Sostenibilità in casa: come insegnare ai più piccoli ad essere “green”
Mercoledì, 15 Aprile 2020 13:12Anche in un periodo particolare e insolito come questo bisogna tenere a mente l’importanza della sostenibilità in casa, e questo vale per tutta la famiglia, per i grandi ma anche per i più piccoli. Per trasmettere ai bambini il valore del rispetto dell’ambiente basta seguire alcuni consigli che, per quanto semplici, riescono a far sviluppare una certa consapevolezza di questo tema così importante al giorno d’oggi.
E non è tutto, perché il fatto di dover trascorrere molte più ore in casa rispetto al normale porta a un consumo di risorse molto maggiore, e avere le idee chiare su come rendere più “leggero” il proprio impatto ambientale è di grande aiuto dal punto di vista educativo ma anche per quanto riguarda il risparmio. Vediamo come fare!
I consigli per rispettare l’ambiente anche in casa
Cosa possono fare i genitori per abituare i più piccoli a rispettare l’ambiente anche stando in casa? Prima di tutto bisognerà farli entrare in contatto diretto con la natura: in questi casi è meglio mettere da parte smartphone e tablet e concedere loro di “sporcarsi le mani”, magari rendendoli partecipi di alcuni lavoretti di giardinaggio, come raccogliere le foglie, innaffiare le piante o coltivare un piccolo orticello. Così facendo i bambini potranno entrare in sintonia con l’ambiente che li circonda, sentendolo proprio e imparando a rispettarlo.
Bisogna poi fare attenzione alle loro abitudini di consumo, educandoli sin da piccoli: troppo spesso capita di tralasciare questo particolare, con la convinzione che siano troppo immaturi per capirne l’importanza, ma è un errore al quale poi diventa difficile rimediare. Le regole dettate dal buonsenso sono quindi valide anche e soprattutto per loro, ed è meglio trasmettergliele sin da subito: mai lasciare scorrere l’acqua del rubinetto mentre ci si lava i denti o ci si insapona, ricordarsi di spegnere sempre l’interruttore della luce quando si esce da una stanza, non lasciare accesa la tv o altri dispositivi elettronici quando non vengono utilizzati e così via. Anche la raccolta differenziata può diventare divertente, se proposta come un gioco e non come un’imposizione, a patto che vengano spiegati anche i motivi per i quali è bene farla sempre.
Altri accorgimenti utili per una casa davvero green
Ci sono degli altri suggerimenti che possono rivelarsi senz’altro utili per aumentare il livello di sostenibilità in casa. Una delle cose alle quali bisogna porre maggiore attenzione è la quantità di rifiuti prodotta, in particolar modo per quanto riguarda la plastica, cercando di ridurla il più possibile (usando borse di stoffa per la spesa al supermercato, ad esempio).
Dato il maggiore uso di risorse energetiche in casa tipico di queste settimane, poi, diventa necessario valutare la convenienza della propria fornitura di luce e gas in casa, passando magari a un operatore che abbia nel suo ventaglio di offerte una proposta green, come Acea Energia, per dirne uno. Così facendo si potranno sfruttare delle fonti di energia rinnovabili, alimentando la cosiddetta “economia circolare”. Infine, mai dimenticare l’importanza del riciclo: che si tratti di elettrodomestici, giocattoli, vestiti o accessori, è sempre bene prendere in considerazione questa possibilità, facendo vivere una “seconda vita” a tutti quegli oggetti che sono ancora in buone condizioni o che possono essere utilizzati diversamente dal previsto.
Giochi e attività con gli animali di plastica
Martedì, 14 Aprile 2020 13:23Leoni, dinosauri, delfini, gorilla, maiali, zebre… Gli animali di plastica sono uno dei giocattoli più diffusi e più amati dai bambini, che amano giocare ed esplorare, prendendo l’occasione per imparare moltissime cose sull’habitat e sulle abitudini degli animali che tengono in mano, oltre che per inventare situazioni e divertirsi così con l’importantissimo gioco di ruolo.
A volte, però, ci impantaniamo su giochi e attività sempre uguali tra loro, limitando le potenzialità di questi animali giocattolo.
Ecco quindi qualche attività divertente ed educativa per sfruttare appieno uno dei giocattoli preferiti dai bambini, gli animaletti in plastica.
