I vantaggi delle pentole in terracotta? L’efficacia su certe cotture (quelle lunghe, che prevedono un fuoco uniforme e un aumento della temperatura dolce, cosa difficile con le classiche pentole in acciaio o alluminio) e la pulizia, solo con acqua e limone.
Le pentole in terracotta sono anche bellissime da vedere, e secondo alcuni anche più salutari di quelle in metallo, dal momento che non rilasciano sostanze ma, al contrario, le assorbono (ecco perché catturano l’odore dei cibi: è normale).
Ma vediamo come trattarle al meglio, la prima volta e successivamente, per sfruttarle al massimo e per mantenerle perfette.
Le regole per utilizzare le pentole in terracotta: come trattare le nostre stoviglie in terracotta per usarle al meglio e mantenerle in uno stato ottimale
Solitamente noi le utilizziamo per le vellutate, per i risotti, per i minestroni e per i piatti che prevedono una cottura lunga, come gli spezzatini (anche vegetariani e vegani!). Sono comode, belle e tradizionali, e anche per questo sembra azzeccato utilizzarle proprio per queste ricette classiche.
Detto questo, le pentole di terracotta hanno bisogno di certi accorgimenti prima di utilizzarle e una volta che le laviamo dopo l’utilizzo.
Partiamo innanzitutto dal primo utilizzo delle pentole in coccio o terracotta: prima di cominciare, è bene tenerle per circa 12 ore in acqua fredda, per idratarle ed evitare che si rompano per colpa del fuoco. Lasciamole quindi asciugare da sole all’aria aperta, capovolte ma non appoggiate del tutto (in modo che l’interno non soffochi e non si asciughi). Per completare l’opera, strofiniamo uno spicchio d’aglio all’interno della pentola, per ostruirne i pori. Ultimo passaggio è un semplice lavaggio.
Per quanto riguarda quindi il modo in cui possiamo lavare le pentole in terracotta, è semplicissimo. Possiamo optare per un sapone delicato, o, ancora meglio, sfruttare il metodo tradizionale, e cioè il lavaggio con acqua e limone.
Altre regole sparse:
- Sempre meglio utilizzare uno spargifiamma, piuttosto che appoggiarle direttamente sul fuoco: la terracotta è delicata e potrebbe bruciarsi (con segni neri più brutti che pericolosi, ma tant’è) o rompersi per il calore diretto.
- Un consiglio è quello di usare ogni pentola in terracotta per un piatto specifico o per pietanze simili tra loro: come accennato, la terracotta cattura le sostanze, e per questo è normale che a volte continui ad odorare di certi alimenti.
- Vi accorgerete, una volta che spegnete il fuoco, che i cibi continuano a cuocere (con le vellutate si nota: continuano a fare bolle grosse grosse). Questo perché come i caloriferi in ghisa di una volta arrivano a temperatura più lentamente, ma poi la mantengono per più tempo. Teniamolo a mente per le nostre cotture!
- Meglio scegliere pentole in terracotta non smaltate, per non rischiare contaminazioni chimiche pericolose (almeno quando non sono certificate).
- Utilizzare sempre cucchiai in legno per mescolare: con quelli in metallo rischieremmo di rovinare il fondo della nostra pentola in terracotta.
Detto questo, quando scegliamo le nostre pentole in ceramica e terracotta è sempre bene porre un occhio di riguardo al materiale in cui sono realizzate, scegliendone di naturali e certificate. Noi, ad esempio, ci affidiamo sempre alla linea di pentole in ceramica Zisha prodotte da SiqurSalute, un materiale antico e naturale ricco di oligoelementi che abbassa il colesterolo e alcalinizza l'acqua, completamente atossico e adatto anche alle più alte temperature!
Giulia Mandrino
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