(Foto: Comune di Monza - Ufficio Cultura)
C’è tempo fino all’11 febbraio 2018: chi si trova a Monza e dintorni non dovrebbe lasciarsela scappare. Parliamo della mostra “Suoni in gioco” allestita presso la Galleria Civica, un’esposizione ricca di installazioni interattive che piacerà moltissimo a tutti i bambini!
“Suoni in gioco”, una mostra sensoriale a Monza: fino all’11 febbraio alla Galleria Civica la mostra che stimola udito, vista e tatto
La mostra “Suoni in gioco” ha inaugurato a Monza (alla Galleria Civica, in via Manfredo Camperio 1) il 29 dicembre e sarà visibile (dal martedì al venerdì dalle 16 alle 19 e il sabato e la domenica negli orari 10-13 e 15-19) fino a domenica 11 febbraio (tutte le info le si possono trovare sulla pagina web dedicata, oppure basta inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o chiamare lo 039.230.21.92).
Quello che ci è piaciuto fin da subito è la doppia valenza della mostra: prima di tutto è super sensoriale, dal momento che le installazioni interattive per i bambini stimolano moltissimo la loro curiosità a tutto tondo; in secondo luogo la mostra si rifà parecchio alla filosofia del riciclo: tutti i giochi sonori esposti sono infatti realizzati con oggetti di recupero quotidiano che nelle mani degli organizzatori (l’associazione culturale Erewhon in collaborazione con il Comune di Monza) si sono trasformati in qualcosa di magico e unico.
(Foto: Comune di Monza, Ufficio Cultura)
Entrando nella galleria subito si viene immersi in questo mondo strano e affascinante: ruote, pentole, pannelli, bottiglie, tappi, campanellini… Il tutto combinato in macchine stravaganti, meccanismi sonori e sculture in movimento che i bambini possono toccare, guardare, ascoltare e mettere in moto.
Ciò che i bambini scoprono durante la loro divertente visita è la potenzialità creativa degli oggetti di uso comune. Non solo: toccano materiali differenti, si lasciano incuriosire, e capiscono attraverso l’esperienza come ogni materiale abbia un suo rumore e un suo suono, e come questo suono sia influenzato dagli altri materiali che si appoggiano l’uno sull’altro. Un tappo di bottiglia non fa lo stesso rumore se sfregato contro un cartone ondulato o contro una lamina in metallo. E le bottiglie di plastica, girando attaccate ad una ruota di bicicletta, riescono a ricreare un rumore divertente e inusuale!
Fatto da non sottovalutare, grazie a “Suoni in gioco” i bambini scoprono la musica, e non solo i rumori: attraverso l’attività ludica (apparentemente, agli occhi dei grandi, “futile” o “senza senso”) i più piccoli cominciano infatti a capire come gli oggetti possano essere strumenti musicali. È un primo approccio alla musica, insomma, che può diventare pretesto per cominciare a scoprire i “veri” strumenti musicali.
Il tutto in un ambiente super analogico: niente tecnologia, niente digitale. Non diamolo per scontato: certo, le mostre interattive con elementi digitali sono bellissime e utili, ma in un’epoca come la nostra, fatta di tecnologia ad ogni angolo, trovare un pezzo di mondo nel quale per un attimo si possa staccare la spina per ritrovare il contatto con la realtà oggettiva, tattile e sensoriale è un sollievo. I bambini ne trarranno beneficio, ma anche e soprattutto gli adulti che li accompagneranno!
(Foto: Comune di Monza, Ufficio Cultura)
Giulia Mandrino