La dispensa del bambino, cosa accumulare e cosa no
Lunedì, 27 Aprile 2020 09:17Solitamente la si tiene in cameretta, oppure si crea una sezione nello sgabuzzino: parliamo della dispensa del bambino, ovvero quel luogo in cui teniamo tutte le scorte, per averle a portata di mano e per non fare duecento giri al supermercato e in farmacia.
A volte, però, immagazzinare non è comodo, perché prende davvero moltissimo spazio. Allo stesso tempo, tuttavia, è necessario, per non trovarsi mai in braghe di tela nel momento del bisogno.
Cosa fare, quindi? Puntare al super accumulo o scegliere qualcosa da sacrificare? Niente di tutto questo. Per organizzare al meglio la dispensa del bambino basta fare una scorta in maniera intelligente, accumulando ciò che serve e scegliendo altri servizi e altre modalità per i prodotti che usiamo tutti i giorni.
Cosa accumulare
I body
Soprattutto nei primi mesi, meglio averne in grandi quantità: ne cambieremo molti durante la giornata, quindi meglio averne uno in più che uno in meno.
I bavaglini
Quando molto piccoli, i bimbi sbavano. Tantissimo! Organizziamoci bene e compriamo quindi almeno una decina di bavaglini, da poter intercambiare durante la giornata.
Le buste per il latte materno
Se allattate al seno, vi ritroverete più volte, soprattutto nel caso in cui lavoriate, a tirarvi il latte con il tiralatte. In questo caso, è bene avere sempre a disposizione le buste sterilizzate fatte apposta per conservare il latte materno in freezer.
Il latte in polvere
Nel caso, invece, in cui non allattiate, meglio fare scorta di latte in formula: se quello finisce in un momento scomodo, la situazione si fa dura! Per lo stesso motivo, meglio fare scorta di biberon.
I detergenti per la pelle del bambino
Essendo specifici per la pelle del bambino, ed essendo che li useremo per moltissimi mesi a venire, per non rimanere senza nel momento del bisogno possiamo comprare quattro o cinque detergenti per tipo (shampoo, sapone, detergente intimo…), in modo da non trovarci a dover usare un sapone aggressivo sulla pelle dei bimbi.
Le salviette umidificate
Averne due o tre scatole in dispensa è sempre utile! Meglio sceglierle sicure, all’acqua, senza sostanze nocive.
Cosa non accumulare
I pannolini
Ma come? Come possiamo non accumulare i pannolini? In realtà, possiamo sì accumularli, ma in maniera ponderata e intelligente, tenendo quindi solo la scorta per un mese. E senza nemmeno comprarli al supermercato: esistono servizi come quello dei pannolini Lillydoo (che sono pannolini sicurissimi, belli, comodi e certificati) che ci permettono di ricevere direttamente a casa mensilmente - attraverso un comodo abbonamento - i pannolini di cui abbiamo bisogno, senza quindi comprarne troppi (rischiando che poi ci rimangano in dispensa perché il bambino cambia taglia!) e occupando uno spazio contenuto.
Le bavagline per i pasti
Soprattutto dallo svezzamento in poi, i nostri bimbi useranno la bavaglia (o il bavaglio) ad ogni pasto. Non serve comprarne svariate in tela: basta averne due in silicone, di quelle con la tasca inferiore che raccoglie il cibo che cade, da poter lavare sotto l’acqua corrente ad ogni pasto, risparmiando così anche le lavatrici.
La crema anti arrossamento
Si crede di doverla usare ad ogni cambio, ma non è così: la crema per il cambio pannolino antiarrossamento va utilizzata solo se siamo effettivamente di fronte a degli arrossamenti. Non facciamone grandi scorte, quindi, ma compriamola solo se davvero necessaria.
Le più belle frasi sui figli
Venerdì, 24 Aprile 2020 13:13Da dedicare a loro, da leggere quando ne sentiamo la necessità, da stampare… Queste frasi sui figli e sui bambini sono davvero preziose e bellissime! E possono anche aiutarci e sollevarci quando ci sentiamo giù. O possono essere semplicemente scritte a mano su un bigliettino, e poi donate a chi amiamo!
Le più belle frasi sui figli: gli aforismi e i pensieri che esprimono perfettamente le emozioni nei confronti dei nostri figli
I bambini non dovrebbero mai andare a dormire; si svegliano più vecchi di un giorno e senza che uno se ne accorga sono cresciuti. (J.M. Barrie - Peter Pan)
I tuoi figli non sono figli tuoi. Sono i figli e le figlie della vita stessa. (Khalil Gibran)
La vita è una fiamma che via via si consuma, ma che riprende fuoco ogni volta che nasce un bambino. (George Bernard Shaw)
I genitori devono essere affidabili, non perfetti. I figli devono essere felici, non farci felici. (Madre Teresa di Calcutta)
All'inizio i figli amano i genitori. Dopo un po' li giudicano. Raramente, o quasi mai, li perdonano. (Oscar Wilde)
Lasciate che i nostri figli crescano alti, e alcuni più alti degli altri se saranno in grado di farlo. (Margaret Thatcher)
Niente per una donna è più simile al paradiso di un figlio che le farà sognare l'amore per sempre. (Alda Merini)
Ognuno deve attendersi dai figli ciò che ha dato ai genitori. (Talete)
Per un genitore è importante capire che suo figlio più ancora che un ingegnere o un medico, deve saper diventare un uomo. (Piero Angela)
Vivo per i miei figli. Senza di loro sarei perduta. (Principessa Diana)
Una famiglia felice non è che un anticipo del paradiso. (George Bernard Shaw)
Ogni bambino che nasce ci porta il messaggio che Dio non si è ancora lasciato scoraggiare dall’uomo. (Rabindranath Tagore)
Credo che ciò che diventiamo dipende da quello che i nostri padri ci insegnano in momenti strani, quando in realtà non stanno cercando di insegnarci. Noi siamo formati da questi piccoli frammenti di saggezza. (Umberto Eco)
Tutti i grandi sono stati bambini una volta, ma pochi di essi se ne ricordano. (Antoine de Saint-Exupéry)
Ogni coleottero è una gazzella agli occhi della propria madre. (Proverbio arabo)
Non sappiamo cosa sia l’amore di un genitore per un figlio fin quando non diventiamo genitori noi stessi. (Harriet Beecher Stowe)
Quando sei una madre non sei mai veramente sola nei tuoi pensieri. Una madre deve sempre pensare due volte:una volta per se stessa e una volta per i suoi figli. (Sophia Loren)
I miracoli accadono ogni giorno. Non solo in lontani villaggi o in luoghi sacri attorno al globo, ma qui, nelle nostre stesse vite. (Deepak Chopra)
I genitori che si aspettano riconoscenza dai figli (e ce ne sono che addirittura la pretendono) sono come quegli usurai che rischiano volentieri il capitale per incassare gli interessi. (Franz Kafka)
Educa i bambini e non sarà necessario poi punire gli uomini. (Pitagora)
La famiglia è lo specchio in cui Dio si guarda e vede i due miracoli più belli che ha fatto: donare la vita e donare l’amore. (Papa Giovanni Paolo II)
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Mascherine antivirus riutilizzabili e mascherine chirurgiche: chi dovrebbe usarla, come usarla e come sterilizzarla?
