Il rivoluzionario metodo Bortolato per imparare la matematica
Si chiama "metodo Bortolato", o "metodo analogico", e propone un nuovo approccio per i bambini alla matematica. L'ha messo a punto Camillo Bortolato, insegnante navigato alla scuola primaria, ed è davvero una rivoluzione!
Vi presentiamo il rivoluzionario metodo Bortolato per imparare la matematica: il nuovo approccio per comprendere numeri e operazioni attraverso le analogie, perfetto per i bambini della scuola elementare
Ma di cosa si tratta? In sostanza è un metodo più naturale e armonico per aiutare i bambini ad apprendere la matematica attraverso metafore ed analogie, ispirato dalla natura stessa dei bimbi che imparano a giocare e a parlare attraverso la loro genialità. Non attraverso la logica, quindi, ma attraverso l'analogia, attraverso gli esempi e le metafore.
Il metodo è perfetto per i bimbi della scuola primaria, ma non solo: anche in età prescolare si può iniziare ad utilizzare questo approccio, efficace sempre e comunque. Soprattutto nel caso in cui i bambini abbiano difficoltà in questa materia: riappropriandosi dei metodi mentali naturali tornano infatti alla base dell'apprendimento, rendendo tutto più semplice e favorendo il successo.
Il punto di partenza è la riscoperta di come funziona la propria mente, senza cancellare ciò che si è precedentemente imparato, ma aggiungendolo ad esso.
In questo senso il primo passo è liberarsi dalla concettualità, e cioè dall'idea che bisogni padroneggiare il concetto di numero per eseguire i calcoli mentali. Già, perché fin dalla nascita il bambino ha in sé una competenza che gli permette di attribuire nome alle quantità, ma questo non è eccezionale e non è necessario alla matematica.
Insomma, è bene allontanarsi dal pensiero che prima di tutto i numeri siano qualcosa di scritto: i bambini bravi nella matematica non pensano ai numeri scritti, ma hanno una visione più coerente e completa. Nella loro testa non hanno numeri scritti, ma "palline", senza cambi! I bimbi che non fanno fatica in matematica hanno la mente libera dai numeri scritti, vedono le palline, e questo è il segreto, questo è il concetto del metodo analogico, che vuole riprendersi le palline.
Il tutto perché il sistema decimale di calcolo che impariamo solitamente è basato sul contare sostanzialmente per uno. Una cosa alla volta. Con il metodo analogico, invece, ci si riappropria dell'atteggiamento naturale di evitare di contare una cosa alla volta, vedendo piuttosto la completezza dell'operazione.
Tutto questo a scuola si traduce in lezioni frontali che dicono pochissimo dando più peso al fare e al pensare da soli, e che non parlano troppo di decine e di unità.
Il calcolo mentale sta quindi al centro dell'insegnamento: prendendo spunto dai bambini che riescono nella matematica nonostante gli insegnamenti classici, si cerca quindi di dare a tutti i bambini la scintilla per guardare al calcolo mentale come a qualcosa di semplice, qualcosa che "si vede" e si percepisce, senza dare nome ai numeri.
Vedere le quantità con gli occhi, immediatamente; non astrarre le quantità attraverso i nomi dei numeri; superare la tendenza a contare tutto ciò che ci sta davanti mettendo piuttosto in ordine i "puntini": sono questi i pilastri del metodo, che sostanzialmente punta a ripendersi l'istintività matematica insita in ogni bambino. Anche in quelli più in difficoltà, quelli considerati discalculici, quelli che sembrano odiare i numeri e le quantità.
Per un approfondimento vi rimandiamo quindi al sito del professor Camillo Bortolato: attraverso slide, esempi e pensieri ci si immerge subito nel suo mondo fatto di analogie, metafore e puntini! http://www.camillobortolato.it/metodo_analogico.aspx