MyEdu a Didacta 2019, un incontro per tutti gli insegnanti
Mercoledì, 25 Settembre 2019 07:53Conoscete Didacta? È la fiera italiana dedicata all’insegnamento e all’educazione, e quest’anno si svolgerà dal 9 all’11 ottobre a Firenze, a Fortezza da Basso, dalle 9 alle 18.30, con seminari, workshop e momenti di incontro organizzati dalle imprese appartenenti al mondo della scuola.
Si tratta della terza edizione della fiera ed è un’occasione unica per vedere dal vivo tutte le innovazioni, per fare formazione e per informarsi sulle nuove proposte per la scuola del futuro. Una scuola che naturalmente integrerà sempre di più gli strumenti digitali: per questo MyEdu sarà presente (al Padiglione Spadolini, nello Stand 67), proponendo a tutti gli interessati le proprie attività, oltre che tenendo un workshop aperto a tutti gli insegnanti della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado per capire a fondo i vantaggi e le possibilità che la didattica digitale offre all’interno della classe.
MyEdu a Didacta 2019, un incontro per tutti gli insegnanti: a Firenze MyEdu presenta i vantaggi della didattica digitale a scuola
“MyEdu Plus, didattica oltre i confini della classe”: si intitola così l’incontro che MyEdu ha pensato per tutti gli insegnanti della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado che vogliano scoprire i vantaggi offerti dall’utilizzo della didattica digitale nella propria classe. “Oltre i confini della classe”, appunto: il futuro sta proprio qui, nell’ampliamento degli orizzonti, e MyEdu, leader della didattica digitale per famiglie e scuole, propone strumenti adeguati, efficaci e sicuri, per rendere l’insegnamento ancora più interattivo e immersivo.
Durante l’incontro di 50 minuti che si terrà venerdì 11 ottobre alle 15, tenuto da Benedetta Negri, MyEdu metterà a disposizione dei docenti che parteciperanno al workshop una serie di esercizi digitali realizzati dall’editore per supportare le lezioni in classe, vedendo così in prima persona il potenziale della didattica rinnovata a livello digitale.
“My Edu Plus, didattica oltre i confini della classe” diventerà così momento ideale per conoscere direttamente la piattaforma di apprendimento digitale, conoscendo allo stesso tempo le potenzialità di MyEdu, strumento che diviene per gli insegnanti non solo elemento didattico ma anche occasione di scambio e confronto, nel quale l’intervento creativo individuale si inserisce in un bacino molto più ampio (potenzialmente infinito) nel quale trovare risorse didattiche, attività interattive, esercizi e nuove chiavi di lettura per arricchire le proprie lezioni in classe.
Il workshop diventerà così un momento di scambio tra MyEdu e gli insegnanti partecipanti, sperimentando concretamente i vantaggi di una didattica pratica digitale efficace e cucita su misura di ogni alunno e ogni classe.
Per partecipare al workshop di MyEdu a Didacta 2019 è necessario iscriversi. A questo link troverete le istruzioni per iscrivervi. Ma affrettatevi: sono solo 120 i posti disponibili!
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Il potente discorso di Michelle Williams che dà speranza alle mamme lavoratrici
Martedì, 24 Settembre 2019 14:32Alla fine, anche lei è una mamma che lavora: Michelle Williams è mamma di Matilda, ma è anche attrice. È un genitore, ma è anche una persona che lavora. Sa di cosa parliamo, quindi, anche se certamente la sua condizione è decisamente diversa da quella delle donne “normali” che vivono nel mondo reale di tutti i giorni.
Ma appunto per questa sua posizione privilegiata ha il diritto di fare sentire la sua voce chiedendo diritti per tutte noi, lei compresa. È da questi discorsi che a volte nascono belle iniziative, che gli stereotipi si rompono e che gli schemi sociali cominciano a modificarsi.
Ecco perché il discorso di Michelle Williams l’altra sera agli Emmy Awards ci piace: perché capiamo cosa vuol dire. Capiamo lei e capiamo tutte le donne che sono nella situazione che ha descritto. Perché la parità salariale non dovrebbe più essere una questione da discutere: dovrebbe essere la realtà, punto.
