La stagione delle allergie è sempre più lunga: ecco perché
Quando parliamo di "stagione delle allergie" parliamo della primavera, suppergiù.
In realtà dovremmo però dire "stagione pollinica": si tratta di quel periodo dell'anno in cui la concentrazione di polline nell'aria è più elevata. Questo provoca sintomi allergici come starnuti, prurito agli occhi, naso che cola e congestione nasale nelle persone sensibili al polline.
Detto questo, la stagione delle allergie varia a seconda del tipo di polline e delle condizioni climatiche locali. Ad esempio, la stagione delle allergie da polline di alberi di solito inizia in primavera, mentre la stagione delle allergie da polline di erba e fieno è più comune in estate. Tuttavia, le stagioni delle allergie possono essere influenzate dai cambiamenti climatici e possono variare da regione a regione.
A proposito di cambiamenti climatici, una delle notizie degli ultimi anni non piacerà a chi soffre di allergie da polline: una ricerca di Climate Central ha confermato come la stagione pollinica si stia facendo sempre più lunga, rendendo ancor più fastidiosa la primavera per moltissime persone e bambini.
La stagione delle allergie dura sempre di più
Climate Central ha preso in considerazione le stagioni polliniche negli Stati Uniti a partire dal 1970 e ha rilevato che il tempo tra il primo e l'ultimo gelo si è allungato in media di 15 giorni e di almeno un mese in 31 città.
Cosa significa? Che le temperature in aumento e i cambiamenti climatici influenzano anche i modelli di impollinazione, allungando le stagioni delle allergie (dato che le piante fioriscono prima e perdono le foglie più in là) e aumentando i conteggi di polline, ora più intensi e più alti.
Ciò si traduce in sintomi più intensi e duraturi nelle persone che soffrono di allergie al polline.
Bambini e allergie
Ma come capire se quel naso che cola è un raffreddore o un'allergia? Nei bambini i sintomi dell'allergia al polline sono questi:
- Starnuti ripetuti
- Naso che cola o congestionato
- Prurito agli occhi, al naso o alla gola
- Lacrimazione degli occhi
- Tosse
- Mal di testa
- Affaticamento o irritabilità
- Eruzione cutanea o orticaria (meno comune)
Questi sintomi possono essere più evidenti durante la stagione del polline, ma possono manifestarsi anche in altre stagioni se il bambino è sensibile a diversi tipi di polline o a sostanze allergeniche presenti nell'ambiente.
Altri sintomi
Ci sono però anche altri segnali meno comuni a cui fare attenzione, ovvero sintomi più bizzarri e a primo acchito estranei all'allergia, che se sommati agli altri confermano ancor di più l'allergia ai pollini (che può essere diagnosticata solo da un medico o da una medica).
- Perdita dell'olfatto
- Giramenti di testa
- Difficoltà a concentrarsi
- Russare
- Prurito alla lingua
- Dolore alle articolazioni
Fonti: Climate Central; HuffPost
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