“Signora, il suo è stress, deve migliorare il suo stile di vita, mangiare meglio, prendersi i suoi spazi”. Probabilmente il nostro medico ha ripetuto questa frase più volte. Si ma da dove iniziamo? Devo mangiare meno dolci? Ma a me la pasta piace. Io non ho tempo per pesare. E poi non so neanche da dove iniziare. La mia amica mi ha detto di provare i centrifugati ma a me gonfia la pancia tipo 6 mese di gravidanza. Da dove inizio?
Negli Sati Uniti, da molti anni esistono delle figure professionali che si occupano del benessere delle persone educandole a stili di vita sani, in primis attraverso una corretta alimentazione. Con loro non si fanno visite e non ci sono diete con una serie infinita di prodotti da pesare, ma incontri informativi, corsi di cucina e giri al supermercato; aiutano a organizzare la tua dispensa con alimenti benefici per il tuo corpo e ti sostengono nel tuo percorso di cambiamento. Sono gli Health Coach, ossia dei “trainer di salute e benessere”: se dal mondo dell’informazione si hanno spesso ricette miracolose che sembrano andare bene per tutti, l’health coach guida la persona a trovare la forma più utile per LEI per alimentarsi e per modificare le sue abitudini quotidiane.
Abbiamo incontrato Valentina Dolci, Health Coach che si è formata presso l’Institute for Integrative Nutrition di New York.
Chi é e di cosa si occupa l'health coach?
“L’Health Coach è un esperto di nutrizione che fornisce un supporto e una guida per individuare i propri obiettivi di salute e benessere concentrandosi sullo stato personale e sugli eventuali blocchi che precludono il conseguimento dei propri intenti.
Si tratta di un processo graduale che permette di acquisire e di fare propri nuovi strumenti e nuove abitudini alimentari, offrendo un supporto concreto nel raggiungimento dei propri obiettivi di benessere. Attraverso il dialogo, la comprensione del livello nutrizionale del cibo, la messa in pratica dei principi sani in cucina con la proposta ed esecuzione di ricette, la conoscenza di nuovi ingredienti, l’inserimento di questi nella propria dispensa, la lista della spesa, il giro al supermercato e al negozio biologico, per imparare a leggere le etichette e ad acquistare i prodotti giusti, stando attenti alla qualità, anche in relazione al prezzo. Per dare tempo al corpo e alla mente di consolidare i cambiamenti, il programma ha una durata variabile a seconda delle esigenze della persona.
Questa pratica si basa su un approccio olistico che, oltre ad affrontare gli aspetti strettamente legati all’alimentazione, pone l’attenzione su come tutte le componenti della nostra vita siano interconnesse e influenzino il nostro stato di salute. Non si tratta solo del cibo che mangiamo, ma anche di tutti gli aspetti della nostra vita: relazioni solide e serene con gli altri, una carriera soddisfacente, regolare esercizio fisico e consapevolezza della sfera spirituale sono tutti elementi essenziali e forme di nutrimento. “
Com'é la vita dell'health coach in Italia?
“Per me ogni giorno è un’invenzione e una nuova avventura! Studio, mi informo, creo contenuti, metto in pratica ricette, seguo privatamente le persone che intraprendono il mio percorso dalle quali imparo tantissimo. Ho la fortuna di collaborare con due persone meravigliose dalle quali traggo tanta conoscenza ed esperienza. Il Professor Paolo Toniolo, medico ricercatore e Ordinario di Ginecologia presso la Facoltà di Medicina di New York University e Ordinario di Medicina Sociale e Preventiva presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Losanna. Insieme abbiamo costituito l’iniziativa “Sapienza del Corpo” (www.sapienza-del-corpo.org - Facebook: https://www.facebook.com/sapienzacorpo) per creare cultura alimentare attraverso corsi e seminari. E Marika Elefante, partecipante della seconda edizione di MasterChef, con la quale tengo workshops di Health Coaching e Showcooking. Offriamo anche servizio a domicilio, per piccoli gruppi di 5-8 persone, fornendo un dialogo di formazione sulla sana alimentazione, dimostrazione in cucina e pranzo/cena, tutto rigorosamente con ingredienti di primissima qualità, biologici o di piccoli produttori a chilometro zero. Abbiamo una pagina Facebook dedicata”.
Che differenza c'é tra nutrizionista ed health coach?
“Un nutrizionista prescrive diete e regimi alimentari sulla base di test e valutazioni specifiche e mediche con lo scopo principale di far dimagrire e di combinare alimenti secondo un metodo specifico. L’Health Coach accompagna le persone in processo di cambiamento delle proprie abitudini alimentari e di stile di vita, mostrando “Come”, fornendo motivazione e supporto. Nel concreto si scoprono quali sono gli alimenti ad alto valore di nutrienti benefici, attraverso questi si rafforza il sistema immunitario e la flora intestinale, si migliora il proprio livello di energia senza contare le calorie. Quasi tutti i miei clienti, pur non avendo come obiettivo principale la perdita di peso, si ritrovano comunque più sgonfi e leggeri perché il loro organismo funziona meglio".
Come e perché ti sei avvicinata a questa professione?