Il potente discorso di Michelle Williams che dà speranza alle mamme lavoratrici: la parità salariale nelle parole dell’attrice di Fosse/Verdon agli Emmy
Michelle Williams ha vinto l’Emmy per la sua interpretazione nella serie “Fosse/Verdon”, nella quale interpreta la ballerina e attrice Gwen Verdon. Un Emmy meritatissimo per un’attrice che ha rotto tutti gli schemi, uscendo dai panni della giovane Jen Lindley e vestendo quelli delle donne più iconiche della storia, dimostrando sempre una bravura ed una umanità eccezionali.
Ciò che è rimasto non è solo la sua interpretazione, tuttavia. Anche il suo discorso di accettazione degli Emmy è diventato un trend topic, e noi ne siamo felici.
“Vedo questo premio come un riconoscimento di quanto è possibile fare quando a una donna viene data la possibilità di dar voce ai suoi bisogni, di sentirsi sicura nell’esprimerli, di essere rispettata in modo che questi vengano ascoltati”.
È partito così, il discorso, che è subito finito sulla questione della parità salariale.
“Quando ho chiesto più lezioni di danza, mi hanno detto “sì”. Più lezioni di canto? “Sì”. Una parrucca diversa, un paio di denti finti che non fossero di gomma? “Sì”. Sono tutte cose che richiedono sforzi e denaro, ma i miei capi non hanno mai preteso di sapere meglio di me cosa mi servisse per fare al meglio il mio lavoro e per onorare Gwen Verdon. Per questo voglio ringraziare FX e Fox 21 Studios, per avermi sostenuta completamente e per avermi pagato equamente, perché hanno capito che quando dai valore ad una persona, questo la rende più forte e le permette di entrare in contatto profondo con questo suo valore. E questo valore dove va a finire? Va a finire nel suo lavoro”.
Un discorso che non fa una piega e che serve solo a capire che pagare di più una persona (dando ciò che le spetta, non ciò che non le spetta) non significa perdere denaro, ma guadagnarlo, ricevendo in cambio professionalità e qualità.
E per finire, prima di dedicare il discorso e la vittoria alla figlia Matilda, ha così concluso:
“Quindi la prossima volta che una donna - soprattutto una donna di colore, perché per ogni dollaro guadagnato da un uomo al suo stesso livello guadagna solo 52 centesimi - vi dice di cosa ha bisogno per fare il suo lavoro, ascoltatela, credetele. Perché un giorno potrebbe stare di fronte a voi e ringraziarvi per averle permesso di avere successo GRAZIE al suo ambiente di lavoro e non NONOSTANTE ESSO”.
Idee di condimenti per la pasta con le verdure
Lunedì, 23 Settembre 2019 14:53Proporre ai bambini le verdure è spesso complicato, soprattutto quando non sono abituati a mangiarle o quando si trovano nel piatto quelle che proprio proprio non gli piacciono. La pasta con le verdure diventa quindi una soluzione per fare mangiare anche ai bambini tutte le verdure “nascondendole” nel condimento.
Queste sono i miei sughi preferiti, tutti con verdure variegate che seguono la stagionalità.
Idee di condimenti per la pasta con le verdure: i sughi a base di verdure per condire la pasta di tutta la famiglia
Pasta con radicchio e ceci
In autunno e inverno quando è disponibile il radicchio rosso, tagliamo il radicchio e mettiamolo a rosolare in padella con dell’olio, lasciandolo poi cuocere a fiamma bassa per una decina di minuti. Verso la fine versiamo un filo si salsa di soia e completiamo con dei ceci frullati con un goccio di acqua di cottura della pasta, mescolando bene e usando come sugo.
Pasta con salvia e funghi
Le tagliatelle con salvia e funghi sono davvero deliziose. Prendiamo dei funghi freschi o surgelati tagliati a pezzetti e saltiamoli in padella con dell’olio e uno spicchio di aglio, condendo verso la fine con una spolverata di prezzemolo. Aggiungiamo anche qualche foglia di salvia fresca e usiamo questo sugo per condire la nostra pasta.
