8 ricette invernali con le crocifere
Venerdì, 04 Ottobre 2019 14:00Le crocifere sono verdure super benefiche ricchissime di vitamina C, A e K, di sali minerali e di nutrimenti per tutto l’organismo. Nel gruppo troviamo i broccoli, i cavolfiori, il cavolo nero, la rapa, il broccolo romano… Si trovano in inverno e per questo le ricette con le crocifere sono calde e coccolose!
Ecco dunque 8 ricette invernali con le crocifere per sfruttare al meglio i benefici di queste verdure.
8 ricette invernali con le crocifere: come cucinare in inverno i broccoli, i cavolfiori e le verdure appartenenti alla famiglia delle crocifere
Vellutata di cavolo viola
Una vellutata viola che piacerà ai bambini. Per prepararla, facciamo soffriggere una cipolla rosso tagliata finemente con un filo d’olio, quindi aggiungiamo due patate tagliate a cubetti e otto cime di cavolo viola tagliate a pezzi. Dopo aver lasciato insaporire, copriamo con del brodo vegetale caldo e lasciamo cuocere per quaranta minuti a fuoco basso. Frulliamo tutto con un frullatore a immersione e serviamo.
Chips di cavolo nero
Prendiamo un cavolo nero e dividiamo le foglie. Togliamo con un coltellino la costa centrale (piuttosto dura) e disponiamo le foglie su una teglia coperta da carta forno. Spennelliamo con dell’olio di oliva e poco sale e inforniamo a 180 gradi per una decina di minuti, avendo cura che non brucino (dipende dallo spessore delle foglie!). Otterremo delle chips croccanti e buonissime molto più sane delle classiche patatine.
Chips di cavolo viola
Stesso procedimento e stessa filosofia per le chips di cavolo viola: la mia ricetta è questa.
Pasta con i broccoli
Una ricetta classica e semplicissima da proporre almeno una volta a settimana: eccola.
Polpette di broccoli e salmone
Per la dose settimanale di pesce (per gli Omega 3!) ecco delle polpette deliziose e sfiziose a base di salmone e broccoli. La ricetta è questa.
Minestra sfiziosa di verza
Mettete a rosolare con dell’olio evo una cipolla, un gambo di sedano e una carota tritati, quindi aggiungete del brodo vegetale e appena bolle aggiungete dei pugni di riso (uno per ogni commensale). Nel frattempo tagliate 200 grammi di verza a listarelle e aggiungetele al brodo. Cuocete in base al tempo di cottura del riso e servite ben calda (ma non scottante!).
Estratto di cavolo viola
Un estratto viola, un succo vivo ricchissimo di antiossidanti e di nutrienti vitali: la ricetta è questa, ed è a base di cavolo viola, mela, zenzero e carota.
Orecchiette con le cime di rapa
Amare ma deliziose, le cime di rapa sono un must dell’inverno. Mettiamo a bollire una pentola di acqua salata e sbollentiamo tre manciate di cime di rapa. Dopo cinque/dieci minuti trasferiamole in una padella antiaderente con un filo di olio e delle acciughe (opzionali). Teniamo l’acqua di cottura e cuociamo le orecchiette secondo i minuti indicati. Nel frattempo facciamo saltare le cime di rapa con le acciughe mescolando bene. Uniamo la pasta scolata con il sugo e serviamo.
Il Post Alpina Hotel, per una vacanza in famiglia nel verde
Venerdì, 04 Ottobre 2019 09:07Ci sono certi luoghi che restano nel cuore, ai quali torneresti ogni volta che puoi. San Candido è uno di questi: un paesino in Alto Adige meraviglioso, verde, che profuma di legno, nel quale i bambini si sentono a casa e nel quale noi adulti possiamo rilassarci in maniera perfetta.
Lo scorso weekend sono stata con la mia famiglia proprio a San Candido (o Innichen, in tedesco), ospite dell’hotel Post Alpina della famiglia Wachtler: oltre ad essere immerso in una zona meravigliosa vi posso assicurare che è uno degli hotel più belli nei quali io sia mai stata, un perfetto angolo di pace, divertimento e sport per la famiglia.
Il Post Alpina Hotel, per una vacanza in famiglia nel verde: per la vostra vacanza in famiglia, un hotel meraviglioso in Alto Adige
Non solo per le prelibatezze culinarie (chi ama il Trentino sa di cosa sto parlando!), ma per tutto il contesto: l’hotel Post Alpina di San Candido è il paradiso della famiglia. Ogni anno un paio di vacanze in Trentino, anche solo di pochi giorni, sono davvero un toccasana, e chi c’è stato lo sa: è impossibile andarci e non tornare, perché l’accoglienza altoatesina è davvero impareggiabile. E lo è, soprattutto, quella di questo hotel ai piedi delle piste e a due passi da tutte le camminate ed escursioni.