Giochi diversi con gli animali di plastica: come sfruttare gli animaletti giocattolo per attività e giochi divertenti ed educativi
Utilizzando delle teglie da forno, possiamo riempirle con dell’erba o della sabbia (anche quella cinetica va benissimo!), del ghiaccio o dell’acqua, lasciando che i bambini ci giochino come preferiscono e incoraggiandoli a piazzare gli animali all’interno di una o dell’altra teglia in base all’habitat.
https://www.pinayhomeschooler.com/2016/10/preschool-animal-habitats-using.html
Per creare un habitat naturale, possiamo scendere in giardino e sbizzarrirci! Legnetti, pigne, rametti di rosmarino, fiori, terra, sassi… Disponiamoli in modo da creare situazioni e luoghi di provenienza degli animali, giocando poi al loro interno.
Il bello è che possiamo farlo in mille modi diversi, costruendo ogni giorno l’habitat perfetto per ogni animale.
https://theimaginationtree.com/natural-animal-small-world-play/
Prendiamo del pongo o della plastilina (oppure della pasta fatta con acqua e farina, proprio come l’impasto del pane) e giochiamo a indovinare le impronte delle zampe degli animali.
Con dei rotoli di carta igienica finiti costruiamo dei piccoli binocoli giocattolo. Dopodiché nascondiamo gli animaletti per tutta casa e lasciamo che i nostri piccoli esploratori li trovino!
https://raeannkelly.com/mini-makers-tp-roll-binoculars-fall-walk
Per i bambini più piccoli (due/tre anni) che devono allenare la manualità fine (e per noi che vogliamo tenerli occupati per un attimo!) questo è un gioco così semplice eppure così ingegnoso! Basta incollare ad una superficie piana gli animaletti usando del nastro adesivo. I bambini dovranno “salvarli”, staccandoli. Sembra facile e banale, ma per le loro manine non lo è!
https://busytoddler.com/2018/09/animal-tape-rescue/
Infine, i nostri bimbi possono trasformarsi in archeologi creando dei fossili di animali (il meglio è con gli insetti). Per farlo, utilizziamo del pongo marrone o grigio, stendiamolo e premiamoci sopra gli animaletti, studiando poi le impronte con una lente di ingrandimento.
Con i bimbi più grandi possiamo anche utilizzare della pasta di sale o del das, da lasciare poi seccare e indurire ottenendo dei fossili duraturi.
http://plainvanillamom.com/2016/05/bug-fossils-play-dough-invitation.html
Ci sono periodi di emergenza in cui ci troviamo costretti a farlo (come durante questo isolamento, durante il quale il lievito comincia a scarseggiare al supermercato), oppure semplicemente ci va di provare a creare in casa qualcosa “from scratch”, come dicono in inglese, ovvero “dal niente”: il lievito di birra possiamo anche farlo in casa! Basta averne una bustina o un panetto avanzato per ricrearlo potenzialmente all’infinito.
Ecco dunque una ricetta davvero molto preziosa, da stampare e da utilizzare ciclicamente per non restare più senza lievito in frigorifero.
Lievito fatto in casa: la ricetta del lievito di birra da moltiplicare a casa per non restare mai senza agenti lievitanti
Vitamina C e bambini, l’importanza di assumerne abbastanza
Venerdì, 10 Aprile 2020 07:48Se la vitamina C è così famosa (potremmo tranquillamente chiamarla la star delle vitamine) un motivo ci sarà. La sua importanza per il nostro organismo è provata, conosciuta e innegabile, e lo sapevano bene in passato i poveri marinai che, per mancanza di frutta e verdura fresche, si ritrovavano con lo scorbuto.
Lo scorbuto non è altro che la mancanza dell’acido ascorbico, meglio conosciuto come vitamina C. Esserne carenti, infatti, porta a moltissimi problemi, come le anemie, i disturbi digestivi, le emorragie e le iperpigmentazioni cutanee.
Oggi incorrere nello scorbuto è difficile, certo, ma non è così difficile essere carenti di vitamina C, perché purtroppo non sempre attraverso l’alimentazione riusciamo ad ottenere le dosi giornaliere raccomandate.
E per i bambini? La vitamina C è altrettanto importante, se non di più. Vediamo quindi di cosa si tratta e come assicurarsi di assumerne a sufficienza.