Sugo verde di spinaci
Perfetto sia per la pasta che per il risotto, il sugo di spinaci è super verde ed è davvero molto benefico. Anche i bambini che solitamente non mangiano gli spinaci lo adoreranno. Ecco la ricetta.
Pesto di cavolo viola
In autunno il cavolo viola è davvero un bell’ingrediente, per sapore, benefici e colore. Sbollentiamo per dieci minuti in acqua bollente 100 grammi di foglie di cavolo viola, scoliamole e frulliamole poi con 40 grammi di pinoli, 50 grammi di pecorino, un goccio d’olio e un pizzico di sale. Mentre la pasta cuoce utilizziamo un cucchiaio di acqua di cottura per ammorbidire il sugo, quindi condiamo la pasta.
Pasta patate, fagiolini e pesto
Un classico della cucina italiana, la pasta con pesto è buonissima e super verde, benefica e gustosa. Ecco la ricetta per prepararla con patate, fagiolini e pesto, un piatto che amano sempre anche moltissimi bambini.
Pasta e zucchine
Anche la pasta con le zucchine è un classicone che tuttavia piace sempre, anche perché le zucchine sono una verdura solitamente amata anche dai bambini. La ricetta è questa, e oltre che molto buona è anche di semplicissima preparazione.
Pasta con sugo viola
Barbabietole e semi di zucca sono la base di questo sugo bello e buono: bolliamo 300 grammi di barbabietola (o utilizziamo quella già bollita) e frulliamola con 100 grammi di semi di zucca, 50 grammi di formaggio grattugiato (o lievito in polvere), 3 cucchiai di olio, un po’ di succo di limone e un pizzico di sale grosso. Otterremo un pesto viola davvero molto buono e invitante.
Le donne in età fertile hanno meno possibilità di venire assunte
Venerdì, 20 Settembre 2019 13:56Una frase che mai vorremmo sentire, ma che tuttavia non fatichiamo a ritenere vera. Purtroppo è così: le donne che potrebbero avere figli hanno meno possibilità di venire assunte rispetto ai colleghi e alle colleghe non in età fertile. Un fatto che purtroppo temevamo come vero solo pensando alla nostra società, e che ora è stato confermato da uno studio pubblicato sulla rivista Labour Economics, che ha trovato moltissima discriminazione nei confronti delle donne in età fertile.
A cosa serve questo studio? A mettere nero su bianco una condizione che non dovrebbe nemmeno esistere. Cominciamo insomma a parlarne, in maniera da prendere un’altra direzione come società.
Le donne in età fertile? Hanno meno possibilità di venire assunte: a evidenziare questo fertility gap è uno studio pubblicato su Labour Economics
Lo studio di cui parliamo è stato pubblicato sulla rivista Labour Economics e ha preso in considerazione le condizioni di assunzione in Germania, Svizzera e Austria. I risultati sono parecchio chiari: i ricercatori hanno trovato che le donne sposate senza figli - in età fertile - hanno meno probabilità di venire assunte per ruoli part-time rispetto a donne più vecchie o sposate e con figli grandi.
Il perché è presto detto e non c’è bisogno di essere scienziati per capirlo: i datori di lavoro vedono nel fatto di essere sposate e di non avere figli un rischio di gravidanza.
Nei paesi presi in considerazione (che con le dovute e giuste differenze possono tuttavia rappresentare gran parte dei paesi occidentali) le donne con due bambini in età scolare sono le più “papabili” per essere chiamate ad un colloquio per un lavoro part-time. Le donne sposate senza figli, invece, ricevono pochissime risposte.
La ricerca dice però chiaramente che gli studiosi sono stupiti da questa tendenza, soprattutto perché questo fatto accade anche nelle aziende più “family friendly” e in una categoria, quella del part-time, che effettivamente è molto appetibile per donne e uomini con figli o che vogliono avere figli. Sembra insomma un paradosso: un lavoro part-time potrebbe essere perfetto per una donna che vuole avere figli, ma in ogni caso, no, trovare lavoro per lei diviene comunque difficilissimo.
Un’altra assurdità sta nel fatto che altre ricerche in passato hanno sottolineato come il lavoro part-time dia spesso gli stessi risultati di un lavoro full-time, e che, addirittura, spesso le donne con contratti più flessibili (come appunto il part-time verticale o orizzontale) siano le persone più produttive di un team di lavoro.
