I migliori giochi da tavolo per bambini
Lunedì, 02 Gennaio 2023 09:36I giochi di società hanno numerosi benefici, ma quali sono i migliori? Quali sono i giochi da tavolo per bambini più divertenti per le serate in famiglia?
In questo articolo abbiamo raccolto i giochi in scatola che secondo noi non dovrebbero mai mancare in casa: si tratta dei più curiosi, coinvolgenti e divertenti! Pronti a sfoderare la giusta competitività in famiglia?
Bandito, servito!
Per i più piccoli, i Babagiochi della casa editrice Babalibri sono perfetti: sono pensati per le menti dei bambini dai 3 anni in su, stimolano il pensiero logico e danno il primo assaggio di sana competitività.
Dobble
Se i bambini e le bambine lo adorano un motivo c'è: è divertente e veloce, ma soprattutto gli permette di diventare bravissimi nello scovare le figure. E quando diventano dei pro, si divertono a sfidare adulti meno preparati! Dobble entra quindi di diritto nell'Olimpo dei giochi da tavolo per bambini.
C'è anche in versione Harry Potter, davvero carinissimo!
Taco Gatto Capra Cacio Pizza
Il principio è lo stesso di Dobble (la velocità di riconoscimento delle figure e delle carte), ma è anche un primo gioco di carte semplice e intuitivo (che crea una gran competizione in famiglia!).
Saltinmente
Il classico "Nomi, cose, città", ma ampliato e migliorato: Saltinmente è davvero divertentissimo e soprattutto stimolante, perché necessita pensiero veloce e conoscenza di tanti vocaboli e concetti (della vita quotidiana). La scatola suggerisce di giocarci dai 12 anni in su, ma con bimbi e bimbe svegli nessuno vieta di cominciare già quando sono più piccoli!
Indomimando
Per bimbe e bimbe dagli otto anni? Immancabile è "Indomimando", il classico gioco del mimo con regole divertenti e coinvolgenti, per vincere a squadre.
Pictionary
Fa parte, con Saltinmente e altri, del gruppo di giochi da tavolo classici e tradizionali: Pictionary è il gioco in cui chi sa disegnare vince tutto, e chi non sa disegnare rende tutto più divertente!
Bandito
Cooperativo, competitivo (ma solo contro Bandito!), logico e divertente: questo gioco di carte è adatto anche con i bambini e le bambine dai 6 anni in su e promette serate gioco davvero entusiasmanti.
Quante famiglie
Altro gioco di carte, altre skill di memoria e logica! Il celebre gioco Clementoni "10 famiglie" è qui presentato in una nuova versione inclusiva e più fedele alla realtà delle famiglie sfaccettate e permette di giocare uno contro l'altro oppure cooperando per riformare tutte le famiglie presenti nel mazzo. Divertentissimo!
Romjul: come vivere la settimana tra Natale e Capodanno secondo i norvegesi
Mercoledì, 28 Dicembre 2022 09:50Le festività non sono piacevoli per tutte le persone. Ma possono diventare un momento prezioso per la famiglia, e soprattutto per la famiglia più intima, senza tutto il parentado.
Ma non parliamo dei classici Natale, Santo Stefano e Capodanno: ci riferiamo a quei giorni nel mezzo, a quelle giornate intermedie che trascorrono sul finire di dicembre e che, senza la scuola di mezzo, permettono di passare più tempo con i bambini.
I norvegesi hanno un nome per queste giornate: si dice Romjul e si riferisce esattamente al periodo tra il 27 e il 31 dicembre, con le giornate lente (ma spesso caotiche!) che ci accompagnano verso il nuovo anno.
Cos'è il Romjul
Come spesso accade con le lingue, alcuni idiomi hanno parole che sono poco traducibili negli altri linguaggi. Prendiamo "romjul": in norvegese indica, in un solo termine, tutto il periodo che racchiude i giorni tra Santo Stefano e Capodanno. Ma il significato non si limita al calendario: questi giorni, infatti, sono speciali e particolari, e i popoli nordici - maestri nell'accoglienza e nella confortevolezza - lo sanno.
Romjul, quindi, indica i giorni tra il 27 e il 31 gennaio, comprendendo anche la sensazione di non sapere cosa fare, tipica delle festività in famiglia e dei giorni che precedono l'arrivo dell'anno nuovo.
