Non è un caso se depressione e svogliatezza siano dilaganti negli ultimi anni. Il mondo va velocissimo, i cambiamenti sono enormi, ma soprattutto la vita è sempre più soggettiva ed egoista. Si pensa al proprio orticello, senza curarsi di quello degli altri.
Ma, sapete? Riscoprire il valore dell’altro, del suo sentimento, dell’immedesimarsi con le sue gioie e i suoi dolori è la soluzione migliore. Insomma: l’empatia guarirà il mondo!
E non è una frase senza fondamento: ormai è noto che la Danimarca è (secondo vari studi) “il paese più felice al mondo”. E sapete cosa insegnano fin da bambini, ufficialmente a scuola dedicandoci addirittura un’ora a settimana? Già, proprio l’empatia.
Insegnare l’empatia a scuola, per bambini felici e adulti ancor più gioiosi: la scuola in Daminarca dove si insegna l'empatia
In Danimarca tutti i bambini dedicano un’ora della loro settimana scolastica “alla classe”. Sì, proprio alla classe, intesa come il gruppo di studenti. La Klassen Tid è obbligatoria dai 6 ai 16 anni (per tutta la durata della scuola dell’obbligo, praticamente) e consiste in un momento di condivisione totale tra i bambini.
Ognuno parla dei problemi, propri o della classe, pensa a come risolvere questi problemi, condivide, si confronta, ascolta gli altri. E, alla fine, ciò che emerge è l’assoluto rispetto degli altri e delle loro opinioni, delle loro situazioni e delle loro capacità. Ognuno dà il proprio contributo, cercando di trovare una soluzione, proponendo scenari e analizzando tutti i punti di vista.
Il tutto in un’atmosfera assolutamente familiare, intima, di agio: i bambini (e gli insegnanti; anche loro partecipano beneficiando della Klassen Tid!) mangiano infatti una torta fatta con le loro mani , sedendosi per terra (o comunque in posizioni di relax).
Oltre al rispetto, comunque, l’insegnamento alla base della Klassen Tid sono la resilienza (la capacità di affrontare le situazioni), il problem solving e, soprattutto, l’empatia.
Questo valore, ultimamente snobbato e messo da parte a favore di egoismo e spirito di auto-conservazione, è di fatto alla base della felicità che contraddistingue il popolo danese, riconosciuto, come dicevamo, come il “più felice al mondo”.
Essere empatici significa sapersi immedesimare nell’altro, soffrire con lui e gioire con lui, capendo che ognuno ha veri sentimenti e vere aspirazioni, veri problemi e vere risorse. Insomma, vuol dire sapere che l’altro è una Persona con la P maiuscola. Significa sentirlo.
Ecco, i danesi lo sanno, e sanno anche che l’empatia non è un qualcosa di insito nell’essere umano alla sua nascita. Non è che “o ce l’hai o non ce l’hai”! No: l’empatia la si può imparare, venendo educati pian piano ad essa. Ecco lo scopo della Klassen Tid: educare i piccoli essere umani a diventare adulti empatici.
Adulti empatici che, a quanto pare, sapranno creare una società felice, tranquilla e ben strutturata: in Danimarca il sistema scolastico è ottimo, i redditi pro capite molto più alti rispetto al resto d’Europa, il welfare è davvero ben congegnato (la sanità ha pochissime pecche), e, fondamentalmente, la società è davvero egualitaria.
E allora capiamo che sì, l’empatia può essere (e deve essere) intesa come una vera e propria materia di studio, una skill da esercitare per arrivare ad essere persone davvero, davvero empatiche, sensibili, attente all’altro. In modo da scansare depressione ed egoismo a favore di felicità e cameratismo!