La Svizzera riconosce ufficialmente la medicina alternativa
Esatto, dal titolo potete già intendere dove andremo a parare: è recente (di un paio di mesi fa) la notizia che la Svizzera, paese spesso avanti su molte questioni, si è dichiarata impegnata nel riconoscimento di cinque tipologie di medicine alternative.
In poche parole? Nel prossimo (anzi, prossimissimo!) futuro, potranno godere dello stesso status della medicina convenzionale.
La Svizzera riconosce la medicina alternativa: una bellissima notizia per cambiare un po' la rotta anche nel resto del mondo
Una notizia davvero sperata, che lascia finalmente uno spiraglio aperto verso il riconoscimento globale delle medicine alternative.
Ricapitolando, il ministro dell'interno svizzero lo scorso marzo ha fatto un annuncio ufficiale: la Svizzera, da quel momento, si impegna a dare a cinque terapie complementari lo stesso status della medicina ufficiale, e si dà tempo fino a maggio 2017 per includerle nell'assicurazione medica di cui gli abitanti possono usufruire.
Nello specifico, queste cinque medicine alternative sono effettivamente quelle più utilizzate ormai in ogni angolo del mondo: l'omeopatia, la medicina olistica, quella fitoterapica (erboristica), l'agopuntura e la medicina tradizionale cinese.
Un passo verso il riconoscimento era già stato fatto nel 2005, ma le autorità si erano poi tirate indietro a causa della mancanza di prove scientifiche dell'efficacia delle terapie. Tuttavia nel 2009 la popolazione svizzera si espressero attraverso un referendum proprio riguardo a questo argomento: due terzi si dichiararono a favore di queste medicine, chiedendo che fossero incluse nella lista di quelle pagate dallo stato.
Fu proprio questo voto favorevole a fare partire un periodo di prova: per gli anni dal 2012 al 2017, infatti, la Svizzera sta provando a includere nell'assicurazione base queste terapie, con la riserva di provare in ogni caso scientificamente la loro efficacia (entro, appunto, il 2017), obiettivo che ormai tutti si sono prefissati, dal momento che sono sempre più le persone in tutto il mondo che decidono di affidarsi a metodi medici più dolci e meno invasivi.
E, essendo davvero molto difficile provarne l'assoluta e complessiva efficacia attraverso i metodi scientifici più utilizzati, alla fine il ministero dell'interno si è espresso in ogni caso a favore della cosa, e il risultato è davvero un grande passo per l'umanità intera, che può trarne spunto e coraggio: per tutta la popolazione, insomma, questi trattamenti saranno inclusi nell'assicurazione sanitaria nazionale esattamente come i trattamenti medici normali.
Basterà insomma avere il certificato medico, e lo stato provvederà quindi a rimborsare i trattamenti usufruiti, anche quando rientrano tra le cinque medicine alternative ormai (finalmente!) legittimate, sempre con un'attenzione verso la legalità e contro l'abuso.
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