Vitamina C e bambini, l’importanza di assumerne abbastanza: perché è giusto integrare la vitamina C e sceglierla NATURALE.
Facendo un passo indietro, la vitamina C è una vitamina idrosolubile, che si scioglie quindi in acqua. Per questo motivo il nostro organismo non riesce ad accumularla, ma deve continuare a procurarsene attraverso l’alimentazione.
Il ruolo della vitamina C per l’organismo è fondamentale, perché è grazie a essa se riusciamo a sintetizzare gli aminoacidi, gli ormoni e il collagene, oltre che a mettere in atto molte reazioni metaboliche. Oltre a questo, sono noti i suoi benefici: aumenta le difese immunitarie del corpo, previene il rischio di tumori, aiuta a neutralizzare i radicali liberi…
Come accennato, non potendo accumularla, il nostro organismo deve sempre cercare di assumerla, attraverso cibi freschi (e non cotti, dal momento che la vitamina C è un elemento molto sensibile al calore e viene distrutta durante la cottura in acqua calda). Frutta e verdura fresca ne sono piene, in quantità maggiori o minori in base alla varietà.
Le arance, ad esempio, ne contengono moltissima, così come i kiwi, l’acerola, i pomodori, i broccoli…
Ma come fare se non abbiamo a disposizione sempre frutta e verdura fresche e se i nostri bambini non gradiscono ciò che gli offriamo? Non possiamo certo lesinare sulla vitamina C, che anche per loro è importantissima (tanto nei mesi freddi quanto in quelli caldi).
L’ideale, in questo caso, è puntare su degli integratori di vitamine naturali. E NON chimiche! Cosa significa? Significa fare attenzione a scegliere integratori che siano composti da vitamine naturali, e non create in laboratorio. Vari studi dimostrano infatti che le vitamine naturali sono molto più efficaci di quelle chimiche, essendo assimilabili più velocemente ed eliminabili più lentamente e garantendo così una percentuale di vitamina molto più alta. È il caso, ad esempio, della vitamina C estratta dal succo di acerola rispetto a quella prodotta chimicamente.
Tra i vari integratori uno molto valido - per mia esperienza personale! - è Arkovital Acerola 1000 di Arkopharma , un integratore di vitamina C naturale 100% e vegetale che non contiene nulla di chimico, né tra gli ingredienti, né tra gli eccipienti, né tra i coloranti. Fonte di vitamina in questo caso è proprio l’acerola, di cui parlavamo, un piccolo frutto che ricorda la ciliegia originario dell’America Latina, ad altissimo contenuto di acido ascorbico.
L’ho provato perché già conoscevo i benefici dell’acerola, frutto che tuttavia fatico a trovare qui in Italia. Ho dunque acquistato Arkovital Acerola, e l’abbiamo assunto sia io che il mio bambino, che aveva bisogno di ritrovare un po’ di energia a causa del cambio di stagione, che ci lascia sempre tutti un po’ fiacchi. La vitamina C dell’acerola è infatti perfetta per ristabilire le energie e per diminuire la stanchezza, oltre che essere indicata per contrastare lo stress ossidativo e l’invecchiamento cellulare.
E per chi fuma è davvero consigliato, questo integratore! Fumare, infatti, riduce la quantità disponibile di vitamina C, rispetto al non fumare.
Come vi ho detto, sia io che il mio bambino l’abbiamo assunta: Arkovital Acerola è pensata per bambini dai 6 anni che possono assumerla nella misura di mezza compressa al giorno, in modo da rinforzare le difese immunitarie e combattere lo stress e la stanchezza.
Come rilasciare la rabbia per stare meglio
Giovedì, 09 Aprile 2020 14:37Arrabbiarsi per le piccole fatiche e per i piccoli (e grandi) fastidi quotidiani è una normale risposta allo stress. Il nostro corpo, insomma, cerca di difendersi dai litigi con i colleghi, dalle lavatrici dimenticate, dai compiti dei bambini che non hanno voglia di studiare, dalle scadenze delle tasse…
Ma provare sempre rabbia è comunque deleterio per la mente e il corpo e arrabbiarsi continuamente fa alzare la pressione sanguigna e aumenta il senso di ansia.
Ciò che dovremmo fare è rilasciare queste arrabbiature in maniera sana e positiva, benefica, incanalandole e lasciandole andare ciclicamente. Come? Ecco qualche strategia.
