Lo dirò subito, così alla “bruttomuso”: ho preso Cucciola in un negozio.
Devo ammetterlo, non sapevo esistessero anche i conigli abbandonati e, lo giuro, per ignoranza, ho preso la mia coniglietta in un negozio.
Un errore, lo so ma… il mio più grande amore.
Parlare di lei è avere il cuore pieno di sentimenti, la testa piena di aneddoti e non sapere da dove partire.
Dopo tanti pensarci e tanto girare sono andata con mio marito in un negozio della zona e da lì ci si è aperto un mondo parallelo.
Perché passiamo davanti a mille negozi di mangimi, a centinaia di negozi di animali e (purtroppo) a molti (troppi) rifugi per trovatelli e semplicemente… non ci facciamo caso fino a quando non siamo catapultati in quel mondo di cui, da lì in poi, cercheremo informazioni e scopriremo quanto è vasta l’avventura che ci aspetta.
Primi del mese di dicembre, anno 2007, il negoziante ci fa vedere un’enorme “gabbia” con dentro sette coniglietti, tutti piccoli quanto il palmo di una mano, tutti timidi e, per me tutti uguali.
Io guardo mio marito, poi il negoziante:
- come faccio a scegliere? …. Ma poi si sceglie?
Lui mi spiega che quello con le orecchie basse è una razza detta Ariete mentre gli altri cuccioli sono semplici conigli nani: tre color biscotto, uno albino, uno marrone e uno grigio-bianco.
- beh e ora ??!!
Mi accovaccio a terra, apro lo sportello e quelle piccole palle di pelo si rannicchiano tutte infondo, uno vicino all’altro, quasi a farsi coraggio.
Inserisco la mano per farmi annusare e loro si girano di spalle, uno attaccato all’altro cercando di allontanarsi il più possibile, quasi a volermi far capire di non volerne sapere.
- Insomma, e adesso?!
Poi uno si gira, mi guarda, ha gli occhietti come due piccoli bottoni, il pelo bianco sfumato di grigio chiaro, allunga il collo verso la mia mano, facendo qualche piccolo e incerto passo, poi un altro e poi allungando il collo il più possibile mi annusa la punta delle dita, sento il suo respiro timido e caldo ed i baffetti che mi sfiorano i polpastrelli. Alza la testa e mi guarda e nel suo sguardo c’è tutto un – quindi non mi dai da mangiare? Allora adesso cosa facciamo?
- Questo!!!!!!!!!
L’ho scelta? Ci siamo scelti? No lei mi ha scelta!
Spacciatomi per un maschietto l’ho chiamato Ringhio (tipico nome da coniglio!) poi alla visita dal veterinario la scoperta – è una femmina? Visto lo dicevo che aveva le ciglia lunghe! Ok allora Cucciola.
Che errore non aver adottato un trovatello!
Il mio più bell’errore!
Lei è tutto quello che non mi aspetto: la guardo e la capisco, mi guarda e mi capisce, la amo come si può fare solo con lei (e chi ha animali sa cosa intendo), per me è la più bella, è affettuosa ma sa tirare fuori un bel caratterino, è testarda ma anche ridicola, dispettosa e furba, affettuosa e coccolona, opportunista e curiosa.
Mio marito dice che sembriamo io uno scoglio e lei una cozza, mi segua come fosse la mia ombra e mi “tormenta” ogni volta che ne ha l’occasione.
Mi fa scassare dal ridere per quello che a volte combina, a volte è mio marito che mi scasserebbe per quello che le lascio combinare.
E’ una seienne pelosina, la più adorabile che io conosca.
Da subitoabbiamo capito che era una tipetta tosta, mio marito mi ha sempre “rimproverato” di aver fatto una scelta accurata – a metà tra Attila e il Diavolo della Tazmania, a volte mi accorgo che mi assomiglia, tanto, più di quanto io non mi aspetti!
Un errore? Ora il mio più grande amore!
Vi racconterò….. c’è da non crederci!