Questo hotel non è solo un hotel: è un piccolo villaggio montano altoatesino al cui interno troviamo chalet super accoglienti (appartamenti nel centro del villaggio alpino) e suite rilassanti (con servizio hotel), per godere di una vacanza nella natura fatta di relax, sport e giochi in famiglia.
Incredibilmente kids friendly, l’hotel Post Alpina è pensato proprio per il comfort delle famiglie: da genitori è normale prenotare una struttura che abbia un buon servizio anche per i più piccoli, e qui le attività per i bambini sono davvero su misura, efficienti e divertenti. Il loro mini club (sia per i più piccoli che per gli adolescenti, il teenieclub) è attivo tutti i giorni dalle 9 alle 22, con un piano di attività all’aria aperta davvero meraviglioso, in modo da godere del verde tutto attorno e delle strutture per bambini divertentissime e sicure.
Tutti i giorni i bambini possono dunque giocare insieme agli altri piccoli ospiti, seguiti da un personale davvero educato, gentile e preparato, che di volta in volta propone nuove avventure all’interno della struttura o all’aperto, con un programma rinnovato ogni giorno. E c’è anche un servizio di babysitteraggio per i genitori che ne abbiano bisogno.
Non a caso il Post Alpina fa parte del gruppo Familienhotels Südtirol, collettivo di hotel altoatesini dediti al valore della famiglia e della natura, così ospitali e kids friendly da rendere ogni vacanza un momento indimenticabile.
E le camere? Beh, quelle sono un gioiello: in legno profumatissimo, con stufe e caminetti che donano all’atmosfera un tocco super coccoloso, sono comode, spaziose, in stile nordico, pulite e nuovissime, con la possibilità di avere anche la cucina in camera (comodo soprattutto per le famiglie con bimbi piccolissimi!).
Non mancano, naturalmente, il centro benessere con una piscina attrezzata con scivoli, giochi, braccioli e ciambelloni (il paradiso dei bambini, posso assicurarvelo!) e il ristorante, con una cucina casalinga e tradizionale molto curata e gustosa, per tutti i gusti e le esigenze.
Attorno al Post Alpina ci sono poi una miriade di attività per la famiglia. Bellissima la camminata a piedi nudi sul sentiero dell’Olperl, una piccola escursione sensoriale che parte dalla stazione a monte della funivia dell’Elmo davanti all’hotel. Ma stupendi sono anche il parco giochi per bambini “Burg” sopra il paese e il Fun Bob a Monte Baranci (una pista per slittino estivo divertentissima!). E non dimentichiamo la bellissima pista ciclabile che da Dobbiaco va a Lienz!
Noi abbiamo visitato anche i prati di Croda Rossa: vicinissimi alla struttura, questi prati sono una mera meravigliosa per la famiglia. Non solo in inverno, per gli impianti sciistici, ma tutto l’anno. Qui, infatti, vive l’unica famiglia di renne presente in Italia, una mandria con grandi e piccoli renne davvero bellissime! Una volta alla settimana è anche possibile nutrirle con del muschio islandese e dei cereali, attività che fa impazzire i bambini!
Il tè in gravidanza, quanto berne e quale preferire
Mercoledì, 02 Ottobre 2019 12:35Tra i “do” e i “don’t” in gravidanza, scommettiamo che avete perso il conto. Da subito il ginecologo ci mette in guardia dalla carne cruda, dalla verdura non pulita, dal fumo, dai prodotti troppo aggressivi come le tinte per capelli non naturali… E poi dalla caffeina. Come sappiamo, in gravidanza il caffè è (quasi) off-limits. La quantità da non superare dovrebbe essere di 200 mg al giorno, ma sarebbe opportuno evitarlo del tutto.
Non si parla però quasi mai del tè. Il tè contiene teina, che è come la caffeina. Ecco perché dovremmo stare attente anche al tè in gravidanza. Come ogni cosa che assumiamo, quindi, facciamo attenzione! Ed ecco qualche regola per non incorrere in alcun pericolo.