Come rilasciare la rabbia per stare meglio: i metodi per rendere le arrabbiature più sopportabili, sentendosi meglio mentalmente e fisicamente
Respirare
Molti lo trovano banale o inutile, ma il respiro gioca un ruolo fondamentale nell’equilibrio del nostro benessere. Nei momenti in cui ci sentiamo più frustrati e arrabbiati, cerchiamo quindi un angolo tranquillo e silenzioso e una sedia comoda (oppure sediamoci a terra in una posizione che troviamo agevole). Rilassiamo le spalle, chiudiamo gli occhi e respiriamo a pieni polmoni con il naso, ascoltando la pancia che si allarga. Espiriamo quindi dalla bocca. Ripetiamo finché non ci siamo calmati e finché non sentiamo che il senso di rabbia è uscito insieme all’aria attraverso le nostre narici.
Visualizzare
Non la nuvoletta di rabbia, ma piuttosto il luogo felice nel quale vorremmo essere in quel momento. Sempre in un angolo tranquillo, sempre respirando, pensiamo ad un luogo immaginario o reale nel quale ci sentiamo felici, sereni e sicuri e visualizziamolo in tutta la sua interezza, non solo visiva ma anche olfattiva, uditiva e tattile. Respiriamo, guardiamoci attorno e lasciamo che l’ansia pian piano si calmi.
Urlare
Per molti la rabbia è come un’esplosione inespressa, rimasta bloccata dentro. Ma urlare e sfogarsi non è sempre possibile, e questa continua a montare. Se tuttavia sentiamo di non farcela più, cerchiamo un modo per farlo. Come attraverso un cuscino, o in automobile quando siamo da soli.
Muoversi
La rabbia e l’ansia sono sensazioni mentali, ma anche fisiche, e spesso anche senza rendercene conto in certe posizioni, come da seduti, le acutizziamo. Nei momenti più difficili, quindi, cerchiamo di alzarci, di muoverci, ma con consapevolezza, rilasciando mentalmente le emozioni negative, scuotendole. A volte anche solo camminare aiuta, ma sono ancora più efficaci lo yoga, l’attività fisica e il danzare senza regole.
Cambiare prospettiva
A volte rimettere nella giusta prospettiva i problemi è davvero un toccasana. Perché i problemi esistono, ma si superano anche, e soprattutto possiamo guardarli con altri occhi. Per esempio, con gli occhi dei “noi del futuro”, di domani mattina, di quando ci sveglieremo e saremo più freschi.
Cambiare prospettiva DAVVERO
E con DAVVERO intendiamo fisicamente. Se la rabbia ci sta facendo del male e ci sta sopraffacendo, usciamo dal luogo in cui siamo, spostiamoci, facciamo un giro. Farà bene ai nostri occhi, alla nostra mente e al nostro corpo.
Lego Hack, idee creative con i mattoncini
Giovedì, 09 Aprile 2020 08:22Non solo per giocare e costruire, non solo per imparare la matematica divertendosi: i mattoncini e le costruzioni Lego possono diventare uno strumento fantastico per creare oggetti, nuovi giocattoli e nuove opere d’arte. Basta solo un po’ di fantasia, perché grazie alla loro forma e al fatto di poter essere incastrati in moltissimi modi, i mattoncini diventano davvero un materiale per costruire qualsiasi cosa.
Ecco dunque qualche Lego Hack, ovvero qualche metodo per modificare il solito uso delle costruzioni per creare moltissime cose nuove.
Lego Hack, idee creative con i mattoncini: come utilizzare le costruzioni in maniera diversa dal solito per creare un sacco di cose nuove
Il labirinto
Bellissimo, vero? È super semplice, e bastano il rettangolo piano-base e i classici mattoncini. Se non abbiamo il piano, possiamo costruirlo con altri mattoncini, servirà solo un po’ di pazienza. Dopodiché, possiamo giocare con le biglie.
https://thecraftymummy.com/2014/07/kids-lego-marble-run/
L’orologio
Qui mamma e papà possono fare un buco al centro del piano, infilando poi delle lancette con batteria e decorando le ore con le figure che preferiamo!
http://ournerdhome.com/diy-lego-clock/
Il porta chiavi
Un perfetto porta chiavi da appendere all’ingresso di casa per averle sempre ordinate! Ed è molto semplice da costruire, oltre che personalizzabile appieno.
