5 fiabe per bambini e bambine da leggere prima di dormire
Le fiabe sono un ponte tra il sogno e la realtà, capaci di accompagnare i più piccoli verso un sonno sereno e ricco di fantasia. I racconti classici, tramandati di generazione in generazione, portano con sé insegnamenti importanti e un pizzico di magia.
Ecco cinque fiabe senza tempo, perfette per il momento della buonanotte. Ogni racconto è stato riscritto in una versione sintetica ma ricca di dettagli, pronta per essere letta ad alta voce e far viaggiare l'immaginazione.
Hansel e Gretel
C'erano una volta due fratellini, Hansel e Gretel, che vivevano con il padre e la matrigna in una casetta ai margini di un grande bosco. La famiglia era molto povera e, in un momento di disperazione, la matrigna convinse il marito ad abbandonare i bambini nel bosco. Una notte, ascoltando i piani dei genitori, Hansel raccolse dei sassolini bianchi e li usò per segnare la strada. Quando vennero lasciati soli, seguirono i sassolini e trovarono la via di casa.
Ma la matrigna, ancora decisa a liberarsi di loro, li portò nel bosco una seconda volta. Questa volta Hansel non riuscì a raccogliere i sassolini e usò delle briciole di pane. Purtroppo, gli uccellini le mangiarono, lasciando i due fratellini persi. Camminarono a lungo finché non trovarono una casetta fatta di dolci e zucchero. Affamati, iniziarono a mangiarne un pezzo, ma una vecchia strega li invitò ad entrare. In realtà, era una strega cattiva che voleva mangiarli.
La strega rinchiuse Hansel in una gabbia per ingrassarlo e costrinse Gretel a fare i lavori di casa. Ma i due fratelli non si persero d'animo: quando la strega le chiese di controllare il forno, Gretel finse di non capire e la convinse a mostrare come fare. Con astuzia, la spinse dentro e chiuse lo sportello, liberando Hansel. Insieme, trovarono un tesoro nascosto nella casa e riuscirono a tornare dal padre, che nel frattempo aveva cacciato la matrigna. Da allora, vissero felici e senza più preoccupazioni.
La Bella e la bestia
In un lontano regno viveva un mercante con le sue figlie. La più giovane, Bella, era gentile e saggia, mentre le sue sorelle erano vanitose e pretenziose. Un giorno, il mercante si perse nel bosco durante una tempesta e trovò rifugio in un castello misterioso. Lì, raccolse una rosa per Bella, ma una Bestia terribile apparve, accusandolo di furto. La Bestia gli concesse la libertà a patto che una delle sue figlie venisse a vivere nel castello al suo posto. Bella, per amore del padre, accettò.
Nel castello, Bella scoprì che la Bestia non era crudele come appariva. Nonostante il suo aspetto spaventoso, era gentile e premuroso, e tra i due nacque un’amicizia profonda. Ogni sera, la Bestia le chiedeva se volesse sposarlo, ma Bella rifiutava, sebbene iniziasse a vedere oltre le apparenze. Un giorno, Bella chiese di tornare a casa per visitare il padre malato e la Bestia acconsentì, dandole un anello magico per tornare al castello.
A casa, le sorelle invidiose la trattennero oltre il tempo concesso, e quando Bella tornò al castello trovò la Bestia morente per il dolore dell’abbandono. Disperata, confessò il suo amore e accettò di sposarlo. In quel momento, la Bestia si trasformò in un principe: l’incantesimo era stato spezzato. Bella e il principe vissero felici e contenti, ricordando che la vera bellezza si trova nel cuore.
La Sirenetta
In fondo al mare viveva una giovane sirena, la più piccola delle figlie del re del mare. Curiosa e sognatrice, desiderava scoprire il mondo degli umani. A sedici anni, finalmente poté emergere in superficie e vide un bellissimo principe su una nave. Un'improvvisa tempesta fece naufragare la nave e la sirenetta salvò il principe, portandolo sulla riva e vegliando su di lui fino a quando non arrivarono degli umani a soccorrerlo.
Innamorata del principe, la sirenetta decise di rinunciare alla sua voce e alla sua vita in mare per diventare umana. Si rivolse alla strega del mare, che le offrì un incantesimo: avrebbe avuto gambe al posto della coda, ma ogni passo sarebbe stato doloroso e, se il principe non l’avesse amata, sarebbe morta. La sirenetta accettò e bevve la pozione magica.
Sulla terra, il principe rimase colpito dalla sua bellezza e dolcezza, ma non sapeva che lei era la salvatrice del naufragio. Quando il principe decise di sposare un’altra, credendo che fosse la donna che lo aveva salvato, il cuore della sirenetta si spezzò. Le sorelle le offrirono un pugnale magico per uccidere il principe e spezzare l'incantesimo, ma la sirenetta, incapace di far del male a chi amava, scelse di sacrificarsi. Si gettò nel mare e si trasformò in una creatura d'aria, trovando la pace.
Pollicino
C’era una volta un boscaiolo poverissimo con sette figli, l’ultimo dei quali era così piccolo da essere chiamato Pollicino. Sebbene fosse il più piccolo, Pollicino era il più astuto e coraggioso. Un giorno, la famiglia si trovò così in miseria che i genitori decisero di abbandonare i figli nel bosco. Pollicino, che aveva sentito tutto, raccolse dei sassolini bianchi e li usò per segnare la strada di casa.
Tornati una prima volta, i genitori li abbandonarono di nuovo, e questa volta Pollicino sparse briciole di pane, che però vennero mangiate dagli uccelli. I bambini vagarono finché non trovarono una casa dove viveva un orco. Fingendo di accoglierli, l'orco pianificò di mangiarli, ma Pollicino lo ingannò, scambiando i suoi fratelli con le figlie dell’orco. Durante la notte, i bambini fuggirono con gli stivali delle sette leghe dell’orco, che permisero loro di tornare a casa e salvare la famiglia dalla povertà.
Cappuccetto Rosso
C’era una volta una bambina chiamata Cappuccetto Rosso per via del mantello che indossava sempre. Un giorno, la madre le chiese di portare un cestino di cibo alla nonna malata che viveva nel bosco. Prima di partire, le raccomandò di non fermarsi per strada. Ma lungo il cammino, Cappuccetto incontrò un lupo. Innocente, gli raccontò dove stava andando. Il lupo, astuto, corse alla casa della nonna, la divorò e si travestì con i suoi abiti, aspettando Cappuccetto.
Quando la bambina arrivò, notò qualcosa di strano, ma il lupo, fingendo di essere la nonna, la convinse ad avvicinarsi. “Che occhi grandi che hai!” disse Cappuccetto. “Per vederti meglio,” rispose il lupo. “Che denti grandi che hai!”, “Per mangiarti meglio!”. E con un balzo, cercò di afferrarla.
Per fortuna, un guardaboschi che passava di lì sentì le urla e corse in aiuto. Salvò Cappuccetto e la nonna, che il lupo aveva ingoiato intera, e riportò la pace nella casa.