Il tè in gravidanza, quanto berne e quale preferire: perché è bene evitare il tè nero e il tè oolong, preferendo quelli di frutta
Innanzitutto, è bene fare una precisazione: esistono i tè alle erbe, quelli alla frutta e i tè “normali”. Tra quelli “normali” possiamo trovare il tè nero, il tè verde e il tè oolong. Si tratta della classica bevanda che deriva dalle foglie della pianta del tè ed è proprio questa che contiene teina. Di conseguenza, il consumo di tè “normale” dovrebbe rientrare nei 200 mg al giorno consigliati.
La quantità di teine varia in base a molti fattori. Innanzitutto, il tempo di ossidazione delle foglie durante la produzione del tè (ovvero la fermentazione delle foglie); il tempo di infusione; la dimensione delle foglie; il tipo di fogli utilizzate.
Il tè nero, suppergiù, contiene dai 40 ai 75 mg di teina per tazza. È quello che troviamo nell’Earl Gray e nell’English Breakfast, ed è quello con il più alto contenuto di teina perché tra i più fermentati. Detto questo, contiene anche molti antiossidanti, utili alla circolazione e alla lotta all’ossidazione. Ma questi antiossidanti li si trova anche in altri tè e bevande.
Il tè oolong ne contiene 50-75 per tazza. Il tè verde, invece, contiene dai 15 ai 60 mg di teina per tazza ed è dunque più “leggero” e consigliato in gravidanza.
Come dicevamo esistono anche i tè alle erbe, ovvero “tè” che non sono esattamente “tè”, ma bevande a base di altre erbe, ma anche questi, pur contenendo meno teina, non sono consigliati in gravidanza, poiché ogni erba può avere effetti indesiderati differenti.
Cosa bere, allora, al posto del caffè e del tè con teina? I tè alla frutta. I tè alla frutta, come quelli alle erbe, non sono propriamente “tè”, ma bevande a base di frutta. Non contengono assolutamente teina e per questo sono i più consigliati in gravidanza. Anche perché, oltre ad essere caffeine-free, hanno anche molti altri benefici.
Ad esempio, il tè allo zenzero riduce la nausea mattutina e la sensazione di vomito.
Quello di limone (non il tè nero aromatizzato al limone!) riduce l’irritabilità, previene l’insonnia e riduce l’ansia.
Il tè ai frutti rossi, invece, è ricchissimo di ferro, riduce i dolori delle contrazioni, aiuta a tenere sotto controllo la sensazione di nausea e stimola la produzione di latte.
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
8 idee di giochi Montessori per bambini di 3 anni
Martedì, 01 Ottobre 2019 09:34Se siete alla ricerca di giocattoli e attività montessoriani per bambini di tre anni, che sia per i vostri figli o per un regalo (un regalo montessoriano è sempre gradito e utile, oltre che divertente e bello da vedere!), ecco una carrellata di idee di giochi Montessori perfetti per bambini a partire 36 mesi di età.
8 idee di giochi Montessori per bambini di 3 anni: quali giocattoli montessoriani regalare ai bambini a partire dai 36 mesi
Il calendario didattico
Il calendario didattico in legno di Legnoland (costa 16 euro e lo troviamo qui) è davvero bellissimo, ricco di stimoli, divertente ed educativo: si tratta di una tavola contenente il calendario, le stagioni, i giorni della settimana, l’ora… I bambini prendono confidenza con la tavola e giocando imparano così il senso del tempo che scorre e il cambiamento delle stagioni.
Siamo fatti così
Il gioco “Siamo fatti così” di Headu (19 euro, da comprare qui) è il primo gioco montessoriano sul corpo umano, per imparare le parti del corpo, le emozioni e tutto ciò che c’è da sapere sulla nostra fisicità.
La tombola tattile dei numeri
Sempre da Headu ecco la tombola tattile dei numeri, che come l’alfabeto tattile di Maria Montessori propone i numeri attraverso un “mercatino” per impararli piano piano giocando.
Il puzzle in legno
Divertente e carinissimo, il puzzle in legno di Tonze (15 euro) permette ai bambini di vestire i piccoli orsetti, imparando a usare le mani in maniera coordinata, di riconoscere visivamente gli elementi e di “vestire” gli orsi in base all’occasione e all’emozione.
Il cofanetto con gli animali
Da L’ippocampo Ragazzi ecco “Il mio cofanetto Montessori degli animali” (16 euro, qui), un cofanetto contenente 57 carte classificate e illustrate benissimo per scoprire gli animali dei diversi continenti della Terra.
