Mia zia diceva "Bambini e piccioni smerdano le case". Chiunque di noi ha un ricorso in mente ben impresso, una figura di m... fattaci fare dal nipote, figlio o sorella.
Mia mamma ne ha due in mente che credo non scorderà mai e che ogni tanto ci ripropone con gli stessi identici particolari, le medesime parole e che hanno come protagonista mia sorella.
La prima. Il 6 gennaio le viene regalata la tipica befana di pezza con attaccato un sacchetto di dolcetti, ingenuamente ma (come dice lei) a bassissima voce, rivoltasi a mio padre, mia mamma butta lì una frase tipo "cavoli questa befana è sdentata come la signora....". A distanza di un casso di mesi incrociamo la signora ..., la classica nonnina vecchia come una tartaruga che esce di rado e la si incontra ancor meno; scambio di saluti e lei, sempre tenerissima "ciao Greta, come sei bella, è tanto che non ci vediamo, cosa mi racconti?" e mia sorella "la mia mamma dice che sei sdentata come la befana di pezza"...... mia mamma ancora la mena...
La seconda. (senza entrare nel merito dell'argomento pellicce....) Mattina di Natale, tutti alla S. Messa e poi ci si accoda alle mille persone che si accalcano verso l'uscita, mia sorella al mio fianco, dietro mia mamma e mio papà; ad un certo punto mia mamma si accorge di strani movimenti sulla pelliccia di volpe argentata della signora che ci precede
"Greta cosa stai facendo"
"Tocco"
"Non si fa"
La signora si gira e le dice "Ti piace, è morbida?"
"Sì e non puzza"
"E perché dovrebbe puzzare?"
"Beh è una pelliccia di branzino"
Elena Vergani, autrice di Il mondo è bello perchè è variabile