di ciccia, disperazione e frustrazione dopo il parto
Una tra le più frequenti domande che le future e neomamme mi pongono riguarda l’utilità o meno di indossare la famosa “fascia” o “pancerina” (chiamarla pancera forse fa troppo senso…) dopo il parto. Io, che mi definisco un’ostetrica “pro-mamma” sempre e comunque, e che non mi piace essere ‘talebana’ in nessun suggerimento, a questo quesito mi sento tuttavia di rispondere con un categorico “NO”. Non me ne vogliano le aziende che le producono o i negozi che le vendono. Proprio ieri, entrata in un noto negozio di articoli per la prima infanzia per acquistare un regalo, mi è capitato di ascoltare sprazzi di una conversazione tra una futura mamma e la commessa di turno che illustrava le infinite proprietà della pancera (chiamiamola con il suo vero nome: è una pancera). Prima fra tutte, il “dopo il parto almeno torni piatta subito e la pancia non si noterà”. Alt, ferma tutto. La pancia potrebbe anche non vedersi, e ok che se occhio non vede cuore non duole…ma ai muscoli di quella mamma, chi ci pensa? Se pensate di acquistare e dunque utilizzare una pancera dopo il parto per nascondere la pancia che normalmente continuerà a vedersi per ancora diverse settimane, state sbagliando qualcosa. Quando il bambino nasce, gli organi attorno all’utero, così come i muscoli della parete addominale, hanno bisogno di ritrovare il loro equilibrio, tornare lentamente alla posizione di partenza. La natura è lenta, lo avete imparato durante la gravidanza… La pancia è cresciuta piano piano, probabilmente c’è stato un momento preciso in cui l’avete vista aumentare di molto, ma i mesi dell’attesa sono stati tutti utili a preparare al meglio il vostro corpo, con i tempi giusti. Questo vale anche per il dopo: l’utero stesso e il pavimento pelvico (l’insieme delle strutture muscolari che abbracciano i nostri organi genitali, la vescica, l’uretra e l’intestino) hanno bisogno di almeno 6-8 settimane per rientrare nei ranghi. Questo è il tempo minimo di attesa, ad esempio, per la ripresa dell’attività sportiva, che dovrebbe comunque sempre essere preceduta da un periodo di riabilitazione del pavimento pelvico (ma di questo parleremo più avanti).
E’ difficile, magari è snervante, frustrante. Specie quando parenti ed amici commentano con le solite simpaticissime frasi del tipo “Ma ti è rimasta ancora la pancia! Sembra che non hai partorito!”. E’ indubbio, da noia, ci infastidisce. Ma dobbiamo capire che è normale, e che è un momento passeggero. Avete partorito, i vostri muscoli ed organi si assesteranno e arriverà il momento in cui riuscirete ad occuparvi di voi e del vostro fisico. Il commentatore imbecille, invece, è fatto proprio così, ed è probabile che resterà il solito cretino di sempre. (In caso di particolare irritazione, è concesso farlo notare apertamente all’interlocutore).
E la pancera? La pancera schiaccia e comprime tutto quanto, silenziando il lavoro dei muscoli addominali. Avete capito bene, la pancera non consente un lavoro armonico della vostra parete addominale, dunque può potenzialmente ritardare il ritorno alla vostra dimensione fisica pre-gravidanza. La pancera non ci aiuta a ritrovare la forma. Stupite?
Diverso è se, in caso di parto cesareo, si dovesse sentire particolare male, dolore, fastidio alla cicatrice e allo spostamento di tutti gli organi interni. Se l’uso della pancera per i primi giorni ci dona sollievo, concediamocela, ma cerchiamo il prima possibile di eliminarla, piuttosto contattiamo un osteopata per un aiuto nella ripresa e nel re-equilibrio dopo il parto.
Ostetrica Eleonora Bernardini
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Foto: jead Beall Photography tratta dal sito gazeta-shqip.com