#IPumpedHere, ovvero i posti più disgustosi dove ci troviamo a tirare il latte
Se già il discorso sull’allattamento è un argomento importante e sensibile, pensate a quello sul tiralatte: altrettanto fondamentale, eppure bistrattato e scansato via come la peste. Due attività, queste, naturali e vitali per le mamme allattanti, che per nutrire i loro bambini devono o attaccarli al seno o ricorrere al tiralatte in maniera costante. Ma dove si ritrovano a farlo? Naturalmente nei posti più strani e squallidi, perché i luoghi pubblici o i posti di lavoro troppo spesso non dispongono di spazi organizzati adeguatamente.
#IPumpedHere, ovvero i posti più disgustosi dove ci troviamo a tirare il latte: la campagna americana per sensibilizzare sulla mancanza di luoghi adatti all’allattamento e all’uso del tiralatte
Bagni, sgabuzzini della manutenzione, stanze delle scope, atrii di palazzi affollati, autobus, automobili... La lista è praticamente infinita e si riferisce ai luoghi nei quali le mamme di tutto il mondo si ritrovano, sole e scomode, a tirare il loro latte, un’attività lecita, naturale e fondamentale per le madri che ancora allattano i loro bambini, ma che non possono stare chiuse in casa tutto il giorno!
Un tema tuttavia considerato poco e trattato praticamente mai. Che fare allora? A volte il potere dei social e dell’internet è così forte da poter essere sfruttato in maniera positiva. Esattamente come hanno fatto le ragazze di MomsRising con il loro progetto “I Pumped Here”, ovvero “Ho tirato il latte qui”.
Il tutto parte da un video (quello che trovate qui sotto) e continua con adesivi e fotografie: le mamme hanno chiesto alle loro colleghe “allattatrici” di condividere con un’immagine, corredata o meno da un adesivo da loro regalato (con la frase, appunto, “#IPumpedHere” - lo trovate qui), raffigurante i luoghi più strani, schifosi e angusti nei quali si sono ritrovate costrette a tirare il loro latte. Esatto, “costrette”: perché non è una scelta quella di chiudersi nel bagno al quinto piano per estrarre il proprio latte, ma una forzatura indotta spesso da lavori (o da esercizi pubblici) che non hanno al loro interno uno spazio adeguato (e dignitoso) dove le mamme possano accomodarsi per allattare o per utilizzare il tiralatte.
“Il 60% delle donne non ha accesso ad appropriate strutture dove estrarre il latte. Anche queste donne”. E qui, nel video, segue un divertente (ma amaro) elenco nel quale le donne che hanno raccolto l’appello condividono la loro esperienza. “Abbiamo chiesto alle mamme di raccontare le loro esperienze più terribili, avvilenti, ridicole e antigieniche”.
Hanno risposto mamme famose, come Chelsea Clinton (“Ero nel bagno di un backstage, grata a mio marito che mi teneva la porta chiusa”) e Julie Bowen (“Eccomi là, nel sedile passeggero della mia macchina, quando un poliziotto si è avvicinato”). Ma anche mamme “normali”, nei cui panni potremmo calarci tutte.
“Oggi ero in un archivio, in equilibrio su una scatola di documenti e reggendomi con il piede contro alla porta”. “In un bagno pubblico di un aeroporto affollato”. “In un guardaroba. E, sì, passavo alla gente i loro cappotti mentre estraevo il latte”. “Nella sala-pausa della mia compagnia, senza un assoluto briciolo di privacy”.
Tutte le mamme dovrebbero quindi rispondere all’appello delle Moms Rising, taggando le loro immagini dei luoghi peggiori nei quali si ritrovano a tirare il latte (o ad allattare) con l’hashtag #IPumpedHere. Facebook, Twitter, Instagram: non importa dove, importa farlo. “Facciamo uscire le mamme che estraggono il latte dai bagni pubblici, per farle entrare nelle stanze dedicate che si meritano!”.