Insegnare ai nostri figli il potere del respiro è un dono davvero immenso: infatti quando comprendiamo che il respiro ha effetti sul nostro stato emotivo abbiamo uno strumento efficace che possiamo utilizzare a nostro favore in qualsiasi situazione, luogo e momento. "Prendi un bel respiro" è un consiglio semplice ed efficace, sicuramente migliore delle classiche frasi tipo "non è successo nulla" che negano e sopprimono un'emozione, oppure "vuoi una caramella" che portano un collegamento tra cibo e soluzione dei problemi. Non è però semplice eseguire la respirazione yogica in maniera corretta nei momenti di difficoltà! Per questo c'è lo yoga che ci allena a praticarlo!
Ecco alcuni semplici tecniche che aiutano i bambini a connettere il loro stato emotivo con il respiro ma sono anche utili in caso di problemi respiratori come l'asma. Stampate le immagini che trovate qui sotto, ritagliatele, incollatele su un cartoncino: potete usarle come Carte del Respiro: sedetevi quindi in cerchio, mettete le carte al centro di questo in ordine sparso girate verso terra, poi fate scegliere ai partecipanti la propria carta, così da eseguire la pratica.
1. La tempesta di vento
Facciamo sedere i piccoli in una posizione comoda. Poi facciamo mettere loro le mani davanti alla bocca e consigliamo di ispirare dal naso, tenendo sempre la bocca ben chiusa. Facciamoli respirare il più possibile poi quando sentono il corpicino pieno d'aria consigliamo loro di sputare letteralmente fuori l'aria dalla bocca come se dovessero distruggere e allontanare la barriera delle mani che cinge la loro bocca.
2. Il Palloncino
Sempre seduti in una posizione comoda, possibilmente con le gambe incrociate, facciamo gonfiare un palloncino ai nostri bimbi, oppure gonfiamolo noi per loro senza fare un nodo, infine lasciamolo andare e osserviamo come si libera in aria fino a quando non si è svuotato di tutta l'aria. Consigliamo ai nostri bimbi di chiudere gli occhi e di inalare più aria possibile fino a sentirsi pieni come quel palloncino, poi lasciamoli espirare con vigore se possibile tenendo gli occhi chiusi e immaginando di volare sorretti dal proprio respiro come faceva il palloncino. Per i bambini più motori è possibile eseguire questa tecnica in movimento, quindi prima fermi inspirando, poi muovendosi come il palloncino quando si espira. Dopo questo esercizio far respirare normalmente il bambino per 30 secondi almeno prima di ripeterlo.
3. Il fazzoletto
Facciamo sedere il nostro piccolo con le gambe incrociate, poi mettiamoci davanti a lui con un fazzoletto in mano tenuto appeso per l'estremità a circa 10 cm dal viso: il bimbo dovrà inspirare profondamente e poi espirare sul fazzoletto così da farlo allontanare per il più lungo tempo possibile.
4. Un'anguria nella pancia
Facciamo sdraiare il bambino a pancia in su; le sue mani saranno appoggiate sulla pancia. All'atto dell'inspiro dovrà gonfiare la pancia come se avesse un'anguria dentro, mentre all'inspiro la svuoterà completamente. Invitiamolo a osservare come la pancia diventi grande e poi piccola.
5. La candela
Accendiamo una candela e appoggiamola su un tavolino. Facciamo sedere il nostro piccolo vicino a questa, facciamolo inspirare e poi espirando invitiamolo a soffiare spegnendo la candela. Adatto anche a bimbi di due anni e mezzo, è davvero il primo esercizio di consapevolezza del respiro.
Giulia Mandrino