In Norvegia il Romjul (che deriva da "rom", stanza, e "jul", Natale) è visto dunque come un periodo di relax, di tempo in famiglia. Un periodo in cui è concesso (e consigliato) rallentare.
Cosa fare durante il Romjul?
Cosa vi consigliamo?
Di continuare ad abbracciare lo stile di vita Hygge.
Di bere cioccolata calda e tisane per scaldare il cuore.
Di stare in pigiama per un giorno intero (ma non di più!).
Di preparare del buon vin brule analcolico per profumare casa.
Di indire una giornata senza schermi, giocando ai giochi in scatola e leggendo.
Di costruire quel progetto con mattoncini o puzzle che avevate lasciato a metà.
Di cucire, sferruzzare, cucinare.
Di fare decluttering prima del nuovo anno.
Di organizzare un book-club di famiglia leggendo un libro tutti insieme.
Di riorganizzare la libreria.
Di uscire a camminare nella natura approfittando del clima freddo (con il giusto abbigliamento!).
I cappellini fai da te per festeggiare Capodanno: qualche idea!
Martedì, 27 Dicembre 2022 09:36C'è chi odia quest'occasione e chi invece ama tantissimo la notte di San Silvestro, festività davvero divertente per festeggiare l'arrivo del nuovo anno! Insomma: cosa si fa a Capodanno?
Trascorrere San Silvestro in famiglia e con gli amici può essere particolarmente piacevole, se si organizzano delle attività di Capodanno con i bambini e se si portano i giusti giochi in scatola. E anche le decorazioni sono importanti! Ma non serve strafare: a volte bastano dei cappellini.
E se stai pensando di realizzare i cappellini fai da te per Capodanno, ecco qualche idea semplice, veloce e sostenibile (perché possiamo utilizzare senza scervellarci troppo ciò che abbiamo in casa, riciclando materiali di scarto).
Le corone di carta
Realizzarle è davvero semplice: recuperiamo del cartoncino da riciclare, tagliamo una forma di corona larga tanto quanto il diametro della testa, tagliamo, pieghiamo e fissiamo con dei punti metallici.
That's it:
Le corone con pompon
Aggiungendo qualche piccolo pompon alla corona di carta (incollandolo sulla superficie aiutandoci con della colla a caldo) il risultato è ancora più magico ed elegante!
I cappellini a cono
Per realizzare questi cappellini a cono, invece, dovremo tagliare dei grandi cerchi nel cartoncino, tagliare il raggio e piegare a cono. Fissiamo di nuovo con dei punti metallici e aggiungiamo un nastro elastico per fissare i cappellini da festa sotto al mento.
I cappellini a cono con pompon
Di nuovo, incollando qua e là piccoli pompon o perline, i cappellini per Capodanno diventeranno ancora più divertenti e preziosi.
I cappellini dei travestimenti
Idea dell'ultimissimo minuto? Recuperiamo tutti i copricapi di Carnevale e di Halloween, così come le corone dei vari travestimenti che bambini e bambine utilizzano tutto l'anno, dal cappello di Babbo Natale a quello da streghe e stregoni: ogni invitato potrà indossare un cappello diverso rendendo tutto super divertente.
La corona di stoffa
Per chi è bravo con la macchina da cucire, un ultimo spunto è la corona di stoffa, da realizzare con scampoli di tessuto e imbottire con gommapiuma o vecchia lana: è davvero carinissima!
"Per favore, non farlo": come chiedere ai parenti di non condividere foto dei bimbi sui social
Venerdì, 23 Dicembre 2022 09:53Le ragioni dietro alla scelta di non condividere online le foto di propri figli sono diverse e comprensibili (dai pericoli di internet al consenso), così come lo sono quelle di chi sceglie di pubblicare senza problemi le fotografi dei bambini sui propri social media, documentando così la crescita anche con chi è lontano (si chiama "sharenting", un mix tra le parole "to share", condividere, e "parenting", fare i genitori). Non è questo il luogo del giudizio.
Tuttavia, è il luogo in cui diamo consigli. E oggi è il momento di suggerirvi sei modi - gentili, appropriati e rispettosi - in cui possiamo chiedere ai parenti di non condividere le immagini dei nostri figli online.
Che sia durante le feste, in occasione di un party o semplicemente nella vita quotidiana, è legittimo non volere che i volti dei propri bambini e bambine compaiano in rete. Ma che fare con amici e parenti che non sembrano fregarsene? Che pubblicano le foto senza pensarci? O che addirittura se ne fregano della nostra richiesta?