La pesca magnetica
Ricordate quel giochino che andava moltissimo negli anni Novanta, con i pesciolini che dovevano abboccare? Ecco qui una versione montessoriana in legno, divertente ed educativa perché permette di allenare la manualità fine, la coordinazione e la precisione. Oltre alla lenza magnetica, i bambini possono giocare con le pinze e le palline di legno, in maniera super montessoriana.
La tavola delle allacciature
Super montessoriana è la tavola delle allacciature, con zip, lacci, lucchetti, maniglie… Un gioco stimolante che diventa importante per il raggiungimento dell’indipendenza.
La lavagnetta magnetica
Un giocattolo che piace moltissimo ai bambini è la lavagnetta magnetica, che permette di creare disegni appiccicando gli elementi proposti, da completare con i disegni a gesso sulla lavagna.
Come riconoscere le contrazioni in gravidanza
Lunedì, 30 Settembre 2019 13:02Le contrazioni in gravidanza sono delle contrazioni involontarie dell’utero che si manifestano durante la gestazione, soprattutto verso la fine e che possono indicare il travaglio.
I muscoli dell’utero sono muscoli cosiddetti lisci, e come il cuore sono dunque involontari. Possono verificarsi durante tutta la gravidanza, ma con diversa intensità e soprattutto con diverso motivo. Ecco perché è importante saperle riconoscerle.
Come riconoscere le contrazioni in gravidanza: quali sono le contrazioni durante i mesi di gravidanza e come riconoscerle
Le contrazioni in gravidanza possono essere svariate, e possono comparire in tutte le epoche della gestazione, con intensità diversa. Quelle finali, ovvero quelle che portano al travaglio, sono decisamente le più forti, e anticipano la fase espulsiva del parto.
Ma essendo presenti in tutta la gravidanza, è bene riconoscerle, anche per non scambiarle per altri problemi. Le contrazioni, infatti, si presentano come spasmi e tensioni del ventre che durano pochi secondi e scompaiono. Non sono da confondere con i dolori più forti, lunghi e sordi, fissi e prolungati nel tempo: in quel caso potrebbe trattarsi di altre patologie ed è necessario un consulto del proprio medico.
Per quanto riguarda le vere e proprie contrazioni uterine, nei primi mesi di gestazione possono verificarsi delle contrazioni fisiologiche, nel momento in cui l’utero si contrae. Capita soprattutto quando sarebbe dovuto comparire il ciclo, ma solitamente sono deboli, anche se percepibilissime dalla donna.
Via via che l’utero si modifica e si ingrossa, nel secondo trimestre, queste contrazioni potrebbero tornare. Sempre leggere, possono indicare proprio l’utero che si muove, il bambino che si gira, oppure essere conseguenza della stanchezza della mamma. Anche una carenza di magnesio e lo stress potrebbero incidere, ed è per questo che i ginecologhi potrebbero prescrivere alla gestante dei sali minerali e del magnesio, per evitare proprio le contrazioni dell’utero.
Avvicinandosi al parto, invece, ecco invece le contrazioni di Braxton-Higgs, che prendono il nome dal medico che per primo le individuò nel 1872. In questo caso l’utero si sta già preparando al parto e queste contrazioni sono esattamente di preparazione. Attraverso esse, infatti, la cervice uterina si modifica e si dilata, per favorire il cammino del bambino verso il canale del parto. Possono durare a lungo, ma sono sporadiche, ovvero non frequenti e non regolari. Possono scomparire da sole, oppure con un aiuto dall’esterno, come un bagno caldo rilassante.
Essendo ancora irregolari, non è ancora il momento di recarsi in ospedale. Quando le contrazioni si fanno invece regolari, a quel punto possiamo prepararci ad andare. Associata alle contrazioni regolari potrebbe poi avvenire la perdita del tappo mucoso che “chiude” il collo dell’utero, con una perdita spessa e biancastra. Insieme a questa perdita, molte donne trovano sulle mutandine anche delle striature rosate di sangue: in questo caso è indicazione che le contrazioni stanno lavorando sulla cervice, che si sta via via dilatando.
Nel momento in cui assistiamo alla perdita del tappo mucoso, alle striature rosa e soprattutto alla regolarizzazione delle contrazioni, è il momento di recarci in ospedale. Queste contrazioni, rispetto alle altre, saranno molto dolorose, durature e regolari. Durano circa 30-50 secondi e avvengono a 10-15 minuti di intervallo tra loro. Via via si faranno più intense e regolari, e nel momento in cui compariranno 2 o 3 contrazioni nel giro di 10 minuti per almeno un’ora, sarà il momento di avviarsi all’ospedale (non in modo burrascoso!).
