La prima notte

La nostra prima notte non è certo stata quella che mi sarei aspettata, a dire il vero nulla è più stato come me lo sarei aspettato.

Nell’altra casa non avevamo molto spazio ed avevamo ricavato un posto sicuro a prova di coniglio, la gabbietta era stata posizionata sotto il lavandino del bagno, in modo che avesse sempre luce dalla finestra, aria fresca e niente pericoli tipo fili elettrici o mobili di legno, ma niente con lei è come sembra….

Io – Ok amorino ora a nanna qui c’è la tua gabbietta,dentro dai… notte

Tutti a nanna, luci spente…

Crac, trac, tum, sbam…

Io – Ma cos’è, lo senti sto’ rumore… un rosicchiare metallico, uno sbatacchiare… un boh…

Lui – Mmmmmmm

Silenzio

Sbam, sbam, trac…

Io – Lo risenti… ascolta

Sbam, sbam, sbam…

Io – E’ il coniglietto, povero

Lui – Povero un paio di nacchere è la una di notte

Io – Sai quante volte tu mi svegli alla una perché russi… Amore cosa c’è…

Sono sveglia, apri la gabbietta, sono sveglia

Io – No scusa, ti ho chiuso perché pensavo dormissi così… ok adesso aprimo

Ecco un saltino e sono fuori, andiamo, devo giocare

Io – No amore è tardi ora si dorme, dove vai, in sala, dai mi siedo un po’ sul divano e tu fai un giretto

Appena seduta lei si accovaccia vicino al mio piede, appoggiata e inizia a leccarmi

Sei mia, bacino, ora chiudo un attimo gli occhietti così stiamo insieme

Dopo circa un’ora lui mi sveglia

Lui – State dormendo tu seduta sul divano e lui appoggiato al tuo piede come una ciabattina di peluches

Io – Ok mi alzo, andiamo Ringhio

Ok ti seguo, dove andiamo, mi ero giusto appisolata

Io – Allora stai qui, chiudo solo la porta, se vuoi puoi sgranchirti le zampine girando qui ma solo qui, la porta la devo chiudere, notte

Crac, crac, crac, crac…

Io – Lo senti, sembra un…

Lui – Un topo che rosicchia, caz… sono le due e mezza e il tuo roditore sta casinando con non so cosa

Io – Dai è la prima nostra notte, magari è spaventato, deve abituarsi, povero

Apro la porta del bagno

Oh libera, ora faccio una corsetta, sono sveglia, cosa facciamo?

Io – Topino dai è tardi… ma che bravo… vieni a vedere ha fatto un salto, guarda…

Lui - Mmmmmmmmmmmmm

Sì guarda ne faccio un altro, guarda come corro veloce, tavolo, muro, divano, sotto, saltino…

Io – Ok pasticcino sono le tre, ora vai a nanna

Lui – Fatto?

Io – Sì, si è fermato tra una corsa e un salto, chiudeva gli occhietti e gli ciondolava un po’ la testa, ora è stanco, notte

Crac, Crac … Le quattro, Tum, Tum … Le cinque e venti … domenica ora sei e trenta tutti svegli

Io – Che notte, pareva un neonato alle prese con le poppate

Lui – Ora noi siamo svegli, lui ronfa sul tappeto e guarda il risultato…

Tappeti del bagno a pezzi, sfilacciati  e pieni di buchi, porta e stipite rosicchiati per almeno dieci centimetri in altezza e un musino baffuto che ronfava sonoramente in un angolo.

Io – Da oggi ci si organizza, casa a prova di coniglio tipo i fili del computer… capperi sono…

Lui – Mi sa che stanotte tu ti sei addormentata e lui ha lavorato di denti sui fili…

Ma cosa ci volete fare, poi si impara a predisporre tutto per un nuovo arrivato, ci si organizza, lei si abitua e tu impari a contare i danni e capisci, ora più che mai, che nulla è eterno, figuriamoci gli angoli dei mobili o dei muri, le tue ciabatte, il divano, i fili e….. un sacco di altre cose che a te non vengono in mente, ma a lei sì!

Sara

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Cecilia

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