Ecco 4 modi per chiedere ai parenti di non condividere foto dei bimbi sui social.
Dirlo subito
La prima cosa da fare, semplicemente, è dichiarare questa volontà, anche perché molte volte le persone postano senza pensarci e senza chiedere nulla agli altri.
"Preferirei/preferiremmo che le foto dei nostri figli non venissero pubblicate online. No, nemmeno su un profilo privato". Di solito basta, ma non è detto. Intanto, però, le cose sono state messe in chiaro.
Spiegare le proprie ragioni
Se la semplice richiesta non basta, possiamo spiegare in prima persona il motivo che sta dietro. "Non mi fa sentire a mio agio condividere le sue foto". Oppure: "Temo molto i pericoli online". Ognuno può avere una propria ragione e dirla a chiare lettere a chi ci sta di fronte è un modo efficace per far sì che accolgano la richiesta.
Parlare della digital footprint
Molte volte, la ragione dietro alla scelta di non pubblicare online è la consapevolezza riguardo alla digital footprint, o impronta digitale. Si tratta della traccia che rimane per sempre online: tutto ciò che pubblichiamo rimane lì, a imperitura memoria, e anche le foto dei nostri figli potenzialmente rischiano di restare nell'etere anche contro la loro volontà. Spesso la gente non ci pensa, e spiegare quindi questo fatto può aiutare a fare capire meglio. Non si tratta quindi di una paura irrazionale, ma di un ragionamento con pilastri molto solidi, dal momento che qualcuno prima o poi googlerà il nome dei nostri figli (per ragioni di lavoro o di scuola, per esempio).
Parlare del consenso
Anche in questo caso, possiamo mettere le cose ancora più in chiaro: se i bambini sono piccoli, non condividere le loro immagini può essere una forma di rispettoso consenso implicito, dal momento che non hanno il potere di decidere. Se sono più grandi e hanno espresso la volontà di non comparire online, significa stare rispettando il loro desiderio. E questo dovrebbe bastare.
Pelle secca del viso: come scegliere la migliore crema
Giovedì, 22 Dicembre 2022 09:48La pelle secca del viso può essere fonte di disagio, soprattutto nei periodi di freddo o quando si è esposti a condizioni ambientali difficili. Per molte persone la pelle secca è un problema cronico che richiede un trattamento continuo per tenerlo sotto controllo.
Una buona crema idratante può aiutare ad alleviare i sintomi della secchezza e fornire un sollievo a lungo termine da questa condizione. Tuttavia, la scelta del prodotto giusto può essere complicata, dato che oggi ci sono molte opzioni sul mercato.
In questo articolo, discuteremo alcuni consigli su come scegliere una crema idratante efficace per il viso che soddisfi le vostre esigenze e vi dia i massimi risultati.
Come scegliere la migliore crema per pelle secca del viso
Quando si cerca una buona crema per la pelle secca del viso, è importante tenere a mente diversi fattori chiave.
In primo luogo, la crema deve contenere ingredienti che garantiscano un'idratazione duratura. Cercate creme con sostanze umettanti come la glicerina e l'acido ialuronico, che sono in grado di attrarre l'umidità dall'ambiente e di trattenerla nella pelle.
Inoltre, emollienti come il burro di karité e il burro di cacao possono contribuire a formare una barriera protettiva sulla superficie della pelle che impedisce la perdita di acqua.
In secondo luogo, cercate creme specifiche per la pelle secca. Molte creme idratanti contengono ingredienti che, pur fornendo una certa idratazione, possono essere irritanti o seccare la pelle ulteriormente. Evitate questi prodotti e optate invece per quelli specificamente formulati per nutrire e rivitalizzare la pelle secca
Infine, nella scelta di una crema idratante, tenete conto del vostro tipo di pelle. Le pelli grasse o miste possono avere bisogno di creme più leggere, mentre quelle sensibili o molto secche dovrebbero optare per formule più ricche che forniscono un'idratazione più intensa
Per approfondire: guida alle migliori creme per pelle secca.
Pelle secca: buone abitudini nella vita quotidiana
Le buone abitudini quotidiane di chi soffre di pelle secca del viso possono fare la differenza nell'efficacia delle creme idratanti.
