Non parliamo di "snack perfetto" perché fa dimagrire. Il dimagrimento di per sé non deve essere il fine ultimo della sana alimentazione. Mangiare bene deve essere una scelta fatta prima di tutto per la propria salute, e questo significa scegliere alimenti che facciano bene all'organismo e che non provochino troppi danni.
Alle merendine confezionate (zeppe di zuccheri, oltre che di conservanti) è meglio preferire degli snack naturali e non processati, ovvero quelli che la natura ci offre. Non si tratta di alternative insipide e noiose, tutt'altro! Prendiamo, ad esempio, la frutta secca: gustosa e nutriente, è uno snack veloce, facile ed energetico.
In particolare le mandorle: si tratta di frutta secca saporita, che piace a moltissime persone, e che per le sue proprietà rappresenta uno snack o una merenda ideale. Ecco perché.
Le proprietà delle mandorle
Le chiamiamo "frutta secca" ma in realtà le mandorle sono semi oleosi del mandorlo. Non tutte le varietà sono commestibili, e quelle che consumiamo noi provengono dal Prunus Amygdalus Comunis. Si tratta delle classiche mandorle dolci, che vengono usate in cucina al naturale oppure per produrre latti vegetali e sciroppi.
Come prevedibile, questi semi sono abbastanza calorici: 100 grammi di mandorle apportano infatti circa 600 calorie. Non hanno pressoché acqua (ecco perché "frutta secca") né carboidrati, ma sono ricche di grassi vegetali (l'83% dell'apporto calorico), fibre e proteine ricche in arginina. Colesterolo? Zero. Per contro, mangiare mandorle permette di assumere vitamina E, vitamina B3 o niacina, riboflavina, tiamina, potassio, fosforo, magnesio, calcio, ferro e zinco, ossia micronutrienti essenziali per il benessere dell'organismo.
Essendo così caloriche, nutrienti ed energetiche le mandorle rappresentano quindi uno snack sano (senza eccedere nel consumo!), da scegliere in alternativa alle più classiche merendine.
Controindicazioni? Ce ne sono alcune. Prima di tutto, attenzione alle allergie: come tutta la frutta secca, le mandorle sono agenti allergeni potenti e pericolosi. Se si soffre di emorroidi, inoltre, è bene non mangiarne in quantità elevate, poiché provocano secchezza delle feci; e se si stanno assumendo elevate dosi di vitamina C è opportuno farne a meno, perché potrebbero comparire i sintomi dell'intossicazione da cianuro (come fanno sapere da Humanitas).
Ah, un'altra caratteristica che va a loro vantaggio: si tratta di frutti che vengono raccolti a fine estate, ma essendo essiccati sono ecosostenibili perché li si può mangiare tutto l'anno senza rischiare di violare la stagionalità.
Come mangiarle
La regola principale è una: meglio scegliere le mandorle al naturale, ovvero quelle non salate, rispetto a quelle tostate e salate, perché lo iodio è deleterio per la salute del corpo umano. Oltre a questo, non ci sono restrizioni: si possono scegliere sbucciate oppure al naturale (si presentano con la pellicina marrone), a seconda del proprio gusto.
Il bello delle mandorle, come di tutta la frutta secca, è che sono comodissime da sgranocchiare: le puoi tenere in un sacchetto e mangiare senza sporcarti e senza dover fare nient'altro. L'ideale è quindi mangiarle così, sgusciate e bell'e che pronte.
In alternativa, sono molto buone anche per farcire i panini (ad esempio una fetta di pane integrale tostato con ricotta, mandorle e miele).
Quante mangiarne
La quantità di mandorle da sgranocchiare come snack non è predefinita e ci sono un sacco di variabili in gioco. Detto questo, possiamo dire che uno snack composto da 10-20 mandorle (a seconda del peso e dell'età) è ottimo. In termini di peso, sempre da Humanitas riportano che gli studi hanno stabilito che le giuste quantità di mandorle (e altri frutti secchi) giornaliere si aggirano tra i 28 e i 56 grammi.