https://www.instructables.com/id/Lego-Key-Holder-and-Note-Clip/
I sottobicchieri
Possiamo costruirli utilizzando mattoncini parchi mezzo centimetro, alternando quelli lunghi a quelli corti, come un puzzle-tetris.
https://cdn.lifehack.org/wp-content/uploads/2014/11/legocoaster.jpg
Il tavolo
Incollando con della colla a caldo un piano Lego ad un tavolino per bambini avremo una postazione stabile e ordinata su cui possono giocare in cameretta o in salotto.
https://www.diys.com/lego-organizer/diy-lego-play-table/
Il vassoio portatile
E per i bambini che invece i mattoncini se li vogliono portare dappertutto, ecco un comodo vassoio, ottenuto di nuovo incollando il piano Lego ad un vecchio di legno.
https://busycreatingmemories.com/diy-lego-tray-play-station/
I ritratti
Un gioco che può diventare un’opera d’arte da appendere in casa sono i ritratti con i mattoncini: ognuno di noi può fare l’autoritratto, oppure i bambini possono ritrarre noi e noi viceversa “disegnare” loro. L’effetto è bellissimo e super divertente, oltre che stimolante durante l’esecuzione!
Smettere con la caffeina, i benefici e le alternative
Mercoledì, 08 Aprile 2020 13:32Diciamo caffeina ma intendiamo anche la teina: caffè e tè sono le bevande calde che nel mondo vanno per la maggiore, e in effetti anche noi italiani in quanto a caffeina non ci andiamo leggeri. La moka della mattina, il caffè dopo pranzo, il cappuccio al bar, il tè del pomeriggio… Quanta ne assumiamo? Boh, non lo sappiamo nemmeno noi.
Ma se in piccole quantità la caffeina e la teina hanno benefici, nella misura in cui le beviamo noi non fanno poi così bene, anzi. E dire di no, rinunciando a caffè e tè, ha moltissimi benefici.
Smettere con la caffeina, i benefici e le alternative: perché evitare caffè e tè fa bene alla salute e cosa bere al loro posto
Il primo beneficio è spesso dato per scontato, ma è fondamentale: rinunciando alla caffeina si dorme meglio. E lo sa chi si dà come regola il non bere tè o caffè dopo un certo orario (solitamente da metà pomeriggio in poi). La caffeina sveglia e sballa i ritmi del sonno, ed evitandola dormiremo molto meglio, svegliandoci più rilassati e più energici (un circolo virtuoso, dato che avremo meno bisogno del nostro caffè mattutino!).
In secondo luogo, a beneficiarne è - come molti sanno - il nostro sistema cardiocircolatorio. La caffeina e la teina, infatti, alzano la pressione sanguigna, stimolando il sistema nervoso, e a lungo termine aumentano il rischio di malattie cardiovascolari.
Anche i nostri ormoni (femminili) ne traggono beneficio: smettere di bere caffè, infatti, rimette in equilibrio i livelli di estrogeni, che sono fondamentali per la salute. Abbassare il loro livello significa diminuire il rischio di molte malattie legate all’apparato riproduttivo e agli ormoni.
Smettendo di bere caffeina e teina, poi, riduciamo lo stress e l’ansia, evitiamo di macchiare i denti, riduciamo il rischio di sviluppare emicranie croniche, digeriamo meglio… Certo, all’inizio sarà dura, anche fisicamente, perché la caffeina dà spesso dipendenza, soprattutto al mattino. Ma piano piano staremo davvero meglio e la caffeina non ci mancherà.
Le alternative?
Se amate il gusto del caffè, puntate semplicemente sul decaffeinato, anche al bar e anche in versione cappuccino, americano, macchiato… Idem per il tè: per evitare la teina, basta scegliere quelli deteinati.
Ci sono poi un sacco di bevande calde naturalmente prive di caffeina e teina. Prima di tutto il caffè d’orzo, il cui sapore amaro ricorda molto quello del caffè, ma che lascia una sensazione più leggera e da bevanda più “calma”. E poi ci sono mille tisane e infusi di frutta davvero deliziosi e privi di teina e caffeina.