Venerdì, 24 Aprile 2020 07:53Le mascherine antivirus riutilizzabili sono una delle migliori soluzioni in un periodo in cui il Coronavirus è diffuso in tutto il mondo. Scegliere di acquistare una mascherina antivirus non è semplice.
In commercio ci sono tante alternative diverse e non tutte sono utili al nostro scopo. Ad esempio, ci sono le mascherine chirurgiche che non garantiscono una protezione ottimale. Pertanto, è preferibile affidarsi ad altre opzioni sicuramente più appropriate.
All’interno di questa guida scoprirai tutte le informazioni adeguate ad effettuare la scelta corretta della mascherina antivirus, in quali circostanza dovrebbero essere usate e come prendersene cura in maniera corretta per evitare il suo futuro inutilizzo.
Mascherine antivirus riutilizzabili e mascherine chirurgiche
Delle molte misure preventive che puoi prendere per proteggerti dal nuovo coronavirus, indossare una maschera è una delle più diffuse. Le migliori precauzioni per il pubblico sono i metodi standard e quotidiani per evitare tutti i germi: lavarsi frequentemente le mani, cercare di non toccarsi il viso ed evitare il contatto ravvicinato con i malati.
Gli esperti ritengono che un animale infetto possa aver prima trasmesso il virus all'uomo in un mercato che vendeva pesci vivi, animali e uccelli a Wuhan. Il mercato è stato successivamente chiuso e disinfettato, rendendo quasi impossibile indagare quale animale potrebbe essere stata l'origine esatta del contagio.
Come si diffonde il virus? Le persone infette dal Covid-19 producono minuscole goccioline respiratorie quando respirano, parlano, tossiscono o starnutiscono, permettendo al virus di viaggiare nell'aria.
La maggior parte delle goccioline respiratorie cadono a terra in pochi metri. Le persone che sono in stretto contatto con le persone infette, in particolare i familiari e gli operatori sanitari, possono essere contagiate dal virus in questo modo.
Gli scienziati non sanno per quanto tempo il nuovo coronavirus può vivere sulle superfici e le ricerche preliminari suggeriscono che gli ambienti caldi e umidi potrebbero non rallentare la diffusione del patogeno. Tuttavia, sembrerebbe clima caldo tende a inibire l'influenza e ad avere coronavirus più lievi.
Mascherine chirurgiche
Le maschere chirurgiche, nel frattempo, sono progettate per impedire alle goccioline di passare dalla bocca di una persona a superfici o persone vicine. Quindi sono principalmente intesi come una barriera fisica per impedire agli operatori sanitari o ai malati di diffondere i propri germi e trasmetterli per via orale ai pazienti.
Le mascherine chirurgiche vengono utilizzate principalmente dai medici con l’obiettivo di filtrare l’aria che si espira. In sostanza, si evita che le particelle e i batteri si diffondano intorno a noi.
Una maschera chirurgica è un dispositivo monouso che crea una barriera fisica tra la bocca e il naso di chi lo indossa e potenziali contaminanti nell'ambiente immediato.
Se indossata correttamente, una maschera chirurgica serve a bloccare goccioline o schizzi di particelle di grandi dimensioni che possono contenere germi (virus e batteri), impedendogli di raggiungere la bocca e il naso. Le maschere chirurgiche possono anche aiutare a ridurre l'esposizione della saliva e delle secrezioni respiratorie ad altri.
Le maschere chirurgiche non devono essere utilizzate più di una volta. Se la maschera è danneggiata o sporca o se respirare attraverso diventa difficile, è necessario rimuovere la maschera, scartarla in modo sicuro e sostituirla con una nuova. Per scartare in modo sicuro la tua maschera, mettila in un sacchetto di plastica e gettala nella spazzatura.
Mascherine riutilizzabili – N95
Un respiratore N95 è un dispositivo di protezione delle vie respiratorie progettato per ottenere una perfetta aderenza del viso e una filtrazione molto efficiente delle particelle sospese nell'aria. Si noti che i bordi del respiratore sono progettati per formare un sigillo attorno al naso e alla bocca.
I respiratori N95 filtrano la maggior parte delle particelle sospese nell'aria circostante, impedendo a chi lo indossa di respirare particelle fino a 0,3 micron di diametro. Questi tipi di maschere vengono spesso utilizzati quando la qualità dell'aria è scarsa a causa del fumo o dell'inquinamento e sono progettati per adattarsi perfettamente al viso.
Se indossati correttamente, i respiratori N95 bloccano almeno il 95% delle piccole particelle sospese nell'aria. Quindi i respiratori possono filtrare alcune goccioline che trasportano il coronavirus. Il coronavirus stesso misura tra 0,05 e 0,2 micron di diametro.
Le persone con patologie croniche respiratorie, cardiache o di altro tipo che rendono difficile la respirazione devono consultare il proprio medico prima di utilizzare un respiratore N95 perché il respiratore N95 può rendere più difficile la respirazione di chi lo indossa. Alcuni modelli dispongono di valvole che possono facilitare l'espirazione e ridurre l'accumulo di calore.
Quando utilizzare mascherine antivirus?
È lo stesso Stato in sintonia con il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore della Sanità a indicare quali sono le occasioni in cui la mascherina dovrebbe essere adoperata. Le mascherine sono utili se si ha già un’infezione respiratoria e si vuole ridurre al minimo il rischio di diffusione nei confronti degli altri. Quindi, l’utilizzo delle mascherine è consigliato per chi sospetta di avere il Coronavirus e per chi sta curando una persona potenzialmente infetta.