Tutto comincia con il capire quali sono i fattori che scatenano la secchezza, come l'ambiente o le scelte di vita. Una volta individuati, si può iniziare a modificare le proprie abitudini per prendersi cura della pelle e mantenerla idratata.
Limitate l'esposizione all'acqua calda e optate invece per quella tiepida. Le docce e i bagni caldi, così come i lavaggi frequenti del viso, possono sottrarre gli oli essenziali dalla superficie della pelle, causando secchezza.
È inoltre importante evitare saponi o detergenti aggressivi che possono irritare la pelle. Optate per detergenti o oli delicati e utilizzare acqua tiepida per lavare il viso.
Oltre alle creme idratanti, prendete in considerazione l'uso di un umidificatore in casa per mantenere l'aria umida. Questo può aiutare a prevenire secchezza e irritazione.
Infine, scegliete l'abbigliamento con saggezza. I tessuti naturali, come il cotone, sono ideali per le pelli sensibili, in quanto permettono loro di mentre i tessuti sintetici spesso trattengono l'umidità e creano un ulteriore strato tra la pelle e l'ambiente.
Seguendo questi consigli e scegliendo una buona crema idratante per la pelle secca del viso, è possibile mantenere la pelle sana e idratata tutto l'anno.
Per approfondire, vedere anche: i problemi della pelle più frequenti in gravidanza.
Si tratta di uno sfizio, di un'eccezione: è così dolce e goduriosa che non potrebbe essere altrimenti, ma che buona!
La cioccolata calda piace a bambini e bambine, ma anche a noi adulti. Prepararla in casa è divertente (è una di quelle ricette che si possono fare in pochi minuti, facendoci aiutare dai piccoli chef di casa) e berla insieme diventa un momento Fika che avvicina e che rafforza i legami.
Ecco dunque la ricetta della cioccolata calda con piccoli marshmallow in superficie, al posto della classica cioccolata calda con la panna.
Cioccolata calda con marshmallow, la ricetta invernale
Tavola di Natale dell'ultimo minuto: 5 ispirazioni eleganti e graziose
Martedì, 20 Dicembre 2022 10:11La preparazione del pranzo di Natale non deve essere per forza stressante (e infatti già vi avevamo stilato una serie di regole per renderlo più semplice). E nemmeno la decorazione della tavola!
Per abbellire il tavolo del pranzo di Natale o del cenone della Vigilia non bisogna necessariamente strafare. Basta guardarsi intorno, usare ciò che si ha già in casa, puntare su colori della tradizione natalizia e, alla fine, godersi la tavola imbandita e la compagnia della famiglia.
Ma che fare all'ultimo minuto? Ecco 5 idee per decorare la tavola di Natale con pochi elementi che tuttavia renderanno l'atmosfera super natalizia, con eleganza e stile.
Oggetti vintage
Se vicino a casa hai un charity shop, oppure se la tua cantina/soffitta è zeppa di vecchi oggetti dei nonni, recupera qualche candelabro (non per forza lucidato!) e vecchia cristalleria: la sensazione di eleganza natalizia è assicurata, non ti servirà altro. La naturale classe e raffinatezza di questi oggetti farà da sola tutto il lavoro e la tavola risulterà davvero molto chic, vintage e curata.
Non preoccuparti se coltelli, forchette, bicchieri e stoviglie non sono appaiati: stanno molto bene anche selezionati in maniera più libera e mischiati tra loro.
Le stelle filanti
Se ti sono avanzate un po' di stelle filanti da altre feste (non buttarle mai! Tornano sempre buone) puoi sparpagliarle sulla tavola per un effetto party. Lo stesso vale per i coriandoli.
Spargili al centro del tavolo, per la lunghezza, subito dopo aver sistemato la tovaglia, quindi apparecchia come sempre.
Le pigne
Simbolo dell'autunno e dell'inverno, se posate qua e là sul tavolo daranno al pranzo di Natale il tocco estetico che cercavi.
Esci quindi a fare una passeggiata, raccoglile, lavale con acqua calda, lasciale asciugare molto bene e spargile sulla tovaglia.
Le palline
Questa è una soluzione letteralmente dell'ultimo minuto: se non hai proprio nulla in casa, rimuovi le palline dall'albero (dalla parte posteriore, quella che gli ospiti non vedono!) e disponile caoticamente sul tavolo del pranzo di Natale.