Al di là del periodo di maternità, i datori di lavoro hanno paura che una mamma con figli piccoli non lavori come prima, che sia più distratta o che abbia bisogno di più permessi. In realtà, le mamme sono sempre più valorizzate da questo punto di vista e sono sempre di più gli studi che mostrano come le donne con figli a livello lavorativo siano delle risorse. Perché allora c’è ancora chi mette in difficoltà una famiglia per questo motivo? Perché c’è chi ancora si aggrappa agli stereotipi? Perché c’è chi ancora si comporta in questa maniera?
La discriminazione è assurda. È assurdo che a parità di competenze si venga scelti per la presenza o assenza di figli. È assurdo ancor di più che quando le competenze ci sono e sono migliori di quelle degli altri candidati si venga scartati a priori.
La nostra società ha bisogno di cambiare. La mentalità deve essere ribaltata. E per farlo anche questi fatti messi nero su bianco possono avere la forza giusta per smuovere qualcosa.
Come scegliere lo yogurt migliore per il bambino e la mamma
Venerdì, 20 Settembre 2019 07:06Fare attenzione alla propria alimentazione in gravidanza è fondamentale. E non solo pensando ai classici cibi da evitare per non incorrere nella toxoplasmosi, ma anche per stare bene e per non mangiare alimenti che possano fare male alla mamma e al bambino.
Una credenza popolare che tuttavia dobbiamo sfatare è quella dello yogurt in gravidanza: si crede infatti erroneamente che tutti gli yogurt aumentino le possibilità che il bambino, poi, sviluppi asma o problemi respiratori. Questo è vero ma solo nel caso dello yogurt magro, perché, in realtà, tutti gli altri yogurt sono addirittura benefici per la gestazione.
Lo stesso discorso vale per i bambini durante lo svezzamento: essendo un alimento probiotico, aiuta la funzionalità intestinale, ed è perfetto per accompagnare la frutta fresca.
Ma vediamo insieme quale yogurt scegliere in gravidanza e quali yogurt per neonati sono raccomandabili.
Come scegliere lo yogurt migliore per il bambino e la mamma: perché lo yogurt è un alimento consigliato sia in gravidanza che durante lo svezzamento
Per chi è abituata a mangiare yogurt, eliminarlo durante la gravidanza è davvero faticoso. Ma in realtà non serve: basta evitare quello magro e preferire quelli interi e pastorizzati. Lo yogurt, infatti, è un cibo benefico essendo un probiotico naturale. È ricco di vitamine (come la B e la K), è fonte di calcio e aiuta, soprattutto, l’intestino, organo che durante la gravidanza potrebbe fare qualche capriccio.
Non solo: lo yogurt in gravidanza contrasta le fastidiose emorroidi, la stitichezza e la dissenteria, e di conseguenza è consigliatissimo come spuntino. Addirittura, lo yogurt contrasta la carenza di ferro in gravidanza se abbinato ad altri cibi.
Come fanno sapere da Un Pediatra per Amico, le donne in gravidanza spesso soffrono di questa carenza, ed è fondamentale assumere cibi contenenti ferro bivalente e trivalente abbinandoli ad alimenti ricchi di vitamina C (come gli agrumi), di acido lattico (e dunque il nostro yogurt), di acido folico e di vitamina B12.
Di conseguenza lo yogurt, nelle quantità di un vasetto al giorno, è davvero consigliato, ma solo se scelto intero e pastorizzato, ovvero processato per eliminare gli agenti patogeni che potrebbero essere rischiosi per la mamma e per il bambino. Meglio evitare, quindi, nei mesi della gravidanza lo yogurt fatto in casa, per essere certe che non ci siano batteri residui.
Come scegliere lo yogurt per il bambino?
E quando il bambino nasce? Durante lo svezzamento il bambino comincia ad assumere cibi diversi dal latte materno e, con l’aiuto del pediatra, la dieta comincia a variare con l’inserimento di alimenti differenti di mese in mese.