Se non sono presenti queste due condizioni, l’utilizzo di una mascherina antivirus a scopo preventivo è sconsigliato. Infatti, le mascherine potrebbero non essere indicate per le persone con patologie respiratorie oppure possono essere uno dei veicoli migliori per la diffusione del virus.
La cosa migliore che puoi fare per evitare di essere infettato è seguire le stesse linee guida generali che gli esperti raccomandano durante la stagione influenzale, perché il coronavirus si diffonde più o meno allo stesso modo. Lavati spesso le mani durante il giorno. Evita di toccarti il viso e mantieni una distanza di almeno un metro da chiunque tossica o starnutisca.
Mancanza di mascherine per il Coronavirus
Con l'ascesa e la diffusione della nuova situazione epidemica di coronavirus (COVID-19), tutte le maschere sono esaurite o sono davvero difficili da trovare. Potresti chiederti se puoi disinfettare e riutilizzare le maschere monouso. Come disinfettare la maschera senza distruggere la sua funzione protettiva?
Allo stato attuale, si ritiene che sia la maschera N95 sia la maschera chirurgica medica possano proteggere efficacemente l'utente dal nuovo coronavirus se utilizzate correttamente. Strutturalmente, lo strato filtrante di queste maschere (N95 e maschera chirurgica medica) è realizzato in materiale di fibra non tessuta.
La premessa di utilizzare nuovamente la maschera dopo la disinfezione è che la maschera sterilizzata non possa influenzare la libera circolazione dell'aria né distruggere il meccanismo di filtraggio della maschera. Quindi, che tipo di disinfezione può soddisfare questi due punti?
Sono stati confrontati cinque metodi di disinfezione: 1) disinfezione a calore secco del forno, 2) disinfezione con alcol, 3) disinfezione a vapore umido a vapore, 4) temperatura e disinfezione ad alta pressione e 5) disinfezione a ultravioletti.
1. È stato riscontrato che la disinfezione a calore secco (riscaldamento a 70 ° C per 30 minuti) ha avuto il minimo effetto sul danneggiamento del meccanismo di filtraggio e l'effetto di filtraggio poteva essere mantenuto al di sopra del 95%.
2. Il metodo di disinfezione che interessa l’utilizzo dell’alcol sulla maschera distruggerà l'assorbimento elettrostatico della maschera, causando un'efficienza di filtraggio della maschera inferiore al 95%.
3. Altri metodi come il metodo del calore umido a vapore e i metodi di sterilizzazione ad alta temperatura ad alta pressione hanno reso l'efficienza di filtraggio della maschera inferiore al 95%. Inoltre, il metodo ad alta temperatura e alta pressione rende la maschera gravemente deformata.
4. Il nuovo coronavirus è sensibile ai raggi ultravioletti e la disinfezione a raggi ultravioletti non influisce sull'efficienza di filtrazione dei respiratori. Tuttavia, l'effetto di inattivazione dei virus nelle fibre della maschera, che non può essere osservato direttamente, non è noto. Pertanto, non è raccomandato.
Il nuovo coronavirus è sensibile al calore. È possibile eliminare efficacemente il nuovo coronavirus dalle superfici con temperatura a 56 gradi Celsius. Pertanto, la singola sterilizzazione a calore secco (riscaldamento a 70 gradi Celsius per 30 minuti) può inattivare efficacemente il virus senza influire sulla funzione protettiva della maschera.
Conclusioni
Tutto ciò che hai appena letto dovrebbe essere recepito dalla popolazione, in quanto rappresentanti di una società che sta combattendo contro il Coronavirus.
Pertanto, dovremmo trattare le maschere in modo corretto per non causare più problemi che altro. Le mascherine, infatti, dovrebbero essere sterilizzate al meglio perché potrebbero rivelarsi una “bomba batteriologica” in quanto uno dei maggiori strumenti di veicolazione di batteri.
E i figli unici durante questa quarantena?
Giovedì, 23 Aprile 2020 08:09“Non ti senti solo?”. “Ma non ti è mancato un fratello crescendo? O una sorella?”. “Ma quindi giocavi sempre da solo?”. Sono domande che i figli unici si sono sentiti rivolgere per tutta la vita. E in effetti essere figli unici è davvero particolare. Pensiamo quindi durante questa quarantena: la “solitudine” è ancora più marcata, per quei bambini che non hanno fratelli o sorelle vicini.
Se la socialità si è infatti azzerata per tutti (ed è deleterio, per i bambini), per quei bimbi senza fratelli la situazione è davvero importante.
Un’ode a loro, quindi, ai bambini figli unici, che durante questo distanziamento sociale stanno dimostrando spesso una resilienza e una forza da fare invidia!
Ma durante questa quarantena, chi pensa ai figli unici? Un pensiero ai bimbi a casa da soli, senza fratellini, perché la loro resilienza deve essere per noi un esempio
Cari figli unici, vi voglio abbracciare. Perché in questi mesi (perché ormai non è UN SOLO MESE, sono diversi) di distanziamento sociale il vostro spirito di adattamento è stato messo a durissima prova.
Certo, stare rinchiusi in casa con una famiglia numerosa è provante: tutti irritano tutti, il disordine è la nuova normalità, è difficile non disturbarsi nei momenti di calma. Ma almeno, in quel caso, ci sono più bambini. E “più bambini” significa più giochi, più chiacchiere, più scambio.
Ogni giorno della vostra vita, cari figli unici, l’avete passato bene o male con qualche altro bambino. I vostri amici, i vostri compagni, i vostri cugini, gli altri bimbi al parco o al corso di nuoto… Quindi, no, spesso non sentite la mancanza dei fratelli, per rispondere a quella domanda che tutti vi faranno nel corso della vostra vita. Ma, be’, ora è un po’ diverso. E sentire la mancanza di qualcuno della vostra età in questo momento è NORMALE!
Ditelo pure: siete stufi di noi adulti! E no che le videochiamate con gli amici non sono la stessa cosa! Non è che si possono costruire castelli di cartone insieme, o giocare a scambiare le figurine, via telefono…
In questo difficile momento siete però fantastici. Giocate da soli, giocate con noi (che non siamo mica bravi come i vostri amici!), fate i compiti, ci disturbate mentre lavoriamo (eh beh, giustamente!), cucinate con noi, giocate ai videogiochi, leggete nell’angolo in camera, mettete tutto in disordine (più di prima!), fate ginnastica con noi… Cose da fare, insomma, ne trovate.
