Gli ultimi anni sembrano segnati dalla tendenza a etichettare bambini vivaci, un pochino più "difficili" da gestire,, attivi e forti come iperattivi, arroganti, maleducati. Spesso le diagnosi sono affrettate, basate su criteri generici forse troppo leggeri. E molte volte, quindi, rischiamo di confondere la forza dei nostri bambini con tendenze troppo negative.
Il vostro bambino non è "difficile", ma fortissimo: come utilizzare gentilezza e rispetto per indirizzare la spavalderia dei figli nella maniera corretta
Per capire quanto perversa sia la nostra percezione, proviamo solo a pensare come vengano definite le stesse qualità quando una persona è bambina e quando è adulta. Se un adulto è determinato, il bambino è testardo; se un adulto è incisivo, il bambino è spavaldo; se un adulto è autoritario, il bambino è prepotente.
Certo, l'educazione sta sempre al primo posto, ma siamo sicuri di non esagerare? Queste caratteristiche dei bambini "difficili" sono certamente qualità che da grandi li renderanno persone di successo, professionalmente e personalmente! Basta solo indirizzare il tutto con la giusta modalità.
La giusta modalità, però, non è quella solita che ormai si tende ad utilizzare, e cioè forzare l'obbedienza, spegnere il loro spirito troppo vivace e soffocare le loro idee.
Non neghiamo che possa essere difficile vivere con bambini troppo vivaci o sicuri di sé. Di che bambini parliamo? Di quelli super creativi e intelligenti, appassionati di ciò che fanno, concentrati sugli obiettivi, curiosi e pieni di perché, precisini; di quelli che imparano facendo e sperimentando, che urlano per farsi ascoltare, che non amano i cambiamenti, che sono davvero sensibili e che sono super indipendenti.
Non fatevi intimidire, e non pensate che siano strani o difficili. E non provate nemmeno a cambiarli!
Voi genitori dovete trovare il giusto equilibrio tra il mettere regole e lasciare il vostro bambino libero di diventare chi è realmente.
Siate calmi, presenti, incoraggianti, anche quando di mezzo ci sono regole e limiti. Siate un esempio per loro: i bambini così forti e indipendenti tendono a identificarsi con i genitori, a studiarli e a imitarli, quindi cercate di essere sempre comprensivi e decisi nelle vostre scelte, anche quando lo educate.
Questa tendenza a studiare i genitori e le figure autoritarie spesso potrebbe portare ad un atteggiamento di sfida dei bambini nei vostri confronti. È normale: stanno testando i limiti, i confini, quindi non prendete il momento come se fosse un'occasione per esercitare il vostro potere, ma rispondete piuttosto con gentilezza e rispetto, con dialogo e confronto.
Non dovete vedere la loro prepotenza o il loro essere spavaldi come una sfida personale a voi genitori, o come un insulto, come maleducazione fine a se stessa. Prendetela come occasione di crescita. Ascoltate più in profondità quello che vi stanno dicendo, leggete dietro alle righe e distaccatevi un attimo dalla vostra visione: pensate sempre che i bimbi hanno un loro mondo, un loro ragionamento e una loro idea, e piuttosto che ammazzarla ragionate insieme a loro su come vogliono comportarsi, su qual è il problema, su qual è il comportamento adatto.
Ma sopratutto evitate sempre le punizioni: attraverso la punizione il bambino percepisce una "responsabilità" molto più grande di ciò che è realmente. Sente di essere sbagliato, piuttosto che avere sbagliato. E così si innesta una catena di comportamenti a cui è difficile porre un freno. Anche qui allora il ragionamento è sempre la chiave! La prossima volta vi fiderete di lui, finché la lezione non sarà assimilata e finché lui non avrà trovato il modo di far funzionare le cose non tanto secondo precetti definiti, ma secondo la sua personalità e il suo essere.
Il segreto alla fine è una famiglia che coopera, che rispetta ogni individuo, che ascolta l'altro, grande o piccolo che sia, senza avere la presunzione di pensare che qualcuno sia più intelligente di altri, più legittimato al potere o più degno di rispetto!