Secondo le raccomandazioni europee i latti fermentati sono consigliati già dallo svezzamento, dal momento che contengono calcio, proteine, fosforo e riboflavina. Lo yogurt fa parte di questi latti fermentati e può essere inserito nell’alimentazione del bambino a partire dai 6-9 mesi, seguendo le raccomandazioni del pediatra.
Come migliorare la routine del mattino con delle frasi ad effetto
Giovedì, 19 Settembre 2019 11:44La scuola è ricominciata e con lei anche le tragedie del mattino. Dimentichiamoci la famiglia del Mulino Bianco (o di Instagram, se vogliamo parlare la lingua dei tempi moderni): i ritardi, i vestiti spaiati, la colazione fatta in fretta e furia, i quaderni dimenticati… Tutto questo è all’ordine del giorno!
E per quanto amiamo la nostra famiglia scombinata e un po’ disordinata, a volte i ritardi fanno davvero imbestialire, soprattutto quando diventano quotidianità. Come fare, allora, per velocizzare tutto e rendere la mattina prima di scuola meno confusionaria? Con qualche slogan, qualche frase ad effetto che può diventare un motto o un mantra per dare una spinta a tutti, genitori e bimbi, soprattutto quando al mattino si è imbronciati e rallentati.
Sono tutte frasi positive da declamare svegliando i bambini per svegliarsi bene e con energia, con un bacio e un abbraccio, oppure da condividere durante la colazione.
Come migliorare la routine del mattino con delle frasi ad effetto: gli slogan, i motti e gli aforismi che possono aiutarci a evitare i ritardi
Ogni mattina noi nasciamo nuovamente. Ciò che decidiamo di fare oggi è ciò che conta davvero!
(Buddha)
“Dai a ogni giornata la possibilità di essere la più bella della tua vita”
(Mark Twain)
Ogni cosa è possibile se si hanno i nervi sufficientemente saldi.
(J.K. Rowling)
Quando ti alzi il mattino, pensa quale prezioso privilegio è essere vivi: respirare, pensare, provare gioia e amare.
(Marco Aurelio)
Le persone starebbero meglio la mattina se ricevessero un bacio sul naso.
(Lucy van Pelt, in Charles M. Schulz, Peanuts)
Chi alle dieci del mattino non ha già fatto la metà del suo lavoro quotidiano, ha buone probabilità di non portare a termine anche l’altra metà.
(Emily Bronte)
È una bellissima giornata per avere una bellissima giornata!
Fissiamoci un obiettivo che ci faccia venire voglia di saltare fuori dal letto felici ogni mattina!
Sii la versione migliore di te stesso, sempre.
Pensa al mattino,
agisci a mezzogiorno,
leggi di sera,
e dormi di notte.
(William Blake)
Bambini e gengivite, i sintomi e la cura
Giovedì, 19 Settembre 2019 11:21La gengivite è una condizione di cui moltissimi adulti soffrono. Questo però non significa che, nonostante l’incidenza sia più bassa, non ne soffrano anche i bambini. L’igiene dentale va curata fin dai primi anni di vita, ancor prima dello svezzamento (passando delle garze sterili sulle gengive), e se trascurata può portare a problemi anche gravi già nella prima infanzia.
Nella maggior parte dei casi quando un bambino viene colpito da un’infezione alle gengive (o gengivite) è a causa di qualche batterio che causa una lesione dei tessuti del cavo orale. Ma come si manifesta nei bambini? Come si cura? E come si previene?
Bambini e gengivite, i sintomi e la cura: come riconoscere una infezione alle gengive nei bambini e come curarla
Innanzitutto, la gengivite – o infezione delle gengive – si presenta sia negli adulti che nei bambini come una infiammazione delle gengive, con gonfiore, rossore, herpes dislocati nel cavo orale, lesioni e stomatiti, a volte accompagnati da sanguinamento spontaneo (e cioè non causato dallo sfregamento - ad esempio - dello spazzolino) e da alito cattivo che non passa nemmeno dopo essersi lavati i denti. Di conseguenza, anche nei bambini la sintomatologia è chiara e basta l’osservazione del cavo orale per intuire che siamo in presenza di una gengivite.