Forse in questo momento un fratellino o una sorellina li vorreste, vero? Non avete tutti i torti. Ma so anche che il fatto che siete figli unici non è un problema, e non lo sarà. Perché siete forti, perché i figli unici sono forti, perché hanno uno spirito di adattamento molto spiccato, e perché sanno stare bene con gli adulti.
Chissà, quindi, che ve la stiate passando meglio dei bambini con fratelli. Nessuno vi ruba l’attenzione di mamma o papà, potete stare tranquilli nella vostra camera senza qualcuno che vi disturbi…
Insomma: pro e contro ci sono in tutte le situazioni. Ma noi adulti dobbiamo prendere esempio proprio da voi, che vi state rivelando fortissimi. Non perfetti, quello non lo siete! Anzi! Ma preoccupandoci per voi vi abbiamo però osservato. E ciò che notiamo è quante risorse abbiate.
Adattarsi al cambiamento è una qualità speciale. Questo momento è davvero difficile, per voi, è una sfida, è un’epoca storica bizzarra e unica. Poche persone nel corso delle epoche possono dire di aver passato ciò che state passando voi. Eppure… Eppure il vostro vivere è per noi d’ispirazione.
Cerchiamo, come voi, di essere adattabili, di essere resilienti, di godere dei nostri spazi, di cercare cose da fare anche quando la noia ci sopraffà… Di apprezzare questo momento, che è tragico, ma che ci sta allo stesso regalando la possibilità di stare insieme e di conoscere noi stessi più a fondo.
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I bambini imparano SEMPRE, sia a casa che a scuola
Mercoledì, 22 Aprile 2020 13:22…Ed è un concetto che dobbiamo tenere bene a mente in questo periodo difficile. Difficile per tantissimi motivi, molto seri, e che coinvolge anche i bambini. Le nostre preoccupazioni, in questo senso, sono due: come fare quando ricominceremo a lavorare, senza scuola, senza nonni e senza centri estivi. E quali siano i risvolti dello stare senza scuola.
Se, purtroppo, per il primo problema ognuno di noi dovrà trovare una soluzione adeguata alla propria situazione, per il secondo problema abbiamo una notizia che ci alleggerirà un poco da un peso: scuola o non scuola, infatti, i nostri bambini continuano ad imparare. Perché sono resilienti, sono forti, sono spugne. E non sono luoghi comuni, ma la verità.
I bambini imparano SEMPRE, sia a casa che a scuola: perché l’esperienza è importante tanto quanto le lezioni frontali
Fare i compiti, scaricare le schede, preparare per la lezione online, controllare che i compiti siano fatti, controllare che tutto fili liscio… Il carico mentale di una mamma in questo periodo si è davvero quadruplicato, e spesso rischiamo di lasciarci sopraffare da questo isolamento da Covid19. È normale, non preoccupatevi: non siamo supereroi.
Detto questo, possiamo cominciare a preoccuparci un po’ meno, almeno per quanto riguarda la routine quotidiana dedicata all’apprendimento: in questi giorni, infatti, cerchiamo giustamente di riempire le giornate dei nostri bambini con attività intelligenti ed educative, in modo da riempire i tempi in maniera producente e benefica. Ciò che vogliamo fare, anche senza accorgercene, è dare la possibilità ai nostri bambini di non rimanere indietro. Perché il pensiero comune è: non stanno andando a scuola, quindi andranno incontro a molte lacune. E non importa quante ore di lezione online e quanti compiti facciano: la sensazione rimane.
Tuttavia, è solo una sensazione, perché i nostri bambini, in realtà, imparano da tutto. Non solo dai compiti e dalle schede, ma anche dal fare. Dal fare semplice. Dal fare nudo e crudo. Dal vivere. Di conseguenze, lasciate pure per un attimo le redini: i nostri bambini quando lasciati liberi di fare imparano tanto quanto imparano andando a scuola.
Perché le abilità quotidiane e il gioco libero crescendo sono importanti tanto quanto le ore di lezione. E in questo periodo, quindi, possiamo approfittarne.
Cercare gli insetti in giardino, guardare il tempo atmosferico e ragionare su esso, aiutare noi genitori in cucina, dipingere un ritratto, giocare ad un gioco inventato, costruire con i mattoncini, leggere un libro solo per il piacere di farlo, guardare un documentario, aiutare mamma a costruire il pollaio, aiutare papà a dipingere la staccionata o la parete,
I bambini imparano da tutto questo. Imparano dal mondo. E i mattoncini diventano quindi la loro geometria, il disegno libero diviene la lezione di arte, giocare di ruolo implementa le abilità sociali, cercare gli insetti aumenta l’amore per la scienza e la natura…
Se proprio vogliamo guidarli, possiamo, ma sempre lasciandoli liberi di fare e di provare. Basta fare loro domande che li facciano riflettere e ragionare su ciò che stanno facendo: “Cosa ti ha colpito di questa cosa?”, “Quanti insetti c’erano in giardino?”, “Come puoi usare, poi, questa cosa?”, “Hai notato quest’altra cosa?”.
Lasciamo quindi che facciano esperienza, che si lascino guidare dal loro istinto, che scelgano le attività da svolgere. Ci stupiranno e si stupiranno, e impareranno moltissimo.
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Disegni per bambini facili e veloci in cinque mosse
Mercoledì, 22 Aprile 2020 09:55Quando vogliamo disegnare insieme ai bambini non sappiamo mai da dove cominciare, vero? Ci chiedono di disegnare una mucca, e noi siamo peggio di loro. Per non parlare dell’elefante… Da dove cominciare? Come insegnargli? In realtà disegnare gli animali non deve essere per forza difficile. Anzi! Basta sapere da dove cominciare, quali forme sfruttare e come sistemarle sul foglio.
Ecco quindi qualche spunto per insegnare ai bambini a disegnare i loro animali preferiti, dandogli delle regole base molto, molto semplici che potranno poi elaborare a piacimento!
Disegni per bambini facili e veloci in cinque mosse: come disegnare gli animali più amati dai bambini passo passo, con disegni semplici e forme intuitive
Questi disegni altro non sono che semplicissimi consigli per tracciare il profilo degli animali preferiti dei bambini in cinque mosse. In ogni immagine scaricabile troverete cinque disegni, ognuno ad indicare le varie fasi del disegno. Ad esempio, per l’elefante si parte con un facilissimo cerchio, al quale si aggiungono via via un altro cerchio, le orecchie, le zampine e le zanne e gli ultimi dettagli.
