Ed ecco il racconto di un'altra mamma del mondo! Rita, un donna italiana che ci racconta la sua bellissima storia con le sue due figlie brasiliane.
Sono la mamma di Jessica e di Beatriz incontrate nel mio cuore nel 1999, quando avevano solo 7 anni e mezzo e 5 anni, ma con già tanta sofferenza nei loro occhi.
Le abbiamo incontrate in Brasile, a Sorocaba, il 2 dicembre, in una giornata di estate. Il ricordo del loro primo abbraccio rimarrà indelebile nella mia mente e va a cancellare la delusione avuta nell'apprendere che non eravamo idonei ad adottare un bimbo straniero con le sue difficoltà e specificità secondo il Tribunale dei Minori di Milano.
Siamo andati avanti facendo ricorso, sicuri che il nostro cuore non mentiva. A metà novembre del 1999, l 'Aibi, l'associazione alla quale ci eravamo rivolti e che ci aveva preparato ad affrontare l'incontro con dei bimbi "soli", ci avvisò che entro il 1 dicembre si doveva partire per il Brasile dove ci aspettavano due sorelline.
Il poco tempo a disposizione per l'organizzazione non ci diede il tempo per avere paura. E partimmo con le valigie colme di vestitini estivi, giochi e colori per le bimbe e tanto desiderio di iniziare una nuova storia. Rimanemmo in Brasile per 48 giorni nei quali iniziammo ad annusarci, a tastarci, a conoscerci ad entrarci nei rispettivi cuori.
Arrivammo in Italia il 18 gennaio del 2000, dopo aver festeggiato l'inizio del nuovo millennio in una "fazenda brasileira" immersa in una vegetazione rigogliosa. Ho goduto della "maternità" , perché comunque si tratta di questo, obbligatoria e facoltativa.
Ho seguito passo passo il crescere delle mie bimbe con tante difficoltà, ma anche con immense gioie. Il "tu non sei la mia mamma" gridato da Jessica durante le sue crisi, lasciò il posto alla domanda, ripetuta decine di volte durante la giornata, a " Mamma mi vuoi bene? " , per poi passare nel corso dell'adolescenza a momenti più bui nei quali bisognava contenere la sua rabbia.
La piccola Beatriz cresceva anche lei, ma più spensierata e gioiosa.
Jessica ha scritto un libro per dipanare le sue nebbie. Si intitola "Le nuvole non sono poi così lontane" ed. Acar. Aver messo su carta, le sue paure, le sue ansie, il suo perdono verso i genitori biologici, l'ha aiutata a "rinascere".
"Tutto il mondo mi passa davanti, ognuno prende il suo treno e le proprie opportunità, ma due persone si fermano con me. Le stesse che non mi giudicano, ma che lasciano nell'aria consigli, dicendomi che tocca a me scegliere; che mi dettano perle di saggezza; che cercano di ricomporre la mia vita quando non ci credo più ; che tengono a galla i miei sogni ; le stesse persone che 10 anni fa hanno percorso un nuovo sentiero per conoscermi. Grazie mamma e papà, che mi importa se non mi assomigliate.
Voi mi prendete per mano e mi fate raggiungere le nuvole.
Il vero sogno siete voi. Vi voglio bene! "
Questa è la parte finale del suo libro!
L'hanno scorso Beatriz ha manifestato il suo bisogno di conoscere le sue origini. Desiderava sapere se i suoi genitori pensavano ancora a loro. Pensieri legittimi per un'adolescente alla ricerca del suo vero sé e del proprio futuro.
L'abbiamo aiutata e supportata e abbiamo ricontattato Aibi nella figura della dott.ssa Susani. Ora Beatriz si sta preparando alla maturità e la sua video tesina si intitola : My roots, le mie radici. Alla ricerca delle sue origini.
Anche per Bea, questa ricerca rappresenta una "rinascita".
Ed io sono immensamente grata a Jessica e a Beatriz di avermi "scelto" come madre per il loro cammino di vita.
Ora Jessica ha 22 anni e Beatriz 19. Sono ormai due giovani donne che guardano al futuro con la consapevolezza di essere amate!
Rita Piazza
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