Le riconosceremo, dunque, perché non scompariranno, ma aumenteranno con regolarità e avranno pause sempre più brevi. Mentre attendiamo questa regolarità, le ostetriche e i medici consigliano di fare una doccia calda rilassante.
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
Crema seno Clemulina, il trattamento perfetto per l’allattamento
Lunedì, 30 Settembre 2019 07:52L’allattamento al seno è quanto di più naturale e benefico esista, a livello nutritivo e a livello di attaccamento e di legame tra mamma e bambino. Detto questo, molte mamme provano determinati fastidi, soprattutto nei primi periodi, che se non trattati possono diventare problemi più seri.
La cura del seno durante l’allattamento deve essere quindi mirata e naturale e non va sottovalutata: il primo consiglio è quello di chiedere il parere della propria ostetrica specializzata sull’allattamento; il secondo è scegliere prodotti seri e affidabili, che ci possano venire in aiuto in maniera delicata ma efficace.
L’applicazione di una crema specifica per il seno quotidianamente è quindi altamente consigliata, soprattutto nei periodi più stressanti per il capezzolo. Un esempio è Clemulina, la crema seno di Fiocchi di Riso ricca di olii naturali e aloe vera, con azione preventiva, lenitiva e rigenerante.
Crema seno Clemulina: da Fiocchi di Riso il trattamento per il seno ideale durante l’allattamento naturale
Tra i disturbi più frequenti quando si allatta al seno ci sono le ragadi e le screpolature, a cui il seno, una parte così delicata del nostro corpo, è particolarmente soggetto. Non mancano però nemmeno gli stati di irritazione e secchezza, normali quando il capezzolo viene stimolato con frequenza nei periodi di allattamento. Per questo motivo prevenire e curare è importante, per dare al nostro seno la massima cura e per far sì che prima di tutto mantenga il suo stato naturale di salute.
Il primo strumento per prevenire e curare questi fastidi ce lo fornisce direttamente il nostro corpo: quando allattiamo, infatti, un gesto quotidiano che dobbiamo eseguire è massaggiare delicatamente i capezzoli e le areole con una goccia di latte materno al termine della poppata. Le proprietà naturali del latte materno andranno infatti ad idratare e lenire la zona interessata. Dopodiché possiamo passare ad una crema specifica, per prevenire e curare le ragadi, che si presentano come microtaglietti dovuti allo sfregamento del palato del bambino con la cute del capezzolo.
Crema Seno Clemulina di Fiocchi di Riso è un preparato originale a base di Omega3, 6 e 9 pensato per elasticizzare, idratare e rinforzare le zone più sensibili del seno. La sua formulazione è pensata per avere un’azione preventiva e coadiuvante in caso di ragadi e screpolature dovute all’allattamento, idratando al contempo capezzoli e areole e restituendo alla pelle il suo stato naturale di salute. Clemulina di Fiocchi di Riso viene inoltre testata proprio per il suo utilizzo su areola mammaria.
Per questo Clemulina diviene un alleato primario per le mamme, che possono cominciare ad utilizzarla già nei mesi precedenti il parto (a partire dal 7° mese di gravidanza), per elasticizzare e preparare al meglio seno e capezzolo offrendo una protezione aggiuntiva.
Clemulina è utile non solo per prevenire, ma soprattutto per lenire: i suoi ingredienti (colostro bovino, olio di emu e lanolina) accelerano il processo naturale di rigenerazione cutanea e aiutano a mantenere la protezione formando una leggera barriera lipidica che limita la secchezza locale.
E poi, rigenerando la cute in maniera naturale e delicata, Clemulina diventa comunque un ottimo e utile preparato da avere in casa, non solo per il seno. Anche i nostri bambini possono beneficiarne, in ogni situazione di secchezza, irritazione o stress della pelle, come in caso di guance arrossate, labbra screpolate, mani secche… Basta applicare uno strato di Clemulina e lasciare che agisca grazie alle sue proprietà lenitive, idratanti e protettive.
I laboratori di Hervé Tullet
Venerdì, 27 Settembre 2019 13:59Hervé Tullet è un artista francese poliedrico che ha rivolto la sua attenzione alla creatività dei bambini. Sono più di ottanta i libri usciti dalla sua matita e dai suoi colori, ma ciò su cui poniamo oggi l’attenzione sono i laboratori di Hervé Tullet: l’artista li tiene in tutto il mondo, e qualche anno fa ha deciso di raccoglierli in un favoloso libro, utile tanto ai genitori che vogliono proporre attività artistiche ai bambini sia agli insegnanti che amano, in classe, lasciare che gli alunni sperimentino la loro creatività in maniera costruttiva, libera, cooperativa e scambievole.