L’unico problema è che, a differenza di una carie, la gengivite non provoca dolore immediato. Questo significa che per prenderla in tempo è bene osservare regolarmente il cavo orale dei bambini, evitando che si arrivi al dolore (fase in cui la gengivite sarebbe già avanzata).
Come dicevamo, la causa della gengivite è un deposito di batteri della placca dentale che si adagia sui denti ogni giorno. Questa malattia non si manifesta immediatamente e di colpo, ma si sviluppa per fasi. Il primo passo è un sanguinamento durante lo spazzolamento dei denti o quando si utilizza il filo interdentale, con le gengive che si presentano più gonfie e rosse del solito. Se non trattata, la gengivite diventa parodontite, una condizione ben più grave che distrugge i tessuti e può portare alla perdita dei denti.
Di conseguenza, la prima cosa da fare è prevenire, e l’igiene orale costante è l’unica soluzione. Essendo che la placca (incolore ma ruvida e spesso visibile a occhio nudo) comincia a depositarsi 4 ore dopo lo spazzolamento o, in ogni caso, dopo l’assunzione e il contatto con il cibo e le bevande zuccherate, lavarsi i denti in maniera regolare e passare il filo interdentale (o, in alternativa, usare un idropulsore) è il primo passo verso la prevenzione, per evitare che i batteri si depositino nel solco gengivale.
L’educazione all’igiene orale va quindi promossa con i propri bambini fin da subito, insegnando lo spazzolamento corretto (dei denti, delle gengive e della lingua) e l’utilizzo del filo (a partire dai 3 o 4 anni, quando i molari da latte cominciano a toccarsi tra loro).
Nel caso in cui il proprio bambino presenti già la gengivite, tuttavia, la prevenzione non basta più. La prima cosa da fare è andare dal dentista, che saprà indicare il trattamento migliore anche in base alla gravità della situazione. Sarà poi necessario continuare a spazzolare regolarmente i denti, ogni 4 ore e dopo ogni pasto, con uno spazzolino a setole morbide, abbinandolo ad un dentifricio per gengive sensibili e ad un collutorio con clorexidina, un antibatterico prescritto dal dentista da utilizzare per il solo periodo di guarigione.
Esistono poi dei gel gengivali che aiutano a diminuire il fastidio e il dolore, e strumenti – come lo scovolino – per massaggiare le gengive e dare sollievo, oltre che per stimolare la salivazione, importantissima per combattere placca e gengiviti.
Importantissimo è anche sottoporsi ad una seduta di igiene orale dal dentista. La placca accumulata che si è trasformata in tartaro, infatti, non può essere eliminata con il semplice spazzolamento quotidiano dei denti, ma andrà trattata in maniera specifica dall’igienista dentale, per eliminare i batteri sui denti e sopra e sotto le gengive.
Infine, è bene anche concentrarsi sull’alimentazione del bambino, sia che presenti la gengivite che in generale, per prevenire ogni problema. Gli alimenti ricchi di zuccheri raffinati e non, infatti, non sono benefici per le gengive e i denti, ma tutt’altro. Idem i biscotti e i prodotti a base di farina e cereali. Meglio sempre limitarli, puntando su cibi ricchi di vitamine, soprattutto la vitamina C, che ha un elevato potere antinfiammatorio. Attenzione, infine, alle carenze vitaminiche: essere carenti di ferro, vitamine e acido folico può infatti portare ai problemi più disparati del cavo orale, e la gengivite è tra questi.
Flik Flak, quando un oggetto iconico lega generazioni di bambini
Giovedì, 19 Settembre 2019 07:40Ci sono certi oggetti che fanno la storia. Soprattutto quando si legano alla nostra infanzia: rimangono nell’immaginario, restano impressi nella mente e divengono ricordi concreti del tempo passato e del tempo che dovrà ancora arrivare. E c’è un oggetto, in particolare, che racchiude in maniera perfetta e romantica tutto questo: si chiama Flik Flak e - ça va sans dire - non ha bisogno di presentazioni.
