Un po' per noi, un po' per lei abbiamo deciso che era ora di ampliarci un pochino ed avere un pezzetto di giardino dove sfogare le frustrazioni cittadine. Certo il trasloco ed i piccoli e/o grandi lavori di ristrutturazione non sono certo una passeggiata... ma poi danno grandi soddisfazioni; la più preoccupata era Cucciola che vedeva man mano sparire pezzi di mobili dalla vecchia casa e comparire nuovi scatoloni da rosicchiare e smusettare... l'ultima a traslocare con noi è stata logicamente lei!
Io – Eccoci arrivati amore ti piace? Hai visto quanto spazio
Cucciola – Andiamo a casa? Non ho voglia di stare in vacanza
Io – Questa è la nostra nuova casa, c'è anche il giardino, vai a vedere
Cucciola – Io dalla mia gabbietta non esco finché non torniamo a casa
Dopo circa un'oretta...
Cucciola – Va bene esco ma... non c'è il mio odore, pipì qui e qui e qui e anche là... oh il nostro divano quasi lo rosicchio, così tanto per amicizia
Lui – Caz... adesso oltre agli scatoloni siamo nelle pozzette di piscia?
Io – Dai povera si deve ambientare, deve segnare il territorio
Lui – Povera? Piscia in sala ed è povera? Se cago in cucina cosa ne dici?
Io – Che sei proprio insensibile, superficiale e pure pirla... basta?
Intanto lei cammina incerta per casa, allungando il musino e tirando avanti le orecchie, facendo un frenetico movimento di naso per captare tutti gli odori, facendo dentro e fuori dalla sua gabbietta per capire se il rischio è che anche quella subisca un repentino trasloco, ma del giardino non ne vuole sapere.
Io – Sai cosa facciamo? Mettiamo la sua gabbietta in giardino, così quando esce da lì si trova sull'erba!
Cucciola – Oh che cavolo cos'è sta roba verdina sotto le zampe... siamo al parco? Quando torniamo a casa?
Io – Dai fai un giretto, non avere paura...
Giusto il tempo di dirlo e aveva fatto il giro del giardino correndo come una macchina da F1 e le curve degne della Moto GP, qualche salto a metà tra un camoscio e un cavallino che scalcia poi all'ombra della siepe si era già sbocconcellata gli unici, primi e teneri germogli delle piante che tentava ancora la crescita.
Io – Beh mi pare vada alla grande?
Lui – Sì, e il buco che sta scavando ora? Penso che per sera avrà raggiunto la Cina, potremmo farla assumere dalla Caterpillar
Io – Dai non iniziare, tanto il giardino è tutto da rifare, riseminare e ricoltivare
Lui – E vedremo che fine farà...
Cucciola – Mi piace, guarda come corro..
Io – Brava Cucciola, sei proprio brava, ma come sei veloce, sei proprio brava!
Cucciola – Sì sono Brava Cucciola! Mi piace questo parco!
Alla lunga si è rivelato quello che tutti sapevamo ma che nessuno osava dire:
1) non ha più avuto problemi ad uscire, il problema è piuttosto convincerla a tornare in casa
2) dopo aver rifatto, riseminato e ricoltivato il giardino, Cucciola continua tutt'ora a scavare dove le pare ed è una lotta tra il pollice verde il Lui e la foga di Lei nella costruzione di una (se pur inutile) tana a cunicolo
3) una volta capito che non era il parco, che non eravamo in vacanza e che ci saremmo rimasti in quella casa, ha smesso di fare pipì, di sbattere le zampine (*) per ogni minimo rumore e di scattare impaurita per nulla.
Inizia sempre così un ... "e vissero felici e contenti" ma sempre con mille aneddoti lapini, vedrete...
(*) Avete presente Tamburello, il coniglietto amico di Bambi? A volte sbatteva la zampina posteriore, tamburellava, per sottolineare un momento di felicità ed euforia. Non è proprio così nella realtà, anzi! I conigli sbattono entrambe le zampe posteriori in caso di pericolo. Tamburellando con i piedoni cosicché sia i conigli lontani che quelli che si trovano in quel momento nelle tane sotto terra, sentono le vibrazioni emesse del coniglio che è rimasto in superficie con l'incarico di far da vedetta, da palo, e che in quel momento può aver avvistato o fiutato, anche a molta distanza, un ipotetico o reale pericolo, in modo che sia lui, che tutti quelli del suo gruppo possano mettersi al riparo il più in fretta possibile.
Elena Vergani, autrice di Il mondo è bello perchè è variabile