Il nastro verde
Richiamando il colore dell'albero di Natale, il verde dona subito un tocco natalizio alla tavola. Recupera quindi un nastro verde (quello per pacchetti regalo) e usalo per infiocchettare le posate o il tovagliolo. Se quest'ultimo è rosso, l'effetto è ancora più magico!
I migliori romanzi di formazione per ragazzi e ragazze
Lunedì, 19 Dicembre 2022 08:32"Coming of age": crescere, maturare, entrare nell'età adulta. Se "romanzo di formazione" pare una definizione troppo accademica e polverosa, il corrispettivo inglese è decisamente più attraente.
Si tratta di quei romanzi che parlano di un protagonista o di una protagonista e del suo viaggio alla scoperta della vita dagli anni dell'adolescenza alla vita adulta. O, in alternativa, di un momento particolarmente significativo della crescita.
Perché piacciono ad adolescenti e giovani? Perché si tratta di libri che parlano di storie vere, reali, verosimili, in cui ci si può rispecchiare trovando risposte o che, al contrario, presentano vicende lontane dalle proprie, permettendo di esplorare vite ed esperienze diverse da ciò che si conosce.
Ecco dunque una selezione dei 10 migliori romanzi di formazione per ragazzi e ragazze (secondo noi), libri "coming of age" per scoprire che crescere è un'avventura unica, diversa per ognuno di noi. Ma che, in fondo, ci accomuna.
Il giovane Holden
È il romanzo di formazione per antonomasia, e il motivo è che, prima o poi, tutti lo leggono. E anche se non lo si apprezza immediatamente, magari dopo qualche anno torna la voglia di rileggerlo. Provare per credere. Il giovane Holden di J.D. Salinger è un piccolo capolavoro.
Noi siamo infinito
Ambientato negli anni Novanta, questo romanzo di formazione da cui è stato tratto un fortunatissimo film con Emma Watson è tra i più toccanti che possiate leggere. Prime volte, primi baci, prime droghe che girano a scuola... Ma non solo. Il protagonista di Noi siamo infinito di Stephen Chbosky è tra le persone più dolci che conoscerete nella vostra vita, le sue insicurezze sono tra le più condivisibili e la sua storia - straziante e alla fine davvero pesante - fa capire che non si è soli, e che ognuno nella propria vita può sperimentare solitudine, tragedia e ingiustizie.
Il signore delle mosche
Non è propriamente un bildungsroman (romanzo di formazione) nel senso più stretto, poiché segue le vicende di un gruppo di ragazzini, e non di uno solo, ma Il signore delle mosche di William Golding è considerato un pilastro della letteratura per ragazzi. Crudo e selvaggio, racconta della sopravvivenza di alcuni ragazzi su un'isola dopo un disastro. Qui i loro istinti più animaleschi emergeranno, mostrando come la società e le regole siano spesso necessarie.
Scheletro femmina
Francesco Cicconetti (conosciuto sui social con il nome mehths) ha scritto in questa auto-fiction la storia rivisitata della sua vita e della sua transizione di genere, riversando nelle pagine - con una scrittura semplice e cucita sapientemente - i sentimenti, le emozioni, le paure e le dinamiche sociali con cui ha avuto davvero a che fare durante la propria adolescenza e giovinezza. Si tratta di uno dei primi (e forse unici) romanzi pubblicati da case editrici affermate (in questo caso Mondadori) che parlano di transizione scritti da una persona transgender, e questo è molto importante: per la prima volta non c'è appropriazione o tentativo di spiegare le cose da parte di qualche estraneo, ma una vera esperienza di vita scritta da chi c'è passato, dando così la possibilità a lettori e lettrici di ascoltare direttamente le vicende, e soprattutto dando la possibilità alla cominità transgender di avere finalmente una propria voce. Una tra tante - dato che la storia di ogni persona è a se stante - ma finalmente una c'è.
A very large expanse of sea
Per ora questo libro di formazione c'è solo in lingua originale, ovvero inglese americano, ma per chi legge l'inglese è un gioiello da non perdere: Tahereh Mafi (scrittrice famosa su TikTok per la serie di romanzi Shatter me) ha scritto A very large expanse of sea, la storia di una ragazza musulmana in un liceo americano all'indomani della caduta delle Torri Gemelle. Siamo nel 2002, Shirin porta il velo e ha una passione, la break dance, che pratica insieme al fratello e a un gruppo di amici più grandi di lei. Nella sua vita farà irruzione Ocean, il classico sportivo popolare a scuola, e le sue convinzioni, così come le sue difese (innalzate in seguito all'ondata di odio scaturita dal terrorismo), cadranno.