I primi orologi Flik Flak nacquero nel 1987: ecco perché rappresentano appieno questo concetto di tempo che passa e che rimane cristallizzato grazie al fatto di essere icona. I genitori che negli anni Ottanta erano bimbi indossavano fieramente il loro Flik Flak, e oggi a farlo sono i loro bambini, orgogliosi del loro polso impreziosito dall’orologio, oggetto “da grandi” che li fa sentire grandi, oggetto personale che li fa sentire unici.
Flik Flak, quando un oggetto iconico lega generazioni di bambini: l’orologio svizzero per bambini che ha fatto la storia ci piace da matti
Siamo ragazzi cresciuti negli anni Ottanta e Novanta, e lo sappiamo bene: con il Flik Flak al polso eravamo dei fighi, in un’epoca nella quale il termine “fico” cominciava a zigzagare sulla bocca di tutti. Sì, eravamo fichi, fighi, cool, perché finalmente avevamo il nostro orologio da grandi, il nostro strumento di misurazione del tempo disegnato per essere divertente, personale e semplice da leggere.
Flik Flak è un’azienda svizzera che nel 1987 ha cominciato a produrre questi iconici orologi per bambini dai 3 ai 9 anni con l’intento di dare loro la possibilità di leggere l’ora in maniera semplice, imparando divertendosi, e, allo stesso tempo, indossando un oggetto personale unico.
Simbolo di Flik Flak sono proprio Flik e Flak, i due personaggi-lancetta: lui alto e dinoccolato (è la lancetta dei minuti), lei piccola e sbarazzina (indica le ore), Flik e Flak si muovono lungo il quadrante, segnando i 60 minuti lui e le 12 ore lei, insegnando ai bambini che ogni 60 passi di Flik è tempo di un passo per Flak.
Sembra semplicissimo, e in effetti lo è, perché gli orologi Flik Flak sono stati pensati proprio con l’intento di insegnare a leggere l’ora in maniera facile facile, sviluppando gli orologi in collaborazione con insegnanti e psicologi, promuovendo così l’apprendimento intuitivo dell’ora.
E poi, non ultimo, sono pensati proprio per i bambini, per loro, per il loro stile di vita, e non solo per quanto riguarda lo stile (ce ne sono davvero moltissimi, per tutti i gusti). Anche il fatto di essere senza BPA, resistenti agli urti e lavabili in lavatrice (basta infilarli in un calzino e lavare con un semplice ciclo a 40 gradi) rendono gli orologi Flik Flak perfetti per i nostri bimbi sempre in movimento. E il prezzo è anche molto accessibile, cosa da non sottovalutare, dal momento che si tratta di orologi svizzeri al quarzo di qualità eccellente.
Da qualche anno, poi, Flik Flak ha sviluppato una divertentissima App (per iOS o per Android) per imparare ancora meglio a leggere l’ora (eh no, ai nostri tempi questo non c’era!). Attraverso giochi e avventure, Flik e Flak accompagnano di nuovo i bambini nel magico mondo della lettura dell’orologio, insegnando in maniera efficace e duratura a leggere l’ora.
Per quest’anno Flik Flak ha pensato ad una nuova meravigliosa collezione, che incontra i gusti di tutti i bambini, i più disparati: dai glitter per i più sfavillanti a quelli dedicati allo sport (calcio, basket, danza…), da quelli romanticamente rosa a quelli gialli “wow!”, da quelli più semplici a quelli speciali con ghiere più sportive e dedicati alla scuola (bellissimi i Pink e Blue AB34!). Per scoprirli tutti e trovare quello preferito dei nostri bimbi basta sbirciare sul sito di Flik Flak.
5 idee di giochi Montessori per bambini di 2 anni
Mercoledì, 18 Settembre 2019 13:55I giochi Montessori sono sempre una buona idea. Meglio però scegliere quelli più adatti in base all’età del bambino, per trarne tutti i benefici e giocare in tutta sicurezza!
Ecco dunque una selezione di giocattoli montessoriani per bambini a partire dai 24 mesi, in legno, educativi, stimolanti e super divertenti.
5 idee di giochi Montessori per bambini di 2 anni: i giocattoli montessoriani per i bambini dai 24 mesi
“Balza su”
Un giocattolo semplice semplice in legno, per imparare i colori e le corrispondenze e per divertirsi concentrandosi su un’attività facile ma fondamentale come quella dell’infilare gli oggetti nei buchi. Costa meno di 10 euro e lo trovate qui.