Ci sono poi la papera, il topo, la mucca e la pecora. Tutti possono essere disegnati partendo da forme semplici e conosciute, più o meno precise, da integrare pian piano con tanti dettagli e da colorare poi come preferiamo.
Per scaricarle, basta cliccare sui link .png qui sotto, salvarle e stamparle direttamente con la stampante di casa!
L’aloe e le sue proprietà benefiche
Martedì, 21 Aprile 2020 13:25Solitamente, con le erbe e le loro proprietà benefiche assistiamo a mode e periodi d’oro. Non è così per l’aloe: l’aloe è sempre una superstar, perché i suoi benefici sono certi, comprovati da studi scientifici. Ma lo conosciamo davvero bene, fino in fondo?
Ecco quindi una guida all’aloe e alle sue proprietà benefiche, ai modi per assumere questa pianta al meglio e quali prodotti scegliere.
Le proprietà e i benefici dell’aloe vera in bevande e in crema
Innanzitutto, cos’è l’aloe vera? L’aloe vera è una pianta succulenta che fa parte della famiglia delle aloeaceae, che cresce nelle zone del mondo più calde e secche. È caratterizzata da lunghe foglie verdi, succulente e piene, che al loro interno contengono il gel, protagonista assoluto dei benefici dell’aloe.
Da millenni questa pianta è sfruttata per le sue proprietà depurative, cicatrizzanti e lenitive, e in effetti gli elementi che la compongono la rendono davvero miracolosa in questo senso (su scottature, irritazioni, pruriti…). È inoltre ricchissima di vitamine e di elementi nutritivi come il selenio e il manganese, ed è conosciuta per il potere antiossidante, oltre che per quello antinfiammatorio, grazie agi steroidi presenti in grande quantità.
Ecco perché l’aloe la troviamo principalmente in due forme, ovvero i gel topici e i succhi.
I gel topici sono pensati per l’uso cutaneo, e mirano all’azione antinfiammatoria (rafforzano e proteggono la pelle dalle infezioni e dall’inquinamento atmosferico) rallentando l’invecchiamento cellulare.
Assumere l’aloe vera in forma di bevanda invece, serve per depurare l’organismo dall’interno, andando ad agire direttamente sulla mucosa gastrica e intestinale. L’Aloe vera gel da bere, infatti, è preziosa perché contiene l’acemannano, un mucopolisaccaride naturale che protegge le mucose, rendendo - insieme agli altri elementi contenuti - il succo di aloe vera gastroprotettivo, antibatterico e detossinante, oltre che indicato per assimilare meglio i nutrienti dei cibi.
Il succo di aloe vera, quindi, è indicatissimo per chi cerca regolarità intestinale, ma anche per chi vuole depurare l’organismo e per chi vuole combattere le più comuni forme di irritazioni gastrointestinali, come le coliti e le gastriti. Ma solo se la bevanda non contiene antrachinoni. Questi infatti sono sostanze dannose presenti nell'aloina che si trova nella foglia della pianta; l'aloina è una sostanza che la pianta usa per difendersi dagli insetti ed è fortemente lassativa a tal punto da creare se usata in maniera smodata problematiche croniche. La posologia in etichetta dell'aloe fogliare deve essere specificata per un utilizzo di 10 giorni e poi sospensione per evitarne i danni.
Ma quale bevanda a base di Aloe Vera scegliere? Meglio puntare sempre su prodotti certificati, come Forever Aloe Vera Gel, che per primo ha ricevuto la certificazione dall’International Aloe Science Council (IASC), oltre a quelle Kosher e Halal, per la sua purezza ed efficacia. È composto al 99.7% dal gel puro estratto dalle foglie di Aloe, senza zucchero, glutine e conservanti, con aggiunta di vitamina C per supportare la normale funzione del sistema immunitario e per ridurre stanchezza e affaticamento.
Forever Aloe Vera Gel, inoltre, esiste anche in più versioni e più gusti, come mela e mirtilli, pesca e nelle pratiche confezioni da 330 ml.
Per avere una consulenza personalizzata sull’acquisto dei prodotti e sull’opportunità di lavoro, scrivi una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
La bella notizia è che al primo ordine non ci sono spese di spedizione e, fino al 30 aprile, per ordini superiori a 100 euro, riceverai in omaggio l'Aloe Sunscreen crema solare.
Mascherina fai da te, con ciò che hai in casa e senza cuciture
Martedì, 21 Aprile 2020 09:03Photo by Julia M Cameron from Pexels
Per uscire di casa (SE PROPRIO DOBBIAMO USCIRE!) è necessario indossare la mascherina antivirus contro il Covid19. Ma queste mascherine sono un po' introvabili dappertutto. Che fare, quindi? Come da decreto, per andare al supermercato, a lavorare o per la passeggiata da soli a 200 metri da casa basta coprirsi naso e bocca. In questo senso possiamo quindi fare in casa le mascherine, utilizzando ciò che abbiamo e senza bisogno di cucire, né a mano né con la macchina da cucire.
Per la nostra mascherina fai da te bastano infatti un fazzoletto o una bandana e due vecchi elastici per capelli.
Mascherina fai da te, con ciò che hai in casa e senza cuciture: come realizzare la mascherina antivirus con un fazzoletto e due elastici
Innanzitutto, i materiali: un fazzoletto o una bandana colorata e due vecchi elastici per capelli, meglio se allentati e larghi, in modo che non tirino troppo sulle orecchie.
Prendiamo il nostro fazzoletto aperto e pieghiamolo in tre, ottenendo un rettangolo molto largo.
Dopodiché, infiliamo alle due estremità gli elastici, infilandoli per un terzo della lunghezza.
Pieghiamo ora il primo lembo verso l'interno.
E ora il secondo, cercando di infilarlo nel primo.
Sistemiamo bene i lembi, piegandoli all'interno in modo da ridurne la superficie.
Et voilà, la nostra mascherina è pronta: basta indossarla tenendo i due lembi all'interno, quindi contro la bocca.
Il bello è che in questo modo possiamo realizzarla anche per i bambini, utilizzando fazzoletti più piccoli e regolando noi la dimensione (dal momento che le mascherine per bambini sembrano introvabili).