Il buio oltre la siepe
Nei licei americani questo romanzo fa spesso parte del programma di letteratura: si tratta di un pilastro del genere coming of age che tratta molto bene (anche se con un punto di vista un po' superato) il tema del razzismo e dei pregiudizi. Harper Lee l'ha pubblicato nel 1960, ma resta un piccolo capolavoro da leggere almeno una volta nella vita.
La ragazza della palude
Questo romanzo di Delia Owens (per ragazzi più grandi e adulti) è un giallo, ma è anche la storia di pregiudizio, solitudine e cattiveria che una ragazza diversa dalle altre può sperimentare sulla propria pelle.
L'educazione
Tara Westover ha raccolto in questa autobiografia la sua esperienza di bambina e ragazza in una famiglia di mormoni fondamentalisti in America. Un punto di vista interessante, strano, lontano, e, come tutti i punti di vista così diversi dal nostro, necessario.
Molto forte, incredibilmente vicino
Jonathan Safran Foer, tra gli autori più acclamati del nostro secolo, ha scritto questo commovente romanzo su Oskar. Questa la trama: "A New York un ragazzino riceve dal padre un messaggio rassicurante sul cellulare: "C'è qualche problema qui nelle Torri Gemelle, ma è tutto sotto controllo". È l'11 settembre 2001. Tra le cose del padre scomparso il ragazzo trova una busta col nome Black e una chiave: a questi due elementi si aggrappa per riallacciare il rapporto troncato e per compensare un vuoto affettivo che neppure la madre riesce a colmare".
7 regali per bambini e bambine che amano disegnare
Venerdì, 16 Dicembre 2022 10:54Precisione, manualità fine, coordinazione occhio-mano, pre-scrittura, creatività, fantasia, problem solving: quante cose stimola il disegno? Tantissime! Ecco perché le bambine e i bambini amano disegnare, un'attività classica e intramontabile.
Ma cosa regalare a bambini che amano disegnare? Ecco una selezione di strumenti, giochi e regali che li faranno impazzire e stimoleranno la loro attitudine creativa.
La tavoletta grafica
Invece di accumulare fogli su fogli con disegni che (eh sì, ammettiamolo) non sono capolavori, e invece di sentirci in colpa quando li buttiamo, la tavoletta grafica (è questa qui) permette di disegnare e di cancellare al volo, in un gesto, per bimbi e bimbe che disegnano CONTINUAMENTE.
Un set di pennelli
Se non li hanno già, i pennelli (tutti per loro!) saranno apprezzatissimi.
Una lavagna
Di legno, con cavalletto e tanti gessi: sta bene in cameretta ed è un modo furbo per far sì che i bimbi disegnino senza limiti, ma senza sprecare carta e pennarelli.
I classici Caran d'Ache
Sono bellissimi, intramontabili, tradizionali: i Caran d'Ache sono un regalo tra i più ambiti.
Un libro su come disegnare Manga
Molti ragazzi e ragazze si appassionano all'arte giapponese. Regalare un libro per iniziare a capire come disegnare nello stile manga può essere uno stimolo.
Un set per Manga
E a tal proposito, Faber Castell ha pensato a un set ideale con tutti gli strumenti per cominciare.
Un kit per creare tatuaggi
Uno dei lavori creativi e artistici più remunerativi e richiesti? La tatuatrice o il tatuatore. Un kit per creare tatuaggi per bambini è quindi un'ottima idea.
Ps. I link sono affiliati!
Uno dei profumi più tipici dell'inverno e del Natale è quello del vin brûlée (o vin brulé), vino caldo, dolce e speziato che è tipico di numerose culture (e che in inglese si chiama mulled wine).
Una versione nordica molto simile è quella del Glogg (la cui ricetta trovate qui), ma che è comunque alcoolico essendo a base di vino e brandy.
Ma come preparare il vin brûlée analcolico, in modo che anche i bambini, le bambine e le persone astemie possano berlo godendosi gli aromi natalizi e il calore che diffonde?
Ecco la ricetta del vin brulé analcolico, a base di succo di mela caldo, a cui aggiungere le spezie più classiche, quelle che appena arrivano al naso innescano immediatamente la sensazione più natalizia che ci sia.
Il vin brûlée analcolico, per un Natale profumato per tutti: la ricetta