Rimpiangere la libertà pur amando la maternità
Essere mamma spesso significa venire assalite dai sensi di colpa. Sono sensi di colpa che arrivano un po’ dall’esterno, un po’ dall’interno. Da una parte la società impone standard e aspettative davvero impensabili. Dall’altra, la coscienza a volte scivola e fa sentire in colpa anche quando non facciamo nulla di sbagliato.
Rientra appieno in questa descrizione una sensazione che molte, moltissime mamme sentono prima o poi. Quella del rimpiangere la libertà. L’essere se stesse. Il non dipendere da nessuno e il non avere nessuno che dipenda da noi.
È normale. Perché amare la maternità e amare i propri figli non significa necessariamente adorare tutto ciò che gli sta attorno, come la stanchezza, lo stress, le aspettative degli altri.
E quindi? Quindi dobbiamo smetterla di sentirci in colpa, abbracciando tutte le nostre sensazioni e i nostri pensieri. Perché anche questo fa parte dell’essere mamma.
Rimpiangere la libertà pur amando la maternità: essere mamma anche quando l’indipendenza e la libertà ci mancano da impazzire è un nostro diritto
Non si riesce più a fare docce decenti. Si diventa autisti specializzati. Non si prepara più un pranzo sul divano da mangiare in solitaria davanti alla tv. Si gestiscono pianti e urla, si fanno lavatrici senza soluzione di continuità, ci si vede con il proprio partner una volta al giorno, e pure di sfuggita. Ci si alza prestissimo, e a volte non si riesce nemmeno a fare una bella dormita di una notte intera.
La maternità è anche questo. E per quanto in primo piano ci siano la meraviglia dei propri figli, la bellezza delle scoperte di ogni giorno, le coccole, i giochi insieme, le risate e il tempo di qualità passato in famiglia, a volte è normale lasciarsi andare ad un sentimento di rassegnazione.
Sì, anche le mamme mollano, e, sì, anche le mamme possono pensare a quanto fosse bella la libertà di prima. La libertà di farsi un bagno caldo con un libro, di andare al cinema a guardare un film che non sia un cartone animato, di uscire con gli amici ogni volta che si vuole, di fissare i propri orari a seconda delle proprie necessità.
Non bisogna sentirsi in colpa. Perché è totalmente ok innervosirsi per le urla che arrivano dal salotto quando siamo sotto la doccia. È ok lamentarsi che il letto non venga mai rifatto perché non c’è tempo. È ok pensare che prima le faccende di casa fossero più semplici. È ok spazientirsi quando la tovaglia appena lavata si macchia di sugo. È ok voler passare del tempo con amici adulti che non parlino solo di Peppa Pig e pannolini usa e getta o lavabili.
Allo stesso modo, è ok ordinare la spesa a casa per risparmiare tempo. È ok ordinare il cibo da asporto. È ok stare tutto il giorno in tuta, o volersi truccare anche in casa per sentirsi belle. Non importa se a volte non riusciamo a cucinare un pranzo o una cena perfettamente sani ai bambini. Non importa se preferiamo giocare con loro a memory sul tappeto invece di lavare i piatti.
È ok, insomma, adottare tutte quelle soluzioni che ci facilitano la vita. E chissenefrega di quello che dice la gente, di quello che consiglia la zia Ignazia, di quello che vogliono fare passare in tv, della perfezione che vediamo su Instagram. Una mamma vera è una mamma di una famiglia vera, non di una famiglia perfetta. E la perfezione è solo sentirsi bene con se stesse e con i propri figli e il proprio compagno. È sentirsi libere di poter scoraggiarsi e rimpiangere la vita di prima, godendosi comunque appieno tutto ciò che di bello porta con sé la maternità. Non siamo robot e mai lo saremo. Siamo umane, e tutto questo è normale e legittimo.