Siamo fatte così

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-          Ma come si mette la coppetta mestruale? E se si perde in vagina dove la ritrovo??

-          Ma la vagina è lo stesso buco da cui si hanno rapporti o è quello più dietro?

-          A mia nuora hanno fatto il cesareo perché il figlio si era incastrato nell’esofago.

-          Non faccio il Pap test perché mi hanno tolto le ovaie.

…e via dicendo.

 

Queste sono alcune frasi estrapolate da conversazioni quotidiane avute con le donne che incontro per lavoro. Se qualcuna vi ha fatto sorridere, sappiate che sono veramente reali. Se non vi hanno scomposto e state cercando di ragionare per capire cosa vi sia da dover sorridere a riguardo, allora siete capitate sull’articolo esatto.

---Eh sì, perché la conoscenza del nostro corpo non è affatto così scontata come sembra. Cosa si cela oltre i nostri genitali esterni, non è dato sapersi. Forse qualcuna di voi ha avuto la fortuna di incontrare qualche ostetrica o ginecologa che si è presa la briga di colmare la laguna della biologia studiata sui banchi di scuola.

(Vi ricordate il fantastico capitolo sull’apparato sessuale immancabilmente saltato a piè pari? Ecco, appunto.)

O forse siete abbastanza curiose da averlo scoperto da voi. Se invece tutto questo è ancora avvolto dal magico mistero, e se non siete sicure di sapere cosa sia una tuba o dove sia collocato il collo dell’utero, eccoci qui a scoprirlo insieme.

 

La vagina, l’abbiamo già detto, è un canale dalla lunghezza variabile da donna a donna, che – udite udite! – non è infinita, ma ha una sorta di tetto: è quindi impossibile perdervi dentro qualcosa, state serene. In fondo alla vagina (e possiamo osservare l’immagine per aiutarci, ma anche vi invito ad esplorare con l’aiuto di un dito andando in profondità, mirando verso il basso) ecco il collo dell’utero. L’utero, meraviglioso organo speciale ed unico nel suo genere, ha la forma di una pera, si trova nella pelvi, e termina con una parte più allungata chiamata proprio “collo”, o cervice. Una parte del collo dell’utero sfocia in vagina, affacciandosi dal tetto: possiamo immaginare la vagina come l’interno di una casa, un camino con la sua canna fumaria come il collo dell’utero, che prosegue oltre il tetto con un comignolo (sempre collo del’utero), e si congiungerà all’immenso cielo azzurro (il nostro bellissimo utero). Rende l’idea? Il collo dell’utero, proprio come una canna fumaria, ha un canale al suo interno (il canale cervicale) che consente la risalita degli spermatozoi maschili, ma anche la discesa del sangue mestruale, o del muco cervicale (avete presente quelle perdite bianche-trasparenti tipiche dell’ovulazione?). Il collo dell’utero quindi mette in comunicazione interno dell’utero con la vagina. E’ nella parte del collo dell’utero che sfocia in vagina che si esegue il Pap test, il test di screening per la prevenzione del tumore del collo dell’utero.

Ma continuiamo il nostro viaggio. Passati dalla vagina, abbiamo incontrato il collo dell’utero con il suo canale, ed ecco che proseguendo arriviamo all’utero. L’utero si trova nella pelvi tra la vescica (davanti) e il retto (dietro). E’ qui dentro, nel corpo dell’utero, che ogni mese le cellule dell’endometrio (lo strato interno) crescono, le pareti si inspessiscono per preparare il nido ad una possibile gravidanza. Ed è sempre qui che, se la gravidanza non arriva (cioè se l’ovulo non viene fecondato dallo spermatozoo, o se anche se fecondato non si impianta nella parete uterina per iniziare una gravidanza), le pareti interne dell’utero si “sfaldano”, crollano, dando origine alla mestruazione, pulendo e rinnovando il tutto per creare un nuovo nido.

Ma l’ovulo da dove dovrebbe arrivare? Se osservate l’immagine, noterete due specie di braccia, una a sinistra e una a destra dell’utero, che terminano ciascuna con due ghiandole rotonde: eccoci arrivate alle tube di Falloppio(o salpingi) e alle ovaie. Ogni mese, le ovaie lavorano per far maturare un ovulo (a volte possono maturarne più di uno), preparandoci alla fecondazione. L’ovulo, quando è pronto, esce dall’ovaio e inizia il suo viaggio verso l’incontro con lo spermatozoo che, eiaculato dal pene nella vagina, ha risalito vagina, canale cervicale e utero: l’ovulo potrà essere fecondato nella tuba nell’arco di sole 24 ore, e successivamente insieme tornare nell’utero per l’annidamento e il via della gravidanza, oppure se non fecondato lasciare il corpo della donna insieme alla mestruazione. E via daccapo, per un nuovo ciclo…

 

Ora, provate a rileggere le quattro frasi iniziali.

Siamo o non siamo meravigliose?

Ostetrica Elòeonora Bernardini

www.acasaconte.com

 

 foto tratta da allthingswildlyconsidered.blogspot.com

Sara

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Cecilia

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