Già, perché una delle caratteristiche principali dei suoi laboratori è proprio la creazione collettiva, nella quale la creatività è vista come un gioco e come un mezzo, e non come un fine. Anche se, diciamolo, alla fine anche il risultato è bellissimo!
I laboratori di Hervé Tullet: i laboratori creativi dell’artista francese raccolti in un libro de L’Ippocampo
Il libro a cui facciamo riferimento è "La fabbrica dei colori: i laboratori di Hervé Tullet". È stato pubblicato da L’Ippocampo Edizioni ed è un grande libro coloratissimo che profuma di carta. In una veloce introduzione Hervé Tullet spiega la filosofia dietro ai suoi laboratori, che propone da tanti anni ai bambini di tutto il mondo: non vuole imporre l’”esercizio del bel disegno”, ma piuttosto lasciare ai bambini l’istinto dell’atto creativo, incanalando la loro immaginazione.
Dopodiché l’artista dà ai lettori qualche consiglio, per la preparazione dei materiali (sempre molto semplici e anche di riciclo!), lo spazio, la musica e i partecipanti. Come dicevamo sono laboratori che si possono fare a casa, a scuola, all’aperto: ce ne sono di tutti i tipi e tutti possono essere declinati in base al numero di partecipanti e allo spazio che si ha a disposizione.
Ed ecco che partono i laboratori: ce ne sono undici e sono tutti davvero belli, coinvolgenti e variegati.
Ognuno è spiegato molto bene: ci sono le parole da dire ai bambini (per guidarli ma anche per incoraggiarli!), il materiale da utilizzare, lo spazio necessario… Alcuni sono più d’osservazione, altri d’azione, ma tutti coinvolgono la creatività e il movimento.
Alcuni, poi, sono più collaborativi di altri. Ad esempio, nel laboratorio “Chi è il più veloce?” i bambini dovranno disegnare su un foglio che verrà passato velocemente al vicino di banco, improvvisando, usando scorciatoie visive dovute alla velocità, e il compito dell’educatore, in questo caso, è portare i bambini verso un lavoro collettivo che, alla fine, dà risultati inaspettati bellissimi e riflessivi.
Lo scambio di posto è previsto anche in altri laboratori, come nel gioco del ritratto, che rispetto ai classici “ritratti” è qualcosa di completamente nuovo: non si tratta di realizzare un ritratto grafico di una persona scelta, ma un ritratto “emotivo”, descrittivo, e il risultato sono disegni astratti deliziosi, che parlano per immagini.
Il tutto è condito da fotografie ed esempi che chiariscono ancora di più lo svolgimento e il risultato (un risultato, naturalmente, indicativo, dal momento che tutto varia in base ai partecipanti!).
Alla fine ciò che si nota è che tutti i laboratori di Hervé Tullet sono pensati dall’artista per stimolare la creatività e la fantasia dei bambini in maniera nuova, naturale e rispettosa della loro individualità. Sfruttando la velocità, l’istinto e la confusione (solo apparente!), Tullet non impone ai bambini disegni prestabiliti o risultati da raggiungere, ma suggerisce il percorso lasciando che di fatto il contenuto sia scelto sempre dai bambini.
E ad essere coinvolta non è solo la mano, come nella maggior parte dei laboratori creativi. Qui l’immaginazione, il movimento, lo scambio, la velocità e l’emotività sono strumenti al pari della mano che disegna!
7 ricette di tofu in inverno
Giovedì, 26 Settembre 2019 14:27Il tofu, o formaggio di soia, è un alimento sempre più utilizzato anche nella cucina italiana, anche se deriva dalla tradizione orientale. Ricco di proteine, è ideale per sostituire la carne, oppure semplicemente come formaggio. La sua consistenza, tuttavia, lo rende molto versatile e possiamo sperimentarlo in moltissime ricette.
Ecco quindi delle ricette con tofu da provare in inverno, calde e coccolose, deliziose e non troppo pesanti.
7 ricette di tofu in inverno: come utilizzare in inverno il formaggio di soia nei nostri piatti
La classica zuppa di miso con tofu
Tagliamo una cipolla e una carota a pezzetti piccolissimi, quindi laviamo e strizziamo un foglio di alga wakame e mettiamo tutto in una pentola a rosolare con un filo di olio. Dopo pochi minuti copriamo con un litro di acqua bollente e aggiungiamo tre cucchiaini di miso in polvere. Lasciamo cuocere per altri dieci minuti e nel frattempo tagliamo 100 grammi di tofu a cubetti. Versiamoli nella zuppa e serviamo calda.