Puzzle didattico
Un classico dell’infanzia è il puzzle base, di legno (in questo caso a forma di albero), con delle forme pretagliate nelle quali inserire le figure corrispondenti. In questo caso è un gioco molto educativo perché stimola la manualità fine e la coordinazione occhio-mano. Costa 9.99 euro e lo si trova qui.
La casetta
“La mia casetta Montessori” di Headu è uno dei giocattoli più diffusi e amati dai genitori e dai bambini per vari motivi. Il primo è che piace moltissimo ai bimbi, che si divertono a scoprire mille dettagli, mille forme e mille disegni. In secondo luogo perché è super montessoriano: aiuta infatti i bambini, attraverso il gioco, a conoscere la propria casa, in modo da riconoscere le stanze e gli oggetti in vista della loro crescita indipendente. Lo troviamo su Amazon a 15 euro.
I lacci e le chiusure
Attività montessoriana per antonomasia sono i lacci e le chiusure. Per chi non ha la tavoletta in legno e non ha tempo di costruirla ecco qui un comodissimo gioco che comprende moltissime chiusure, da quelle con i lacci alle cerniere, dai bottoni alle fibbie, per far sì che i bambini allenino la manualità e la precisione attraverso un’attività quotidiana resa ludica.
Le attività più disparate
Attraverso questo libro di L'Ippocampo le mamme e i papà possono scoprire innumerevoli attività montessori da svolgere con i bambini, tutte da realizzare con materiali che più o meno abbiamo tutti in casa, per stimolare creatività, manualità e sensorialità.
5 lavoretti di carta per bambini di 5 anni
Martedì, 17 Settembre 2019 13:35I lavoretti di carta sono un’attività molto educativa, un po’ perché quando lasciamo fare i bambini scatenano la loro fantasia, e un po’ perché quando devono seguire le consegne allenano la manualità e ottengono oggetti divertenti e ludici che piacciono moltissimo anche a loro.
È anche un’occasione per riciclare la carta che abbiamo in casa senza buttarla, ed è una buonissima idea per preparare dei regali fatti con le mani dei bimbi.
Ecco dunque cinque idee di lavoretti di carta per bambini di cinque anni.
5 lavoretti di carta per bambini di 5 anni: le idee per creare oggetti con la carta riciclata
I vasetti con i cactus
Utilizzando vecchi vasetti o lattine riciclate possiamo con i bambini disegnare dei cactus su dei cartoncini colorati, tagliarli e incollarli in maniera tridimensionale e realizzare così delle bellissime decorazioni per la casa e la cameretta.
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Le libellule
Qui serviranno delle cannucce di carta o compostabili, dei cartoncini, della colla e una macchinetta per fare i buchi ai fogli. Tagliamo delle strisce di carta colorata, quindi pieghiamole in un verso e nell’altro seguendo creando così una molla. Buchiamo la “molla” con la macchinetta per i buchi e pieghiamo invece la parte finale incollandola a tubo (sarà la testa). Infiliamo la cannuccia nei buchi e incolliamo infine delle ali. Bellissime, no?
https://iheartcraftythings.com/dragonfly-craft-template.html
I fiori
Tracciamo la forma delle manine dei bambini, quindi tagliamola e coloriamola. Sempre con delle cannucce di carta, armandoci di scotch, potremo costruire dei bellissimi fiori.
https://kinder.cuisinerecettes.org/50-tolle-bastelideen-fuer-kinder-13/
I torsoli
Con i rotoli di carta igienica e i pirottini per muffin, ecco i torsoli di mela: non dobbiamo fare altro che assemblare i rotoli, i pirottini, un rametto e due foglie di carta.
https://nontoygifts.com/paper-roll-apple-core-craft/
Le corone per il compleanno
E sempre con i rotoli di carta igienica finiti ecco delle bellissime corone perfette per ogni festa: tagliamo la parte superiore a forma di corona e coloriamola, quindi facciamo due buchini con la forbice o con un punteruolo e infiliamo un cordoncino (per legarle in testa).
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