Le vacanze per me sono sempre un intenso momento di lavoro. Non solo perché essendo mamma non hai tregua 24 ore su 24. Non solo perché come blogger e social media manager non smetto mai di lavorare. Ma anche perché ho modo di osservare le persone, di parlare, di confrontarmi e quindi di avere nuovi spunti di lavoro al mio ritorno.
#myhealthychallenge, ossia da dove comincio per mangiare sano: la nostra nuova sfida per raggiungere l'equilibrio e trovare la propria strada in fatto di alimentazione sana
Possiamo dividere (chiaramente per eccesso) le persone in vacanza in due categorie, considerando lo stile di vita: il primo gruppo vede nella vacanza un momento di svago assoluto, il momento per "lasciarsi andare" per eccellenza. Per loro la vacanza è fatta per dormire, mangiare all’eccesso, feste, aperitivi e tanto, tanto sonno.
Il secondo gruppo, quello più pericoloso (a mio modo di vedere), considera le ferie il momento ideale per un percorso di detox, sport intensivo e redenzione. Cosa succede, in pratica, al detox-addicted? Il nostro samurai del benessere nei primi giorni si nutre di giorno a insalate e di sera a spritz e patatine, alternando colazioni inesistenti a brioches e cappuccino, per passare da spuntini inconsistenti a gelati confezionati e focacce al formaggio, il tutto condito con sensi di colpa e inadeguatezza perché, chiaramente, si sente un totale fallimento privo di forza di volontà.
Ma non importa. A questo punto il nostro samurai punta tutto sullo sport. D’altra parte quando aveva diciotto anni si allenava tre volte alla settimana giocando a basket, e a venticinque, quando era a casa con mammà (sì, con l'accento care signore dell'ortografia, qui non è mamma ma mammà), giocava a calcetto due volte a settimana, senza contare le corsettine post seratona, post alcol a profusione e post sconosciuta nel letto (“chissàchièpoiquestaesopratuttocomefaccioamandarlaviaora”, tutto attaccato perché sta sbiascicando ancora).
Partendo da questi presupposti il nostro nuovo wellness influencer punta la sveglia alle 6.30 del mattino e inizia a correre. Non importa se sono passati vent’anni dall'ultimo allenamento: lui si sente gggiovane e si redime dai peccati di gola con la corsa.
Sì, in poco tempo la pancetta sparirà, si sentirà un toro e tornerà la tartaruga. Abbronzato, tonico e bello. Non prende l'ascensore, perché lui è un guerriero del benessere. Non molla mai. E se può ti rompe anche un po' le palle quando sei stravolta dopo una giornata con i bambini e il pensiero di fare le scale con la borsa della spiaggia ti fa rimpiangere i power point per il tuo capo.
Quanto dura tutto ciò? Tranquille, dopo una settimana massimo da samurai del wellness cederà, causa dolore al menisco o strappo muscolare, trasformandosi in fiero sostenitore dello spirtz alle 11.30 e del gin tonic alle 18.30, passando per una colazione con brioche e cappuccino e un cornetto alle 16. E se provi a parlare della famosa encrateia greca, la moderazione, lui alzerà gli occhi al cielo (come facevi tu quando tua madre ti chiedeva di apparecchiare la tavola "perché questa casa non è un albergo”). Per la cronaca, questo è mio marito, ma tanto lui non legge mai i miei articoli, quindi...
Ma torniamo a noi. Perché il nostro provetto seguace della religione del benessere fallisce miseramente? Per lo stesso motivo per cui le diete la maggior parte delle volte non funzionano: la nostra vita, così come il nostro organismo, non sono dei tasselli a sé stanti, dei cassetti da svuotare o da riempire a piacimento.
Se dovessi usare una metafora visiva, da buona dislessica quale sono, proporrei un prisma realizzato con un fitto reticolo: non puoi pensare di modificarlo semplicemente tirando un filo. Ci vogliono tempo, osservazione, comprensione e azioni, ma prima è fondamentale capire, accettare, analizzare, fare piccoli cambiamenti, scoprire. A volte si sbaglierà, a volte alcuni sforzi non porteranno a nulla, questo dobbiamo metterlo in conto. Ma tutto, tutto serve.
Io prima di perdere i miei 25 kg ho passato cinque anni a cercare di dimagrire provando cibi e stili alimentari diversi, e più mi indottrinavo e seguivo diete più ingrassavo. Davvero.
Quindi, miei cari samurai del benessere, tranquilli, vi guido io. Passo dopo passo. Non ci saranno dottrine da seguire ma piccoli suggerimenti e spunti. E pian piano la matassa si sbroglierà e troverete il vostro equilibrio. Abbiamo 90 giorni di tempo!
Ho infatti deciso di intraprendere questo percorso sulla nostra pagina instagram per aiutarvi a trovare la vostra dimensione come io ho trovato la mia: ogni giorno troverete uno o due post con i compitini per la giornata (possiamo chiamarli suggerimenti!). Ci saranno settimane in cui troverete un compitino al giorno, altre in cui lavoreremo per tutti i sette giorni sullo stesso punto. In particolare quando ad ottobre inizieremo i giorni di detox (molto più semplici di quello che credete!) faremo 3 giorni senza uno specifico alimento, come suggerito dalla dottoressa Sara Gottfried.
Ma andiamo con calma: non vi consiglio di comprare alcun libro, ma di seguire semplicemente le mie indicazioni su Instagram.
Questa non è una dieta dimagrante, non è un periodo detox, non è uno stile alimentare: vuole essere semplicemente un percorso per aiutarvi a trovare il vostro personale stile alimentare. Incontreremo alcuni medici e nutrizionisti che ci daranno suggerimenti, alcuni dei quali saranno utili per creare il proprio stile alimentare, altri no. Ciò che vi chiedo è di non cambiare nulla, ma proprio nulla del vostro stile alimentare, almeno per ora. Niente curcuma o acqua e limone per sentirvi più il linea con questo percorso. Non siete samurai del benessere, siete Sara, Marco, Francesca, Simona, Andrea, Alessandra... Siete voi, con la vostra storia, i vostri pensieri, la vostra vita incasinata. Pian piano, con costanza e sopratutto con i giusti tempi, gli obiettivi saranno raggiunti.
Vi aspetto quindi su Instagram con le vostre domande e i vostri utilissimi suggerimenti e una volta a settimana troverete un piccolo riassunto sul nostro sito: vi chiedo però di essere il più possibile costanti con la lettura dei post giornalieri su Instagram, perché è necessaria una piccola cura quotidiana per creare un giardino lussureggiante!
Giulia Mandrino