Pasta con pomodorini e tofu
Prepariamo dei pomodorini confit disponendoli su un teglia coperta con carta da forno tagliati a metà, spolverandoli con sale, pepe e aromi e versando un filo di olio. Mettiamo in forno e cuociamo per un’ora e mezza a 150 gradi, fino a quando non doreranno un pochino. Nel frattempo cuociamo la pasta integrale, frulliamo 150 grammi di tofu al naturale con 10 grammi di yogurt di soia, un cucchiaio di olio e un pizzico di sale. Una volta cotta la pasta, condiamola con la crema di tofu e i pomodorini.
Pane tostato con tofu e olive taggiasche
Prepariamo della crema di tofu frullando del tofu con dell’erba cipollina, un po’ di olio di sesamo e un pizzico di sale, quindi tostiamo delle fette di pane integrale. Spalmiamo la crema di tofu sul pane e completiamo con delle olive taggiasche sgocciolate.
Burger di tofu e verdure
Tagliamo a pezzetti una carota pulita e un cipollotto, quindi facciamoli saltare in padella con un filo di olio per qualche minuto. In una ciotola sbricioliamo due panetti di tofu e aggiungiamo delle spezie a piacimento (a me piace molto il curry di Madras, un cucchiaino). Amalgamiamo bene e aggiungiamo il tutto alle verdure saltate in padella. Togliamo dal fuoco dopo cinque minuti a fuoco basse e frulliamo tutto in un mixer aggiungendo del pan grattato per ottenere una consistenza comoda per formare delle palline. Inforniamo per un quarto d’ora circa a 180 gradi rigirando a metà cottura.
Tofu in padella con radicchio rosso
Buttiamo in una padella antiaderente con un filo d’olio 300 grammi di tofu a cubetti, quindi laviamo e tagliamo a strisce un radicchio rosso e aggiungiamolo subito in padella. Lasciamo appassire e verso fine cottura aggiungiamo un filo di salsa di soia, lasciando insaporire per due minuti a fiamma più alta.
Tofu al pomodoro
Semplicemente, cuociamo 200 grammi di tofu a pezzetti in una padella con un filo d’olio e aggiungiamo un barattolo di passata di pomodoro bio. Lasciamo cuocere insaporendo con delle spezie, quindi serviamo su del riso basmati bianco.
Spiedini di tofu
Al posto dei classici spiedini di carne, questi di tofu sono deliziosi. Prendiamo degli stuzzicadenti lunghi e infilziamo del tofu a cubetti alternandolo con delle rondelle di zucchine, dei peperoni, delle olive… Insomma, gli ingredienti che più amiamo. Cuociamo quindi su una griglia girando di tanto in tanto i lati.
Pets 2, in arrivo in home video dal 9 ottobre!
Giovedì, 26 Settembre 2019 08:18Scaldate il lettore dvd o il blu-ray: se avete amato “Pets 2” al cinema, non potrete non comprare il DVD! E se l’avete perso, be’, quale occasione migliore per una serata cinema in famiglia con uno dei film d’animazione più divertenti dell’anno?
Il cartone animato digitale dedicato alla vita dei nostri animali arriva il 9 ottobre in DVD, Blu-Ray, 4K ultra HD e digital HD.
Pets 2, in arrivo in home video dal 9 ottobre: con Universal Pictures Home Entertainment Italia il dvd e il blue-ray del cartone animato amatissimo dai bambini
Dopo il successo di Pets, “Pets 2 - vita da animali” torna a fare divertire ed emozionare raccontando in maniera spassosissima la vita dei nostri amici animali domestici, svelando cosa facciano quando noi padroni non siamo in casa. Protagonista è il cagnolino Max (doppiato da Alessandro Cattelan), che affronta i cambiamenti della sua vita dopo il matrimonio di Katie e dopo l’arrivo di Liam, il bimbo di casa. Accanto a lui troviamo Gidget (doppiata da Laura Chiatti), la gatta Chloe (Selvaggia Quattrini), Nervosetto (Francesco Mandelli), Marghi (Domitilla D’Amico) e tantissimi altri animali domestici coraggiosi, unici e divertentissimi.
