I nordici hanno tutti questi nomi strani eppure carinissimi, che ad ascoltarli creano in noi un senso esotico di confortevolezza. “Hygge” è certamente una di queste parole: ve lo avevamo già spiegato, si tratta della filosofia danese dello stare bene in famiglia, che si fonda sulla consapevolezza della sacralità del tempo passato insieme. “Hygge” indica letteralmente (anche se è abbastanza intraducibile) qualcosa di confortevole e accogliente. Ma come fare per renderlo parte concreta delle nostre giornate?
Le regole per una vita Hygge: come creare una famiglia davvero felice partendo dal concetto di confortevolezza danese
Confortevolezza, atmosfera accogliente, semplicità, coccolosità, sicurezza, familiarità, incanto, piacere nelle cose semplici, compagnia: non possiamo certo trovare un solo aggettivo per tradurre l’”Hygge”; ma in qualche modo possiamo comunque ricrearlo a casa, con poche e bellissime regole.
A livello architettonico, ci sono vari trucchi per rendere la nostra casa Hygge. Ad esempio, scegliere delle luci basse e molte candele, in modo da ammorbidire gli spigoli visivamente e metaforicamente.
Scegliamo poi tessuti morbidi, accoccolanti, e riempiamo divani e letti con coperte e cuscini che facciano venire voglia di tuffarcisi in mezzo.
Apriamo la nostra casa agli amici: cene intime (con le nostre solite luci soffuse e caldissime), piatti confortevoli, gustosi e leggeri, chiacchiere, abbracci, familiarità… Un’abitudine che fa davvero benissimo al cuore, che renderà la nostra famiglia un luogo sicuro e accogliente. Un luogo Hygge.
Altra buona (anzi, buonissima) abitudine, è spegnere la tecnologia per concentrarci sull’analogico: spegniamo la tivù, silenziamo il telefonino e leggiamo un bel libro con una bella tazza di tisana fumante (o di cioccolata!). Giochiamo insieme, su un tappeto morbido. Stiamo semplicemente insieme, a tavola o sul divano. Ma concentriamoci sulla vita vera.
In estate, passiamo più tempo nella natura. Ma soprattutto, in inverno non dimentichiamola: portiamo in casa quante più piante possibile: oltre a purificare l’aria, daranno un tocco accogliente e faranno compagnia.
E poi non dimentichiamoci di tutte quelle attività che per loro natura sono “cozy”, e quindi “hygge”: sferruzzare (o fare del finger knitting con i bambini), leggere, bere le nostre bevande calde del cuore, farsi le coccole, prepararsi un bagno caldo con le candele, coccolare i nostri animali, preparare insieme i biscotti, mangiare una zuppa calda seduti alla tavola imbandita (e come sempre impreziosita con delle candele!), ascoltare la musica di vecchi vinili, arrivare a casa presto dal lavoro per stare in famiglia, girare in casa a piedi nudi con solo delle calze di lana caldissime…
Come avrete capito non serve molto. Serve solo concedersi tutti quei dettagli che rendono le nostre giornate più confortevoli e accoglienti, scegliendo le cose semplici che ci fanno stare davvero, davvero bene. Per sentirci bene, e per fare sentire bene la nostra famiglia.
Giulia Mandrino
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