Ho davvero poco latte?
Spesso le mamme, a un certo punto dell'allattamento, iniziano ad avere dubbi rispetto alla produzione di latte. Le motivazioni di questa preoccupazione possono essere diverse:
– sensazione di seno sgonfio: abituate alla tensione mammaria tipica del primo mese, quando il seno inizia a regolarizzarsi, pensano erroneamente di avere meno latte;
– se il bambino piange o è poco consolabile, soprattutto nelle ore serali (vedi articolo sul pianto nelle ore serali), pensano subito che stia mangiando poco perché il loro latte è diminuito;
– se aumentano la frequenza delle poppate in seguito a uno scatto di crescita (evento assolutamente normale), pensano che stia mangiando di più perché il latte scarseggia;
– se il bambino non segue la curva di crescita imposta da alcuni pediatri, probabilmente è colpa loro perché producono poco latte.
Insomma, si tratta spesso di motivazioni esterne, indotte anche da chi sta intorno alla mamma. Ma come capire allora se c'è davvero poco latte?
Uno dei primi parametri da prendere in considerazione è l'incremento di peso del bambino. Se l'aumento di peso non soddisfa una sana curva di crescita, si deve valutare la situazione. L'ostetrica osserva una poppata e chiede alla donna di raccontare il diario dell'allattamento per capire cosa sta succedendo: quante poppate fa il neonato nelle 24 ore, per quanto tempo sta attaccato, quante volte si scarica, quanti pannolini bagna. Analizza i dati disponibili ed eventualmente, concorda con lei un nuovo piano di allattamento, considerando come si sente la mamma: se è molto stanca, se c'è qualcosa che la preoccupa, se è in buona salute, come sta vivendo questa esperienza, chi le sta vicino. Se la crescita rallenta, spesso è sufficiente aumentare la frequenza dei pasti, drenare meglio il seno e il problema è già risolto. Anche l'uso del tiralatte può essere utile per stimolare maggiore produzione di latte. Non esistono difficoltà insormontabili: abbiate sempre fiducia nelle competenze del vostro corpo!
Angela Dinoia in Il neonato e i suoi segreti, Mental Fitness Publishing
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.