Le attività per bambini da fare in cortile e giardino
Lunedì, 20 Aprile 2020 14:24Non serve praticamente nulla, se non la voglia di giocare, esplorare, scoprire e creare: scendiamo in giardino o in cortile con i nostri bambini e cominciamo a giocare! Giardino e cortile offrono infatti infinite potenzialità di gioco, a costo quasi zero e che non richiedono particolare preparazione. L’importante è avere voglia di entrare a contatto con la natura!
Ecco dunque tantissime attività per bambini da fare in cortile e in giardino, tutto l’anno, tutti i giorni, quando c’è il sole e quando piove, quando il prato è coperto di foglie e quando la neve cade soffice. Perché non esiste cattivo tempo, ma solo cattivo abbigliamento, e scendere a giocare è un dono immenso che facciamo ai nostri figli!
Le attività per bambini da fare in cortile e giardino: i giochi e le attività per bambini da fare in cortile e in giardino, per tutte le stagioni
1. Disegnare con i gessi
Sul porfido i gessi sono perfetti: si lavano con l’acqua o con la pioggia e i bambini possono realizzare bellissimi disegni temporanei, grandi e fantasiosi, senza limiti.
2. Fare dei quadri naturali
Prendete delle vecchie scatole di cartone e ritagliate delle tavolette. Su ogni tavoletta infilate tre elastici, in modo da ottenere tre righe orizzontali. In queste “righe” potremo infilare rami, fiori e foglie, che si incastreranno sul foglio, formando così dei bellissimi quadretti naturali!
3. Guardare le nuvole
La semplicità, il gioco più semplice, economico, ecologico e verde del mondo: sdraiamoci sul prato, sull’erba o su una coperta, con gli occhiali da sole, e cerchiamo con i bambini le forme nelle nuvole che ci passano sopra le teste.
4. Imparare l’alfabeto
Con i bimbi in età prescolare possiamo approfittare dei nomi degli elementi naturali per imparare l’alfabeto, identificando ogni cosa con il suo nome e scrivendo tutto su un diario. A sta per albero, B per bombo, E per erba, O per orto, S per sasso, T per tronco…
5. Ricalcare le cortecce
Con un foglio e una matita possiamo realizzare bellissimi quadri e studiare i tronchi degli alberi, notandone la ruvidità e la texture sempre diversa. Qui l'articolo dedicato all'attività.
6. Guardare gli uccellini
Una sorta di “bird watching” casalingo: prendiamo dei binocoli e usciamo a fare i piccoli esploratori, disegnando gli uccellini che scoviamo o cercandoli su un libro dedicato proprio alle specie di volatili che esistono sulla Terra. Ed è anche bellissimo semplicemente osservarli e spiare cosa fanno, come si muovono, come mangiano, come cantano…
7. Realizzare i fossili di foglie
Con della pasta modellabile i bambini possono creare delle palline su cui schiacciare le foglie che trovano in giardino: la pasta si schiaccerà e una volta tolta la foglia ne rimarranno impresse la forma e le venature, proprio come un fossile.
8. Saltare sui mucchi di foglie
In autunno aspettiamo a buttare le foglie gialle cadute dagli alberi: rastrelliamole e accumuliamole in un punto, formando delle montagnette perfette per i tuffi!
9. Identificare le piante e gli insetti
Come piccole esploratori, identifichiamo con i bambini le piante e gli insetti, usando dei libri sulla natura, dei fogli e delle matite.
10. Imparare a contare
Prendiamo 10 foglie di dimensioni diverse e numeriamole con un pennarello bianco da 1 a 10, dalla più piccola alla più grande: un modo semplice per imparare le diverse grandezze dei numeri.
11. Dipingere la natura
Con ciò che troviamo in giardino e in cortile possiamo fare un sacco di arte. Ad esempio, possiamo raccogliere dei rametti di sempreverde e utilizzarli come pennelli, oppure possiamo raccogliere i sassi piatti e dipingerli con tanti soggetti, creando piccole opere d’arte oppure realizzando i sassi per raccontare storie.
12. Osservare le impronte
Una bella lente d’ingrandimento e via: questo gioco non richiede altro. Gli uccellini lasciano le zampette, le lumache la scia, i coniglietti le impronte… Quante riusciamo a trovarne?
13. Arrampicarsi sugli alberi
È una delle attività più ancestrali, divertenti ed emozionanti per un bambino: arrampicarsi sugli alberi! Con il nostro aiuto (possiamo guardarli per assicurarci che non si facciano male!) possono salire sui tronchi degli alberi in giardino, mettendosi così a contatto diretto con la natura a livello sensoriale (e allenando la loro motricità!).
14. Identificare le forme
Prendiamo delle foglie e appoggiamole su un foglio bianco, ricalcandone il contorno, quindi mischiamo le foglie usate in una ciotola. I bimbi di uno/due potranno cercare la forma corrispondente sul foglio, appoggiando le foglie sulle sagome corrispondenti.
15. Fare uno scheletro
Con tantissimi rametti i bambini possono ricreare lo scheletro umano, imparando così tutte le ossa.
16. Guardare il tramonto
Non è solo romantico, ma anche bellissimo: osservare il tramonto, soprattutto in estate, è estasiante. E lo è anche per i bambini, che possono semplicemente osservarlo oppure studiarne i colori e riprodurlo in un disegno.
17. Saltare in una pozzanghera
Saltare nelle pozzanghere è un’esperienza ludica che i bambini devono necessariamente fare, sapete? Sporcarsi, saltare, correre… Sono esperienze sì caotiche e sporche, ma anche fondamentali per raggiungere l’indipendenza e per scoprire appieno il mondo! Quando piove, quindi, mettiamo dei begli stivaletti da pioggia e saltiamo in tutte le pozzanghere che troviamo!
18. Fare delle lanterne di neve
In inverno, quando nevica, bastano della neve e delle piccole candeline per realizzare delle lanterne naturali che la sera daranno vita ad una atmosfera meravigliosa. Qui le istruzioni per realizzarle.
19. Fare torte di fango
Quando piove giocare con il fango è un must. Vestiamoci a strati, con impermeabile e stivaletti, quindi giochiamo con la terra bagnata diventando degli chef del fango!
20. Dipingere con l’acqua
Bastano dei sassi abbastanza grandi (con una superficie comoda), dell’acqua e dei pennelli. I bimbi potranno disegnare con l’acqua sui sassi: l’acqua lascerà un segno sui sassi, scomparendo dopo un po’ come una magia!
21. Dipingere nel fango
Bastano uno spiazzo di terra bagnata dopo una bella piovuta e dei ramoscelli: i ramoscelli saranno le nostre matite e il fango la nostra tela!
