Curando le amicizie curiamo noi stessi
L’amicizia non è qualcosa di secondario nella vita. Non è qualcosa di contorno, che completa qualcosa di più grande. L’amicizia è fondamentale, sul podio dei rapporti. Perché non è solo la famiglia a definire chi siamo, ma sono anche gli amici. E curare le amicizie significa curare noi stessi. Stare bene con gli amici significa stare bene con noi stessi. Abbandonandoli, ci facciamo solo del male, e lo facciamo anche alla nostra famiglia.
Curando le amicizie curiamo noi stessi: perché mantenere vive le belle amicizie è fondamentale, e come queste si ripercuotono in positivo sulla nostra vita personale e famigliare
Sono vari gli studi che lo dicono chiaramente: l’amicizia f benissimo alla salute di una persona, a livello mentale e a livello fisico, poiché mentre riduce lo stress e aumenta il senso di benessere generale, rafforza anche il sistema immunitario e regolarizza la pressione sanguigna.
Il problema è che quando cresciamo e diventiamo adulti e la vita si fa un pochino più complicata, tendiamo a smettere di coltivare le nostre migliori amicizie perché riteniamo che ci siano cose più importanti a cui rivolgere la nostra attenzione. È normale: il lavoro, l’università, il matrimonio, i figli… Non parliamo di certo delle amicizie cattive o tossiche, quelle che decidiamo consapevolmente (e coraggiosamente) di troncare. Ma di quelle importanti che nonostante ci facciano stare molto bene rischiamo di eliminare piano piano dalle nostre vite.
Come dicevamo, i motivi del distacco sono molti, ma su tutti stanno proprio il matrimonio e i figli, poiché giustamente la famiglia ci prende molto più tempo. Tuttavia questo tagliare (anche inconsapevolmente) i ponti con gli amici è davvero pericoloso, perché, come dicevamo all’inizio, gli amici sono molto importanti per la nostra salute personale: con loro parliamo di cose di cui non parliamo con il nostro partner; ridiamo spassionatamente; ci incoraggiamo a vicenda quando serve; ci lasciamo ispirare; ci aiutiamo vicendevolmente.
Ci fanno stare bene con noi stessi, insomma, in un modo differente da quello del nostro partner o dei nostri figli, perché ogni persona nella nostra vita ha un compito specifico e non è nemmeno giusto incaricare qualcuno di aspettative su aspetti che non gli appartengono: un marito è un marito (e anche se è un grande amico non sarà mai un’amicizia come quella con la vostra migliore amica o con il vostro storico gruppo), un figlio è un figlio e un amico è un amico. Punto.
Come sempre dobbiamo ricordare che stare bene con se stessi fa benissimo ala famiglia. Di conseguenza, curare un rapporto che si ripercuote positivamente sulla nostra salute è iper benefico anche per la famiglia. Meglio quindi sforzarsi un attimino (non serve molto! All’amicizia possiamo dedicare anche solo qualche minuto, ma di qualità) per non perdere del tutto le nostre amicizie nel momento in cui cambiamo lavoro o città, quando siamo troppo presi dalla vita, quando ci sposiamo o abbiamo figli.
Non importa se qualche amico l’abbiamo già perso lungo la strada. Perdoniamo noi stessi per essere stati amici carenti e perdoniamo loro per non aver fatto la loro parte (ognuno ha le sue colpe!) e rimettiamoci in contatto. Gli amici che meritano ritorneranno, gli altri, senza risentimento o sentimenti negativi, non importa se non accoglieranno il nostro invito.
Non servirà, quindi, vedersi tutti i giorni: tutti abbiamo la nostra vita, non è una colpa e ognuno lo capisce in cuor suo. Se non riusciamo a vederci frequentemente, bastano quindi pochi messaggi, qualche email, delle belle telefonate, un caffè ogni tanto. Non importano il quando o il quanto, ma il come!
Giulia Mandrino