La felicità non corre
Corri corri corri. Prepara i bambini per portarli a scuola e nel mentre pensa alla cena. Vai a lavoro e nel mentre pensi cosa fare nel week end. Ti siedi a costruire un castello delle fate e pensi che vorresti tanto essere con la tua amica in una spa. Arriva il sabato e programmi una pizza con i tuoi amici il 24 del mese successivo.
Una cosa che ho scoperto dopo molti anni di corse, un po' dettate dall'accudimento e un po' da paturnie mie e dalla voce che ho in testa di mia mamma che qualsiasi cosa faccio non è mai abbastanza perchè sono "atavicamente pigra dentro", è che non sapevo vedere la felicità davanti a me, e correvo e guardavo sempre al domani e a cosa volevo fare e progettare e avere, si avere: sicuramente ha inciso che la parte di accudimento e interazione con il bambino nei primi anni di vita (quindi cognitivamente non sviluppato com'è normale che sia) è stato per me davvero faticoso e pieno zeppo di solitudine. Ma anche quando effettivamente potevo rilassarmi mi aggrappavo a dei "devo" che riflettendoci ora non avevano proprio senso: dalla casa, allo shopping, al lavoro, a conoscenti. Cosa dovevo dimostrare? A chi dovevo?
Poi un giorno la mia bimba grande mi disse: "Mamma tu sei qui con me ma non sei qui con me". E aveva ragione. Io non ero assolutamente lì con lei, stavo pensando a cosa cucinare e ad altro. Ma era adavvero necessario? No, non lo era, solo che non ero capace a stare lì, nel qui e nell'ora, dove effettivamente risiede la felicità. Era così noioso giocare con loro? Perchè mi veniva quel senso di ansia? Perchè non sapevo godere dell'attimo.
Non ringrazierò mai abbastanza i miei figli per avermi insegnato questo, per avermi fatto capire il vero concetto buddista che la sofferenza nasce dal desiderio, mentre la gioia è nel presente. Ed è così, basta un attimo per rovinarla, è un fiore delicato che si nutre di sorrisi e di amore, del lasciar perdere le cose e le persone non importanti, negative o che non hanno nulla a che fare con il tuo mondo. Se pensi a queste cose sei condannato all'infelicità, mentre se sei capace di fermarti e non essere ingordo di vita ma amante della vita tutto è diverso.
"La felicità è una scelta. Tu sei l'unica persona che può renderti felice. Tu sei felice esattamente quanto tu vuoi esserlo" - Rick Warren -
Papavero3