22. Fare delle piste per macchinine nel fango
Di nuovo il fango, perché è davvero prezioso: aiutandoci con dei rametti oppure con la paletta e il rastrello che usiamo al mare possiamo creare una pista per macchinine o per biglie proprio sulla terra bagnata, arricchendola ai lati con rami e foglie, imitando così una vera pista da rally nel bosco.
23. Fare volare un aquilone
Possiamo acquistarlo o realizzarlo in casa: in ogni caso l’aquilone piacerà un sacco ai bambini, che potranno provare a farlo volare in una giornata ventosa.
24. Impilare i ramoscelli
Un gioco semplice ma di concentrazione, che darà anche a noi genitori un po’ di respiro! Perché impilare i ramoscelli non è così semplice. I bambini devono cercare una loro tecnica, trovare gli equilibri… E una volta che cominceranno realizzeranno strutture sempre più complicate, spendendo così un sacco di tempo!
25. Realizzare un omino
Sempre con i ramoscelli, possiamo realizzare omini e sculture, legando tra loro i legnentti con dello spago.
26. Giocare a frisbee
Un gioco da fare assolutamente all’aperto, in giardino o in cortile, semplice ma bellissimo per stare in compagnia e in famiglia.
27. Fare giardinaggio
Non è un’attività solo per adulti, ma anche e soprattutto per bambini, che possono piantare insieme a noi i bulbi e i semi curando così ciò che hanno piantato e vedendo crescere qualcosa da zero.
28. Curare l’orto
Allo stesso modo è importante fare l’orto, in modo da educare i bambini ai prodotti della natura, che mangeranno ancora più volentieri!
29. Realizzare un giardino delle fate
Sono piccoli mondi incantati in miniatura da realizzare in un angolo del giardino o del cortile con ciò che abbiamo a portata di mano. Possiamo farli sia in estate che in inverno, ottenendo sempre un ambiente super affascinante.
30. Scattare fotografie
Non c’è solo il disegno, tra le forme d’arte. Lasciamo che i bambini prendano confidenza con la macchina fotografica (magari con le vecchie usa e getta!), fotografando la natura da punti di vista insoliti.
31. Leggere un bel libro
Cosa c’è di più bello di rilassarsi in giardino o in cortile, all’ombra, con un libro che ci acchiappa e ci tiene lì? Facciamolo con i bambini, mostrandogli uno dei piaceri della vita!
32. Recitare
Lasciamo che i bimbi preparino una scenetta, che si travestano e che ci invitino a “teatro”: basteranno infatti delle sedie sull’erba o in cortile per trasformare il luogo in un palcoscenico.
33. Fare yoga sull’erba
Senza tappetino, scegliamo una routine di yoga adatta ai bambini e facciamola sul prato: sarà bellissimo connettere in questa maniera con la terra sotto di noi!
34. Hula Hop
Un vecchio attrezzo da ginnastica e da giocoleria che i bambini amano sempre tantissimo. Se stanno imparando ad usarlo, passeranno moltissimo tempo concentrati, e se sanno già utilizzarlo potranno inventare moltissime modalità di gioco muovendosi e facendo attività fisica.
35. Andare con i pattini
Rollerblade o tradizionali (qui trovate i migliori), i pattini sono un must per i bambini, che possono utilizzarli in cortile su una superficie dura.
36. Le bolle di sapone
Comprate o fatte in casa, sono sempre divertentissime, di varie dimensioni!
37. Il gioco libero
Semplicemente, lasciamo i bambini liberi di FARE.
38. I palloncini d'acqua
In estate, via libera ai palloncini d'acqua per rinfrescarci e divertirci allo stesso tempo!
39. Dipingere le ombre
Appoggiamo un foglio sul prato, vicino a dei fiori, in modo che sul foglio si staglino le ombre delle piante e dei fiori. I bambini potranno ricalcare queste ombre realizzando disegni bellissimi.
40. Un collage di foglie
In autunno, raccogliamo le foglie in giardino, quindi prendiamo un foglio e della colla e arrangiamole nella maniera più creativa possibile.
41. Fare una corona di fiori
Con le margherite, le rose (accuratamente private delle spine!), le peonie... Ma anche con i rametti, per una corona in stile Game of Thrones!
42. Creare un labirinto "laser"
Prendiamo un gomitolo di lana, quindi cerchiamo in giardino uno spazio tra due alberi. Tra i rami e attorno ai tronchi facciamo quindi passare il filo di lana, in maniera disordinata, creando una sorta di ragnatela geometrica tra i tronchi. I bimbi dovrennao superare i "laser" provando a non toccarli mai! E per non barare, possiamo appendere dei piccoli campanellini ai fili.
43. Creare degli animali con le costruzioni
Prendiamo le Lego e inventiamo degli animali delle grandezze che vogliamo. Si divertiranno molto di più a scorrazzare sull'erba, rispetto al tappeto della camera!
44. Cercare le lucciole
Di sera, in estate, possiamo assistere ad una delle meraviglie più fantastiche della natura: le lucciole! Cerchiamole, prendiamole nel palmo della mano e poi liberiamole.
45. Soffiare i soffioni
In primavera uno dei fiori più affascinanti è il soffione. I bambini ci perdono ore, a soffiarli! E come dargli torto? Sono sempre una meraviglia.
46. Fare un casotto
Servono vecchi cartoni, vecchie lenzuola e tutto ciò che potrebbe trasformarsi in un rifugio! I bambini sapranno costruire architetture sorprendenti.
47. Andare in bicicletta
Anche se lo spazio non è enorme, andare in bicicletta è sempre un'attività bellissima, importante anche per allenare forza, equilibrio e precisione. Che sia triciclo, bici senza pedali o bicicletta normale, l'importante è usarla!
48. Giocare a campana
Il vecchio gioco con i gessi, i numeri e i sassi è tra i giochi antichi da cortile che andrebbero rivalutati!
49. Fare un pic nic
Tovaglia, cestino, riso freddo, giocattoli, libri... Per fare un pic nic non serve andare lontano! Possiamo farlo anche in cortile o in giardino tra di noi, e sarà sempre bellissimo.
50. Fare un mazzo di fiori
Soprattutto nei giardini, prima che si tagli l'erba solitamente ci sono moltissimi fiori spontanei. Prima di passare con il tosaerba, creiamo dei bei mazzi di fiori e portiamoli in casa. Possiamo metterli in acqua o farli seccare e in ogni caso diventeranno dei bellissimi ornamenti per la casa.
