Intossicazioni acute nei bambini: intervista al centro antiveleni Ospedale Niguarda

 INTOSSICAZIONI ACUTE NEI BAMBINI: intervista col Dott. Angelo Travaglia del centro Antiveleni dell'ospedale Niguarda di Milano

QUAL'E' L'ENTITA' REALE DEL FENOMENO IN ITALIA?

Metà delle intossicazioni che si verificano nel nostro Paese riguarda bambini di età compresa tra 1 e 4 anni.
Nel 2013, nella sola Lombardia, si sono verificati oltre 5000 episodi di intossicazione acuta, certa o solo sospetta, che hanno coinvolto bambini di questa fascia di età. In oltre un terzo dei casi si è reso necessario l'accesso in Ospedale.

IN QUALE AMBITO AVVENGONO PREVALENTEMENTE?

In otto casi su 10 l'intossicazione avviene tra le mura domestiche.
La casa, quindi, per quanto appaia sicura, nasconde parecchie insidie, presenti per lo più sotto forma di prodotti chimici.
I più esposti al rischio di intossicazione sono i nostri piccoli: sono curiosi, si muovono, toccano, assaggiano tutto.
Tenere gli occhi aperti è importante, ma può non bastare, perché in casa le sostanze tossiche possono trovarsi anche in luoghi insospettabili.

QUALI SONO I PRODOTTI CON CUI PIU' FREQUENTEMENTE I BAMBINI VENGONO A CONTATTO?

Ogni casa è un piccolo deposito di prodotti chimici:
• prodotti per la pulizia (detersivi, candeggina, ammoniaca, sgorgatori, trielina e smacchiatori)
• farmaci
• insetticidi e antiparassitari
• colle, vernici, solventi, prodotti per il fai-da-te.

Questi prodotti contengono tutti sostanze tossiche, sono cioè dei potenziali veleni.
Occorre quindi cercare di prevenire che i nostri bambini siano eventualmente esposti a questi prodotti.

E' POSSIBILE FARE QUALCOSA PER PREVENIRE CHE I NOSTRI BAMBINI SIANO EVENTUALMENTE ESPOSTI AL RISCHIO DI INTOSSICAZIONI?

Innanzitutto occorre chiedersi sempre se si conservano in maniera idonea i prodotti di pulizia presenti nelle nostre case.
Li ho riposti in luoghi sicuri, chiusi a chiave e non raggiungibili dal mio bambino?
Li conservo nella confezione originale per ricordare a cosa servono?
Leggo attentamente le etichette e le istruzioni prima di usarli?
Ripongo gli antiparassitari in luoghi sicuri?
Conservo i prodotti chimici lontano dai cibi e dalle bevande?
Mi sono informato se le piante di casa o del giardino siano velenose qualora ingerite?

CI SONO MOMENTI DELLA GIORNATA PIU' A RISCHIO?

Quando in casa aumentano i rischi? Di norma, quando siamo indaffarati a fare altro.
Non a caso la maggior parte degli incidenti domestici e delle intossicazioni avviene mentre gli adulti sono intenti a preparare il pranzo o la cena, cioè dalle 11 alle 13 e dalle 19 alle 21.
Attenzione, dunque: bisogna vigilare sempre sui piccoli, anche mentre si cucina e si svolgono le faccende domestiche.

E QUALI SONO I LUOGHI DELLA CASA PIU' A RISCHIO?

Quelli dove sono più presenti i prodotti chimici: la cucina, il bagno e il ripostiglio.
E' molto frequente il caso del bambino che si impadronisce del detersivo utilizzato dalla madre per la lavatrice o la lavastoviglie, proprio nel momento in cui esso viene tolto dalla sua sede di deposito e viene messo a terra per prelevare la dose che occorre impiegare.

CHE CONSIGLI PUO' DARE ALLE MAMME PER RIDURRE I RISCHI DI INTOSSICAZIONI IN CASA?

E' importante attuare dei comportamenti virtuosi che prevengano la potenziale intossicazione.

Non travasare mai nessun prodotto chimico (es. candeggina, detersivo liquido, ecc.) in bottiglie di acqua minerale, bibite, latte o succhi di frutta: è facile dimenticarsene o confondersi.

Non trasferire i farmaci dalle confezioni originali ai portapillole: potresti non riconoscerli più, e il tuo bambino potrebbe scambiarli per caramelle.

Non manomettere mai la chiusura di sicurezza delle confezioni perché questa impedisce al bambino di arrivare al prodotto.

Insegna al tuo bambino, fin da piccolo, a riconoscere i simboli di pericolo presenti sulle etichette dei prodotti (spesso ignorati anche dagli adulti!!!) che lo aiutano a non mettersi nei guai. Serve tanta pazienza, ma è la migliore forma di prevenzione.