Il corso preparto online della Clinica Mangiagalli
Mercoledì, 08 Aprile 2020 08:40Oltre alle classiche preoccupazioni che possono esserci in gravidanza, questo periodo porta con sé pensieri aggiuntivi dovuti al covid19. Gravidanza e coronavirus, insomma, non è una bellissima accoppiata. Ma per fortuna gli ospedali e i medici cercano di essere presenti per tutti e di dare tutto il supporto necessario alle future mamme.
La Clinica Mangiagalli Policlinico di Milano, ad esempio, dopo le informazioni specifiche dedicate alle future mamme che si apprestano a partorire in tempo di coronavirus, ha pensato ad un corso preparto online per le partorienti in questo periodo di emergenza durante il quale recarsi all’ospedale è davvero sconsigliato e gli assembramenti sono vietati.
Il corso preparto è una tappa davvero importante nel percorso della gravidanza, poiché risponde alle domande delle future mamme e le prepara a ciò che dovranno affrontare durante il parto. Ecco come fare, quindi, per seguire il corso direttamente da casa approfittando del sapere dei professionisti e dei medici.
Il corso preparto online della Clinica Mangiagalli: il percorso di accompagnamento alla nascita della Clinica Mangiagalli di Milano
Il percorso di accompagnamento alla nascita proposto dalla Clinica Mangiagalli Policlinico di Milano vuole rispondere alle domande classiche delle donne in gravidanza, offrendo allo stesso tempo informazioni specifiche su questo momento d’emergenza da coronavirus, come ad esempio il quando recarsi in ospedale, come affrontare il parto in una situazione del genere, come proteggersi...
Come in tutti i corsi preparto, poi, le ostetriche, i ginecologi, gli psicologi, i neonatologi, gli infermieri pediatrici e gli anestesisti informeranno le gestanti su tutto ciò che c’è da sapere sul parto, dal travaglio e dal parto vero e proprio per arrivare ai primi giorni del bambino, alla sua alimentazione, l’allattamento al seno, il corpo che cambia durante la gestazione…
Per seguire il corso preparto online basta andare alla pagina dedicata sul sito del Policlinico di Milano e seguire di volta in volta una delle 14 clip video, che accompagnano la gestante dai primi mesi, parlando dell’alimentazione e dei test clinici, fino al dopo parto.
Il corso è aperto a tutti i futuri genitori, e non solo a quelli di Milano. Chi sceglierà la Clinica Mangiagalli per partorire, invece, potrà anche visitare virtualmente la clinica e le sale parto e concordare con i medici le visite.
Come capire se il nostro bambino è disidratato
Martedì, 07 Aprile 2020 13:01Che parlino o che non parlino, con i bambini piccoli spesso ci troviamo a fare diagnosi basandoci solo su ciò che vedono i nostri occhi, dal momento che la maggior parte delle volte non esprimono ciò che sentono. Possiamo, ad esempio, intuire un mal di gola quando sono inappetenti e non vogliono ingoiare nulla, ma è solo una delle moltissime situazioni in cui possiamo trovarci.
Anche la disidratazione nei bambini è qualcosa a cui dobbiamo prestare attenzione, soprattutto in primavera e in estate. I bimbi, infatti, a volte non dicono che hanno sete, o che si sentono affaticati, ma le conseguenze dell’idratare poco il proprio corpo sono davvero pesanti.
Ecco quindi gli aspetti a cui dobbiamo prestare attenzione per evitare che i nostri bimbi piccoli si ritrovino disidratati, tanto nelle giornate più calde quanto tutto il resto dell’anno.
Come capire se il nostro bambino è disidratato: i segnali a cui prestare attenzione per evitare che i bambini si disidratino
Innanzitutto, chiariamo che la disidratazione è qualcosa di importante, da non prendere alla leggera. Quando ci disidratiamo, il nostro corpo si ritrova a non avere l’acqua necessaria alle funzioni vitali, e questo è davvero pericoloso.
I segni da leggere sono quindi importantissimi perché ci permettono, semplicemente osservando i nostri bambini, di evitare che arrivino al punto di disidratarsi, soprattutto in estate (a causa del sudore), ma anche in caso di febbre e influenza, diarrea, vomito e malattie croniche come il diabete (in questo caso, attenzione alla sete eccessiva: è proprio segno di diabete). E durante l’esercizio fisico e il gioco più energico.