“Ho ricevuto la mia formazione di Health Coach presso l’Institute for Integrative Nutrition di New York attraverso la quale ho appreso i fondamenti di nutrizione olistica, salute preventiva e tecniche di coaching, conseguendo la mia certificazione. Il percorso che mi ha portata fin qui non è stato del tutto immediato. Ho lavorato per parecchi anni nell’azienda di mio padre, ma per molto tempo mi sono chiesta se fosse davvero il posto giusto per me e quello che desideravo fare. Sempre di più è emersa in me l’esigenza di trovare la mia vera passione, l’entusiasmo che mi facesse alzare la mattina con il sorriso, che ogni giorno mi permettesse di sognare e pensare a nuovi progetti e che, allo stesso tempo, facesse si che potessi incontrare sulla propria strada persone motivate che aggiungessero valore alla mia vita. Come sempre, sono i momenti difficili a far suonare certi campanelli d’allarme e a darci la spinta per reagire. La mia vita è cambiata drasticamente in seguito ad una rara forma di tumore diagnosticata a mio padre che ha fatto subentrare in me il bisogno di trovare un senso a questa vicenda e di scoprire che cosa l’avesse potuta causare. Cosi mi sono buttata a capofitto nella ricerca attraverso libri, documentari, conferenze e incontri con medici ed esperti di varie provenienze.” Mano a mano che raccoglievo informazioni collegavo i punti, per poi realizzare che ogni mia "scoperta" mi portava allo stesso principio e cioè al legame imprescindibile che esiste fra il modo in cui ci alimentiamo e le malattie croniche.
Il cibo è lo strumento più potente che abbiamo per creare le condizioni affinchè il nostro corpo possa mantenersi in equilibrio, restare forte e reagire ai disturbi e alle condizioni di altissimo stress alle quali lo sottoponiamo ogni giorno. Nel frattempo era nato in me un bisogno di cambiamento alla luce delle scoperte che avevo fatto. Ho trovato risposta nel programma di nutrizione che ho deciso di intraprendere all’Institute for Integrative Nutrition a New York.”
Il percorso formativo all’interno della scuola ha portato molti cambiamenti nella tua vita?
“Quello che ho appreso e che ho vissuto in prima persona è stata un’esperienza di trasformazione profonda che mi ha dato ispirazione e forza ogni giorno. Ho imparato come scegliere il cibo con il contenuto nutritivo migliore ed eliminare quello "tossico", come ascoltare il mio corpo e i segnali che mi manda, come purificare il mio organismo, come raggiungere uno stile di vita che mi permetta di vivere con energia e vitalità ogni giorno.”
In questi ultimi anni si parla molto dell’importanza di alimentarsi con cibo crudo, e proprio nei paesi anglofoni esiste una corrente che propone un’alimentazione solo basata su cibo crudo. Tu cosa ne pensi?
“Ho imparato bene dalla mia esperienza personale, dopo aver trascorso un periodo prolungato a consumare solo cibi crudi. Posto che siamo tutti diversi e sicuramente c’è chi è più portato di altri per assimilarlo bene, è possibile mangiare solo cibo crudo ma non è possibile trarre il meglio da questi alimenti, in quanto alcune vitamine, per esempio il licopene dei pomodori o la vitamina A delle carote, si assimilano meglio se cotte. Alcune verdure con prevalenza di fibra dura vengono digerite meglio se cotte così come i tuberi. E’ altrettanto importante conoscere quali metodi di cottura utilizzare. Dall’altra parte invece ci sono vitamine molto delicate e sensibili al calore come la C e la B. Insomma, bilanciare premia sempre e seguire una corrente estrema come il crudismo non credo sia la via migliore. Anche tradizioni antiche come l’Ayurveda sono basate l’equilibrio e sono tramandate da migliaia di anni.”
Cosa ne pensi dei centrifugati? Sono una moda o un ottimo modo per mantenersi in salute? Vanno bene per tutti?
"Non vanno bene per tutti. In più c’è modo e modo di prepararli e di sceglierne i componenti. Personalmente li consiglio, ma mi assicuro di fornire tutti gli elementi per consumarli correttamente e di trarne il massimo dei benefici."
Molte donne soffrono di problemi di gonfiore intestinale mangiando la frutta. Cosa suggerisci?
"Il discorso dei problemi intestinali è una lunga storia che parte da milioni di anni fa. Il problema non è la frutta in sé, ma è un discorso molto ampio e affascinante. La nostra flora batterica è purtroppo compromessa da un’alimentazione industriale che non è mai esistita se non negli ultimi 50 anni e dall’utilizzo non appropriato di antibiotici. Grazie a Paolo Toniolo sto vivendo un’esperienza di conoscenza meravigliosa, attraverso il nostro corso “La salute parte dalla pancia”, nel quale ho modo di lavorare accanto a lui nella rieducazione del nostro macrobiotica (flora intestinale) e di quello dei nostri partecipanti fornendo conoscenza specifica e indicazioni che verifichiamo insieme. E’ basilare comprendere certi meccanismi, soprattutto quando si hanno bambini piccoli, perché dalle scelte alimentari che facciamo per loro deriva la base del loro stato di salute in futuro. E tutto “parte dalla pancia”, da come alimentiamo la nostra flora batterica."
Giulia Mandrino