I primi mesi del bambino sono senza ombra di dubbio i più intensi. Il piccolo inizia infatti ad avere le capacità sensoriali per conoscere e per interpretare gli elementi che lo circondano. Sente dunque lo stimolo che lo spinge all’avventura, portandolo a scoprire il mondo circostante. È un percorso fatto di tappe, che inevitabilmente porterà il bimbo ad ergersi su due piedi e a iniziare a camminare. Vediamo quindi di approfondire questo tema.
Il bimbo che inizia a camminare: le tappe principali
Generalmente i bimbi iniziano a camminare intorno ai 12 mesi, ma ci sono anche dei bambini che cominciano prima o dopo, dipendentemente da ogni singola situazione. La corsa arriva invece intorno ai 2 anni, mentre dopo 18 mesi sono già in grado di salire e scendere le scale. In realtà si tratta del completamento di un percorso fatto di piccoli step, che parte innanzitutto dal controllo della testa e dalla capacità di sedersi, e di mantenere un equilibrio sempre più elevato.
Si arriva così al cosiddetto gattonare, che in genere parte a nove o dieci mesi, e che rappresenta l’anticamera dei primi passi seguito poi dallo stare sulle punte. Poi, una volta che il bimbo si sarà alzato in piedi e avrà iniziato a camminare, potrà sviluppare sempre di più i muscoli e la sua struttura ossea, così da sostenerne il peso e i movimenti. È bene sottolineare ancora una volta che non esiste un manuale di istruzioni valido per tutti i genitori e per tutti i bimbi: alcuni bambini sono più precoci di altri, altri ancora richiedono più tempo per acquisire sicurezza e capacità motorie di un certo livello.
Cosa fare quando il bimbo cade o si ferisce
Sbagliando s’impara, e questa regola riguarda ovviamente anche e soprattutto i bimbi. Un po’ come avviene quando si impara ad andare in bici, anche il bimbo cadrà e ruzzolerà durante i primi tentativi in piedi. Per questo è importante usare gli appositi tappetini imbottiti quando è molto piccolo, e attrezzare la casa con i paraspigoli. Per far fronte a tutte le emergenze, inoltre, è bene avere in casa un kit di pronto soccorso sempre ben fornito, con garze, cerotti e cerotti per cicatrici come quelli di Hansaplast ad esempio, pensati per schiarire e ammorbidire queste lesioni.
Non bisogna mai farsi prendere dal panico se il bimbo cade e si fa male, ma agire con prontezza e con lucidità. Se l’infortunio è di piccola entità è importante rassicurare il piccolo, in caso contrario bisogna immediatamente portarlo al pronto soccorso, come per le fratture. Ci sono alcuni prodotti sconsigliati in tenera età, come le pomate lenitive, che di solito hanno un effetto molto scarso (se non del tutto assente) sui bimbi. Meglio il ghiaccio.