51. Saltare la corda
Una corda è tutto ciò che serve per un divertimento assicurato (che fa pure stancare tantissimo!).
52. Fare un mini campeggio
Se abbiamo un prato è perfetto, ma possiamo provare anche in cortile. L'importante è creare un campeggio confortevole e sicuro, nel quale giocare o addirittura dormire per una notte diversa dal solito.
53. Raccogliere la frutta
Se abbiamo anche solo un alberello da frutto (come un fico, o un ciliegio) prendiamoci un pomeriggio per raccogliere con i bambini la frutta che crescerà.
54. Giocare con i mezzi telecomandati
Ok in casa, ma avete mai provato a fare volare l'elicotterino in giardino o a fare correre la jeep telecomandata su terreni dissestati come quelli del cortile e del prato?
55. Disegnare le ombre
Prendiamo un grande foglio e dei pennelli, quindi mettiamoci al sole. Mamma o papà staranno in piedi accanto al foglio e i bambini potranno seguire i contorni delle ombre per creare dei quadri bellissimi. Possiamo farlo anche con i gessi, in cortile: in questo caso le opere saranno temporanee.
56. Usare la lente d'ingrandimento
Portiamo la lente di ingrandimento in giardino o in cortile e osserviamo da questo nuovo punto di vista ciò che ci capita a tiro: l'erba, i sassi, gli insetti, gli alberi...
57. Fare i pittori impressionisti
Gli impressionisti dipingevano en plain air per cogliere la luce e l'attimo. Facciamolo anche con i bambini, portando i fogli, i pennelli e le matite all'aperto per disegnare ciò che vedono attorno a loro in diretta.
58. Fare dell'arrampicata
Se abbiamo una staccionata o un muro spoglio possiamo creare una parete d'arrampicata per bambini!
59. Imparare le capriole e le ruote
Come dei veri acrobati, sul morbido dell'erba del giardino possiamo imparare capriole, verticali e ruote (insieme a noi adulti! Anche se i bimbi saranno moooolto più flessibili di noi).
60. Imparare i numeri e le quantità
In cortile, scriviamo i numeri da 1 a 10 con un gesso, a terra e belli grandi. I bambini dovranno appoggiare sotto ad ogni numero la giusta quantità di cose che trovano in giardino o in cortile: 1 tronco, 2 trifogli, 3 pigne, 4 foglie e così via.
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Bambini e tic, cosa fare
Venerdì, 17 Aprile 2020 12:35Piccoli scatti degli occhi, piccoli scatti della bocca, movimenti ripetuti continuamente, dita che tamburellano ripetutamente… Di tic non ce n’è solo un tipo, e soprattutto i tic non colpiscono solo gli adulti. Al contrario: sono moltissimi i bambini che presentano questi scatti involontari del corpo o della voce, che nascondono disturbi passeggeri oppure più duraturi.
Vediamo insieme i tipi di tic nei bambini, perché insorgono e come comportarsi.
Bambini e tic, cosa fare: quali tipi di tic esistono, perché insorgono e cosa fare per eliminarli
La prima grande divisione vede i tic raggruppati essenzialmente in due gruppi. Esistono infatti i tic motori (lo schiacciare le palpebre, il tamburellare le dita, le spalle che si alzano, i movimenti improvvisi e ripetuti della testa…) e quelli vocali. In questo caso i bambini solitamente raschiano spesso la gola, tossiscono leggermente ma con costanza, tirano su con il naso… E oltre a queste due grandi tipologie, ne esistono poi altre, che le combinano, come ad esempio la Sindrome di Tourette, che associa i tic vocali a quelli motori.
In ogni caso, possiamo trovarci di fronte a forme di tic lievi o a forme più marcate e durature nel tempo. Nel secondo caso è sempre meglio optare per una visita dal medico di famiglia e da un neuropsichiatra infantile, che saprà capire a fondo la genesi di questi tic involontari.
Solitamente i tic in età infantile insorgono intorno ai cinque o sei anni, in concomitanza con l’inizio della scuola, e sono più frequenti se in famiglia ci sono giù stati casi analoghi. In prevalenza sono i maschi a soffrirne, ma anche le femmine non ne sono esenti.
Quando si tratta di tic passeggeri, potrebbe darsi che siano situazioni esterne di tensione a scatenarli. I grandi cambiamenti, le situazioni di disagio, i traslochi, la sensazione di aspettative esagerate sulle proprie spalle… Questi episodi influiscono moltissimo sulle emozioni dei bambini, che se non riescono ad esprimerle le sfogano in questa maniera.
In generale, i tic potrebbero protrarsi e durare più a lungo per lo stesso motivo e per la stessa predisposizione a non esprimere esternamente i sentimenti: i bambini tendenzialmente più controllati e precisi, infatti, tendono a non esternare il loro sentire e le loro emozioni, non piangendo, non urlando e non parlandone, sfogandoli così attraverso i tic. In generale, anche questi tic non si allungano al di là dell’adolescenza, ma è bene non sottovalutarli.
In generale, che si tratti di tic transitori o più duraturi, l’importante è non sottolinearli troppo al bambino. Spesso loro nemmeno se ne accorgono, e fare notare i tic o cercare di correggerli potrebbe essere controproducente. Meglio cercare di capire quali siano i trigger, ovvero le situazioni scatenanti, individuandole e cercando soluzioni più generali.
Spesso, infatti, a causare i tic è lo stress, legato a vari aspetti della vita a seconda della situazione. Da genitori, ciò che possiamo fare è capire da dove si generi questo stress e cercare di tranquillizzare il bambino, facendolo sfogare attraverso uno sport che ama, scegliendo attività che stimolino il relax (come la musica o lo yoga) e cercando di non sottoporlo alle situazioni che gli generano disagio.
Se c’è bisogno, possiamo anche parlarne con gli insegnanti, chiedendo di non mettere il bambino in situazioni di stress estremo, che gli causano vergogna o ansia.
Attenuare lo stress dovrebbe dare già i primi frutti, con i tic che potrebbero sparire nel giro di qualche mese. Se la situazione, invece, si protraesse oltre l’anno, allora sarebbe bene rivolgersi ad un medico specializzato. In ogni caso, per i primi tempi cerchiamo di osservare, annotare e capire la natura di questi tic, in modo da avere la situazione sott’occhio e così da agire di conseguenza.
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