MA SE SUCCEDE COMUNQUE CHE IL NOSTRO BAMBINO SI ESPONGA A QUALCHE TOSSICO COME CI SI DEVE COMPORTARE?

In generale è importante restare calmi. Niente panico, è inutile e spaventa il bambino. Se la vittima è priva di coscienza oppure ha una crisi convulsiva o ha difficoltà respiratorie, è bene chiamare immediatamente il 118. Negli altri casi consiglio di chiamare sempre un Centro Antiveleni.
COSA E' MEGLIO EVITARE DI FARE ANCHE SE ISTINTIVAMENTE VORREMMO AGIRE?
Se non viene espressamente richiesto dal centro Antiveleni, non far vomitare il bambino, poiché il vomito potrebbe essere un rischio ulteriore!!!

Tantomeno non far bere del latte: non ha nessun effetto antidotico e a volte favorisce l'assorbimento di certe sostanze.

E INVECE COSA E' MEGLIO CERCARE DI FARE?

E' bene cercare di scoprire velocemente:
• qual è esattamente il prodotto coinvolto: nome commerciale e a cosa serve
• qual è la quantità potenzialmente coinvolta: quanto ce n'era prima? quanto ne è rimasto?
• qual'è la via di contatto: il bambino ha la bocca sporca? l'alito odora del prodotto? ha i vestiti sporchi?
• per quanto tempo è rimasto solo?
• si lamenta? piange? ha la bocca arrossata? sembra strano?
QUINDI COME AGIRE NEL CASO DI INGESTIONE DI UN TOSSICO?
E' bene Tenere a disposizione in casa del carbone vegetale attivato in polvere, sciroppi protettori della mucosa gastrica, ed eventualmente delle gocce antischiuma a base di dimeticone, ma non date nulla per bocca prima di aver consultato un Centro Antiveleni.
Chiamate sempre un Centro Antiveleni anche se pensate che l'ingestione non sia pericolosa.
Fate attenzione ad informazioni non qualificate o errate presenti nella rete !
INVECE IN CASO DI UN CONTATTO PER VIA OCULARE?
E' bene rimuovere immediatamente le lenti a contatto, se presenti.

Irrigare l'occhio con acqua tiepida e pulita per 10-15 minuti (controllando l'orologio !) cercando di tenere le palpebre aperte ed incoraggiando la vittima a sbattere le palpebre durante il lavaggio in quanto aiuta a far penetrare l'acqua.
Per gli adulti la procedura migliore è utilizzare la doccia. Per i bambini si può utilizzare il rubinetto del lavandino della cucina, meglio se dotato di spruzzatore.
Non dirigere il getto dell'acqua direttamente sull'occhio ma sulla fronte sopra l'occhio colpito o sopra la radice del naso se sono colpiti entrambi gli occhi.

Non applicare nessun collirio o pomata se non dopo preciso consiglio medico.

E NEL CASO DI UN CONTATTO PER VIA CUTANEA?
Occorre rimuovere subito gli abiti contaminati.
Successivamente lavare con acqua tiepida e sapone la superficie esposta e poi risciacquare abbondantemente.
E SE INVECE L'ESPOSIZIONE AL TOSSICO E' AVVENUTA PER VIA INALATORIA?
E' indispensabile rimuovere immediatamente la vittima dall'ambiente contaminato.
Aprire eventuali porte e finestre presenti nel locale.
Evitare di respirare fumi.
QUALI SONO I NUMERI UTILI DA TENERE SEMPRE A DISPOSIZIONE?
In caso di intossicazione è sempre bene rivolgersi ai Centri Antiveleni :
Milano: 02-66101029
Pavia: 0382-24444
Bergamo: 800-883300
Roma Gemelli: 06-3054343
Roma la Sapienza: 06-49978000

In alternativa chiamare i noti numeri d'emergenza sanitaria: 118 o 112
QUALI SONO LE INFORMAZIONI DA FORNIRE?
• Età e peso della vittima
• A cosa è stata esposta la vittima (conservare il flacone, il contenitore, ecc. con se)
• La quantità di sostanza a cui si è presumibilmente esposta la vittima
• Le condizioni della vittima dopo l'esposizione
• Quanto tempo è trascorso
NELLE PROSSIME SETTIMANE AFFRONTEREMO QUALCHE ARGOMENTO SPECIFICO PER DARE ALLE MADRI LA POSSIBILITA' DI INFORMARSI CORRETTAMENTE SU QUESTO IMPORTANTE RISCHIO DOMESTICO.

immagine tratta da www.care2.com

 

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Sara

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Cecilia

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