più comoda e semplice per iniziare e imparare ed è adatta nelle situazioni in cui il bambino si trovi in difficoltà ad attaccarsi al seno. Adagiate vostro figlio nell'incavo del braccio corrispondente al seno e fate aderire la sua pancia con la vostra.
La posizione davanti è quella più utile nel caso di bambini prematuri, deboli o ammalati, ma è davvero piacevole per tutti: è quella che consente maggior contatto tra mamma e figlio!
C'è poi la posizione da sdraiata, durante la quale la mamma si riposa in maniera perfetta. Adagiandosi entrambi sul letto o sul divano, il bambino è di fronte a voi con il viso rivolto verso il seno. E' molto utile nel caso in cui ci sia un forte riflesso di emissione, e cioè quando il latte fuoriesce dal seno con forza disturbando il bambino.
La terza e ultima posizione da provare è quella a palla da rugby. Immaginate proprio il modo in cui i giocatori di rugby tengono la palla ovale durante la corsa, e cioè sottobraccio con il gomito che tende verso la schiena. In questo caso il bambino avrà sotto la testa un cuscino, per sorreggerla al meglio, mentre voi terrete delicatamente la sua testa e il suo corpo con il braccio corrispondente al seno poppato. Grazie alla posizione a palla da rugby si svuoterà l'area più esterna del seno, non sempre stimolata.
E per quanto riguarda tutte queste posizioni è sempre bene tenere in considerazione alcune regole. Ad esempio, bisogna sempre sorreggere tutto il corpo del neonato, non solo la testa, la quale dovrebbe essere sostenuta da sotto e non bloccata da dietro, per consentire al bambino di muoversi e staccarsi quando vuole.