“Pets 2” parla quindi di amicizia, di coraggio, di differenze, di vita… E anche per questo è così amato dai bambini, che saranno contenti di sapere che nel nuovo DVD in uscita il 9 ottobre (disponibile in DVD, Blu-Ray, 4K ultra HD e digital HD) potranno accedere a dei contenuti speciali: oltre al film, infatti, troveranno 80 minuti di filmati inediti e di contenuti unici e interattivi, super curiosi e coinvolgenti, con scene eliminate e moltissimo altro.
All’interno troveranno quindi due Mini-Movie (“Minion Scout”, con i divertentissimi aiutanti del male, i Minion, e “Super Gidget”, con l’amata pomerania), il making-of dei mini-movie per scoprire come nasce un cartone animato, le scene eliminate, il making-of del film principale, un video per imparate a disegnare Max, Nervosetto e Chloe insieme all’Head of Story Eric Favela, un fumetto interattivo di Capitan Nervosetto… Insomma, c’è l’imbarazzo della scelta.
Il film sarà disponibile anche in 4K Ultra HD, in una confezione doppia che include il 4K Ultra HD Blu-ray e il Blu-ray (e che comprende gli stessi contenuti extra della versione Blu-ray, tutti nella straordinaria risoluzione 4K).
“Pets 2” è davvero il film perfetto per la famiglia: fa ridere, fa riflettere, diverte, coinvolge… E parla, soprattutto, dei nostri amici animali, parte integrante della famiglia. Preparate coperte e pop-corn: l’autunno si fa divertentissimo con questo DVD che non può mancare nella nostra libreria!
MyEdu a Didacta 2019, un incontro per tutti gli insegnanti
Mercoledì, 25 Settembre 2019 07:53Conoscete Didacta? È la fiera italiana dedicata all’insegnamento e all’educazione, e quest’anno si svolgerà dal 9 all’11 ottobre a Firenze, a Fortezza da Basso, dalle 9 alle 18.30, con seminari, workshop e momenti di incontro organizzati dalle imprese appartenenti al mondo della scuola.
Si tratta della terza edizione della fiera ed è un’occasione unica per vedere dal vivo tutte le innovazioni, per fare formazione e per informarsi sulle nuove proposte per la scuola del futuro. Una scuola che naturalmente integrerà sempre di più gli strumenti digitali: per questo MyEdu sarà presente (al Padiglione Spadolini, nello Stand 67), proponendo a tutti gli interessati le proprie attività, oltre che tenendo un workshop aperto a tutti gli insegnanti della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado per capire a fondo i vantaggi e le possibilità che la didattica digitale offre all’interno della classe.
MyEdu a Didacta 2019, un incontro per tutti gli insegnanti: a Firenze MyEdu presenta i vantaggi della didattica digitale a scuola
“MyEdu Plus, didattica oltre i confini della classe”: si intitola così l’incontro che MyEdu ha pensato per tutti gli insegnanti della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado che vogliano scoprire i vantaggi offerti dall’utilizzo della didattica digitale nella propria classe. “Oltre i confini della classe”, appunto: il futuro sta proprio qui, nell’ampliamento degli orizzonti, e MyEdu, leader della didattica digitale per famiglie e scuole, propone strumenti adeguati, efficaci e sicuri, per rendere l’insegnamento ancora più interattivo e immersivo.
Durante l’incontro di 50 minuti che si terrà venerdì 11 ottobre alle 15, tenuto da Benedetta Negri, MyEdu metterà a disposizione dei docenti che parteciperanno al workshop una serie di esercizi digitali realizzati dall’editore per supportare le lezioni in classe, vedendo così in prima persona il potenziale della didattica rinnovata a livello digitale.
“My Edu Plus, didattica oltre i confini della classe” diventerà così momento ideale per conoscere direttamente la piattaforma di apprendimento digitale, conoscendo allo stesso tempo le potenzialità di MyEdu, strumento che diviene per gli insegnanti non solo elemento didattico ma anche occasione di scambio e confronto, nel quale l’intervento creativo individuale si inserisce in un bacino molto più ampio (potenzialmente infinito) nel quale trovare risorse didattiche, attività interattive, esercizi e nuove chiavi di lettura per arricchire le proprie lezioni in classe.
Il workshop diventerà così un momento di scambio tra MyEdu e gli insegnanti partecipanti, sperimentando concretamente i vantaggi di una didattica pratica digitale efficace e cucita su misura di ogni alunno e ogni classe.
Per partecipare al workshop di MyEdu a Didacta 2019 è necessario iscriversi. A questo link troverete le istruzioni per iscrivervi. Ma affrettatevi: sono solo 120 i posti disponibili!
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