Il Ministero della Salute, le Linee Guida della Gravidanza Fisiologica, gli Esperti e gli Addetti ai Lavori insomma tutti, ma proprio tutti oggi sanno che in gravidanza servono, e qui rimane sottointeso nelle condizioni di fisiologia ovvero quando le cose vanno bene, tre ecografie.
Tre?
Esattamente.
SOLO, o per chi la vede diversamente BASTANTEMENTE … 3!
Tre non dovrebbe stupirci insomma è oppure no il numero perfetto nella tradizione numerologica internazionale? Perché non dovrebbe rappresentare anche la perfezione nella sorveglianza della gravidanza, del più affascinante prodigio umano?
Perché tre e quali?
Tre perché le informazioni che si ottengono da questo numero di ecografie, se effettuate correttamente e ad una corretta epoca gestazionale, sono quelle che servono per comprendere l’andamento della gravidanza.
Quali sono queste ecografie?
Quella del primo trimestre: che accerta se non definita correttamente dalla data dell’ultima mestruazione l’epoca della gravidanza, che verifica la sede della gravidanza, il suo impianto in utero, la presenza di uno o più embrioni e del battito cardiaco di questi.
Quella eseguita tra 19 e 21 settimane gestazionali, la famosa, agognata e temuta ecografia morfologica il cui scopo principale, celato spesso dalla curiosità di conoscere il sesso del nascituro, è in realtà accertarsi del corretto sviluppo dei suoi organi vitali, verificare la placentazione e valutare il liquido amniotico.
Questo esame molto importante è tra i tre esami ecografici quello con maggior valore, normale quindi che qualcuno abbia cavalcato l’onda per offrire alle mamme la pre-morfologica.
Ne ho sentito parlare molto spesso ultimamente.
Mamme fatevi bastare uno stress, quello della morfologica, due sarebbero tanti no?
E infine l’ecografia delle 32 settimane di gestazione conosciuta anche come ecografia di accrescimento perché una delle sue funzioni principali è quella di valutare la crescita del feto, oltre che ovviamente controllare il suo benessere, placentazione e liquido amniotico.
Queste sono le informazioni che gli esami ecografici possono e devono dare e queste le epoche di gravidanza in cui è importante avere certe informazioni.
Vi assicuro, da mamma più che da ostetrica, che avere solo le informazioni realmente necessarie vi farà guidare di più dal vostro bambino. Sentirlo e ascoltarlo in modo diverso perché non avrete bisogno di vedere sullo schermo del “gine” che si muove… no, lo sentirete voi, voi con il corpo e il cuore e forse un po’ anche di fantasia che importa!
Il professionista a cui vi rivolgete per la vostra gravidanza saprà indicarvi le ragioni esatte perché vi propone, se lo fa, un numero maggiore di ecografie rispetto a quelle indicate non già come sufficienti ma come necessaire e bastevoli dal Ministero della Salute.
Ostetrica Veronica Pozza