Sarà capitato a tutti i genitori di bambini tra i tre e gli otto anni: al parco ti distrai un attimo e te lo ritrovi arrampicato sulla casetta, sullo scivolo, sull’albero lì accanto.
I bambini hanno un desiderio incredibile di arrampicarsi e, forse già molti lo sanno, anche una capacità innata di farlo. Già da piccolissimi si ritrovano con l’istinto all’arrampicata e in effetti ci sono moltissimi video di bimbi piccini che, aiutati da mamma e papà (in sicurezza, sia chiaro!) riescono a salire le pareti per l’arrampicata.
Ma allora perché ci arrabbiamo e ci preoccupiamo quando i nostri figli si arrampicano sullo scivolo al contrario? Ecco delle buone ragioni per lasciarglielo fare!
Arrampicarsi sullo scivolo è pericoloso? No, fa benissimo! Le ragioni per le quali dovremmo lasciare che i nostri bambini provino a salire lo scivolo al contrario
Arrampicarsi rafforza il fisico dei nostri bambini, le loro braccia e le loro gambe. E possiamo considerarlo a tutti gli effetti uno sport. Avete presente quanta forza ci vuole per arrampicarsi? Moltissima! E oltre alla forza i bambini svilupperanno un’ottima coordinazione, eseguendo movimenti tutto fuorché quotidiani, e quindi sconosciuti.
Imparare il senso del pericolo è un altro dei benefici dell’arrampicarsi sullo scivolo al contrario, poiché i bambini capiscono i loro limiti, si fanno male (a volte, ma sempre in un ambiente protetto, con angoli smussati, altezze non esagerate e tappeti morbidi a terra), prendono le misure… Insomma, imparano a muoversi e ad arrivare fin dove possono.
I bambini, poi, arrampicandosi sullo scivolo danno sfogo ad un istinto innato, quello alla salita e all’arrampicata, e questo è davvero benefico e soddisfacente per loro.
Sviluppano una abilità perfetta che potranno sfruttare poi nella natura. E ricordiamoci che giocare all’aria aperta, nella natura vera e non solo nel parco giochi attrezzato, è fondamentale per la loro crescita.
È probabile che quando decideranno di impegnarsi in questo gioco ci sarà qualche altro bambino che li seguirà, o loro per primi seguiranno qualcuno che lo sta già facendo. Lo scivolo, però, è uno spazio limitato, piccolo e stretto, e per questo potranno giocare ad arrampicarsi uno alla volta, non di più. Ecco allora il beneficio: questo è un gioco che stimola il conflitto positivo, perché i bambini dovranno risolvere la voglia di giocare subito facendo i turni, parlando, litigando anche, ma alla fine risolvendo.
L’arrampicata stimola la creatività, perché i bambini cercheranno tutti gli stratagemmi possibili per fare meno fatica e per arrivare in cima senza intoppi. E stimola anche la cooperazione, perché, quando con altri, cercheranno di unire le forze (quando non in conflitto per lo scivolo!), allungando le mani per aiutarsi, cercando nuove spinte collaborative e trovando la cima insieme.
L’arrampicata stimola la costanza e la voglia di arrivare al successo, ma anche il senso del fallimento come tappa inevitabile per riuscire in qualcosa. Già, perché non ce la faranno al primo tentativo, cadranno, scivoleranno, ricalcoleranno i movimenti da mettere in atto, finché, alla fine, con costanza, riusciranno ad arrivare in cima.
Infine, i bambini imparano la fiducia (in loro stessi prima di tutto) e la responsabilità: quando vedranno che ci stiamo fidando di loro, faranno attenzione e cercheranno di non farsi del male. E piano piano, tornando al discorso sul pericolo, impareranno i loro limiti. Ricordiamoci sempre che il gioco “rischioso” (anche se in sicurezza) è fondamentale: chi sbaglia impara non potrebbe essere più azzeccato, come proverbio, soprattutto durante la crescita.