8 consigli per i papà che vogliono sentirsi più vicini ai loro figli quando la mamma allatta
L’allattamento al seno è la scelta migliore per una mamma e il suo bambino (anche se non bisogna giudicare chi, per necessità o per scelta, opta per l’allattamento artificiale: ogni situazione e ogni famiglia sono differenti). Lo sanno anche i papà, che tuttavia spesso provano sentimenti contrastanti riguardo a questo fatto.
Cosa significa? Significa che per quanto possano amare la loro compagna mentre allatta il loro bimbo, e per quanto sappiano l’importanza di questo gesto e la naturalezza dell’atto, capita che si sentano esclusi.
Il legame che si crea tra mamma e bambino durante l’allattamento al seno è innegabilmente e inequivocabilmente fortissimo. E un papà, più o meno inconsciamente, sperimenta un senso di gelosia e di esclusione da non sottovalutare, superiore a quello dei papà di bambini allattati artificialmente, che spesso dividono con la mamma questo compito.
Il rapporto però non può e non deve restare esclusivo: anche i papà possono legare con i loro figli neonati, attraverso alcuni gesti e abitudini quotidiane che aiutano a stabilire una relazione fortissima, profonda e intima.
8 consigli per i papà che vogliono sentirsi più vicini ai loro figli quando la mamma allatta: come costruire un legame forte e intimo con il proprio bambino anche quando la mamma allatta al seno
Il contatto pelle a pelle
Il contatto pelle a pelle non è importante solo con la mamma, ma anche con il papà. Sin dai primi giorni, dobbiamo incoraggiare i papà a coccolare i bimbi sul petto, senza vestiti (entrambi), in modo da stabilire un contatto sensoriale forte e dolcissimo. Già in ospedale, appena nato, i medici appoggiano il bambino sul petto della mamma, ma anche i papà possono beneficiare di questo gesto. E anche i genitori di bimbi adottati che arrivano (anche mesi) dopo la nascita: il contatto pelle a pelle è importantissimo, per gli odori, gli ormoni e le sensazioni che passano da questo organo e che permettono di creare un legame non solo affettivo ma anche fisico.
Il babywearing
Che sia con la fascia portabebè o con i marsupi, i papà che vogliono un forte contatto con i propri figli dovrebbero sempre preferire questo strumento rispetto al passeggino. La relazione che si crea è profonda e i benefici, inoltre, sono moltissimi: i bambini in fascia e in marsupio tendono a dormire più a lungo e a piangere meno. E questo, oltre a favorire un rapporto intimo, rafforza anche la confidenza dei papà nelle loro capacità genitoriali.
I massaggi
Oltre al contatto corpo a corpo senza maglietta, un gesto che crea un forte legame sono i massaggi al bambino, durante il cambio pannolino o prima della nanna. Il papà potrà coccolare il bimbo in questo modo, con dell’olio di mandorla o delle creme naturali apposite, godendosi un momento intimo e speciale solo per lui e per il suo bambino.
Un compito solo per il papà
Come l’allattamento al seno è (per forza di cose) un compito esclusivo della mamma, anche il papà può avere un compito di cui è lui solo responsabile. Dobbiamo quindi trovare qualcosa che lui e solo lui può fare (quindi anche in base alla presenza durante la giornata). Può essere la coccola per addormentare il bebè la sera, o il bagnetto (che faremo al nostro piccolo durante il giorno solo in caso di emergenza, lasciando invece il compito quotidiano al papà)…
Parlare e cantare al bebè
Come le coccole, i massaggi e il contatto pelle a pelle, una relazione intima (soprattutto con i bambini) passa anche dalla voce, una voce conosciuta e adorata che mette sicurezza. Ma non dobbiamo darla per scontata: i bimbi si affezionano ad una voce se la sentono continuamente, quindi per costruire un bel rapporto nei primi anni è decisivo parlare e cantare al nostro bambino.
Allattare insieme
Ovvio, il papà non può allattare al seno. Ma può far sì che, almeno alla sera o almeno in certi momenti della giornata dedicati (che possono diventare un’abitudine), questo gesto divenga condiviso. Mentre la mamma allatta, ci si può accoccolare insieme sotto una coperta, leggere un libro insieme ad alta voce, guardare un film, coccolarsi nel letto. Oltre ad essere qualcosa di davvero rilassante e compiacente, questa abitudine può aiutare anche psicologicamente i papà che sentono un po’ di gelosia o astio nei confronti dell’allattamento, perché è nella natura umana fare associazioni di pensieri in base alle sensazioni provate in particolari momenti. Se nel momento dell’allattamento si sente bene, quindi, assocerà pian piano emozioni positive all’atto in sé.
Parlarne
Come ogni cosa della vita, anche queste emozioni riguardanti l’allattamento vanno discusse. Con tranquillità e con sincerità, dobbiamo incoraggiare i papà a parlare di come si sentono, per vivere insieme questa nuova situazione e viverla decisamente meglio.
Lasciare che ci aiuti
Come un papà prova nuove sensazioni, anche alla mamma accade lo stesso, e a volte ci lasciamo prendere dall’esclusività non permettendo (per orgoglio, perché non ce ne accorgiamo, per paura o perché non vogliamo disturbare) che il papà ci aiuti. Lasciamo invece che ci venga incontro, coccolandoci e togliendoci compiti dalle spalle. E stando sempre attente di fare capire quanto siamo grate per queste sue attenzioni, perché anche lui, come noi, è inestimabile per la nuova famiglia!
Giulia Mandrino