Ecco dunque i segnali:
- Le labbra secche e tagliate
- La pipì scura ed esigua
- Borse nere sotto gli occhi o occhi che paiono incavati
- Pelle secca
- Leggeri buchi che affiorano sulla testa (nei lattanti)
- Poca energia
- Respiro affannoso
- Assenza di lacrime nel momento in cui piangono
Nel momento in cui ci accorgiamo della disidratazione, evitiamo di dare troppi liquidi tutti insieme. Diamo ai bambini, invece, acqua a dosi calibrate, piano piano, fino a che l’urina non torna chiara.
Offriamo anche della frutta fresca: in questo modo, i bambini reintegreranno anche i sali minerali e le vitamine.
E se la causa della disidratazione è il vomito? In questo caso, la situazione è un cane che si morde la coda, poiché i bambini non riescono a tenere giù l’acqua, vomitandola immediatamente e causando così la disidratazione. In questo caso, cerchiamo di dare l’acqua a piccolissimi sorsi (in modo da non causare il vomito) durante la giornata.
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
Come decorare le uova a Pasqua con i bambini
Lunedì, 06 Aprile 2020 13:13Creatività e tradizione: decorare le uova pasquali in questo periodo è consigliatissimo. Prima di tutto perché è un modo per mettere in moto la creatività e per tenersi impegnati in un’attività manuale deliziosa, e poi perché, pur chiusi a casa, possiamo respirare l’atmosfera pasquale in famiglia, trovando un po’ di serenità.
Ecco quindi come decorare le uova pasquali con le tempere, i glitter, la curcuma...
Come decorare le uova a Pasqua con i bambini: i modi per colorare le uova pasquali per festeggiare la Pasqua in famiglia
Innanzitutto, è necessario svuotare le uova, e per farlo servono degli spilli e una siringa. Il procedimento è spiegato molto bene qui.
Naturalmente, non si deve sprecare nulla! Ecco perché è doveroso svuotare le uova in una tazza, tenendole da parte, per cucinare poi, una volta terminato il lavoretto, ciò che preferiamo.
Ora possiamo dunque decorare le uova.
Il modo più semplice è con pennelli e tempere, con i bambini che possono disegnare o semplicemente colorare (e quindi anche i bimbi più piccoli, decorando in maniera astratta le loro uova).
Con gli acquerelli il risultato sarà simile, ma molto più pastellato e delicato.
E basterà usare un pennarello indelebile a punta fine per aggiungere dettagli più definiti, creando disegni e trame.
Con i glitter il procedimento è più caotico e disordinato, ma l’effetto è wow! In questo caso utilizziamo anche della colla vinilica. La stendiamo sull’uovo con un pennello, dopodiché, immediatamente, spolveriamo con i brillantini dei colori che preferiamo.
Con i salvabuchi adesivi che girano per casa possiamo invece creare le uova a pois. Incolliamoli in maniera disordinata sul guscio, quindi coloriamo all’interno dei buchi. I salvabuchi faranno un effetto stencil: una volta asciutta la tempera, stacchiamo gli adesivi e il risultato sarà una miriade di pallini.
Con lo stesso procedimento-stencil possiamo creare sulle uova le forme che vogliamo: ritagliamo da un foglio le forme e incolliamole all’uovo temporaneamente con dello scotch biadesivo incollato sul retro. Dipingiamo con la tempera o con gli acquerelli tutta la superficie dell’uovo (anche la forma scelta!), lasciamo asciugare e stacchiamo.
Infine, possiamo tingere le uova con degli ingredienti naturali, quasi come fosse un esperimento. Per farlo, dobbiamo fare bollire gli ingredienti in acqua, e poi fare riposare le uova nella stessa acqua colorata e fredda per diversi minuti.
https://www.kitchentreaty.com/easter-eggs/
Per il giallo, usiamo la curcuma: facciamo bollire due cucchiai di curcuma in due tazze di acqua, quindi lasciamo raffreddare. Poniamo poi le uova nell’acqua per trenta minuti.
Per il rosa, usiamo della barbabietola, facendone bollire una (una rapa) in due tazze di acqua. Una volta fredda, le uova ci dovranno riposare per cinque minuti. Più lasceremo in ammollo, più diventeranno rosse.
Per il blu, invece, usiamo il cavolo rosso (bollendone mezzo in due tazze di acqua). Le uova resteranno nell’acqua così colorata per venti minuti, prima di diventare blu.