Genitori, fare squadra fa bene alla coppia

Forse dal titolo sembrerà scontato, ma proviamo ad entrare nel dettaglio: all’interno delle coppie con figli spesso gli attriti maggiori si verificano proprio quando si parla di educazione di questi ultimi. Non è vero? C’è chi vorrebbe l’altro genitore più coinvolto, chi sente di fare tutto da solo, chi si sente messo da parte, chi non condivide le scelte dell’altro genitore... E la lista potrebbe andare avanti infinitamente. Ma vogliamo proprio lasciare che questi problemi rovinino l’atmosfera in casa, l’educazione dei figli e i matrimoni? Meglio ragionarci un attimo. Perché basta riflettere un poco per capire che la soluzione è una sola: fare squadra. Ma per davvero!

Genitori, fare squadra fa bene alla coppia: come la genitorialità di squadra fa bene al bambino ma anche al matrimonio

Essere genitori nella stessa maniera: questa è forse l’aspirazione maggiore di una coppia. Avere gli stessi ideali, certo, ma andare d’accordo anche sulle piccole cose, come gli orari in cui il bimbo dovrebbe mangiare, i libri da fargli leggere, i “no” da dire o non dire, l’approccio pedagogico più o meno rigido, più o meno naturale... Tuttavia discutere è inevitabile, perché siamo sì coppie, ma siamo anche singole persone e come tali abbiamo il nostro pensiero.

A volte bisogna convincere l’altro ad essere meno autoritario, oppure ad essere meno permissivo. E bisogna ascoltare l’altro e scendere a compromessi. Insomma: la regola principale dovrebbe essere fare squadra, e l’essere squadra lo si raggiunge cercando un equilibrio.

Nelle differenze, bisogna quindi cercare i punti in comune, e iniziare lavorando su quelli.

In inglese si parla di co-parenting, e cioè di co-genitorialità. Significa che i vecchi ruoli sono ormai superati, e ognuno, con i figli, porta del suo. Non ci sono più le mamme che stanno semplicemente a casa a fare i mestieri e a cambiare i pannolini, e non ci sono più i papà che non sanno scaldare un biberon. Ognuno fa ciò che può, e ognuno è coinvolto affettivamente alla stessa maniera, cercando di essere presente il più possibile per i figli. È per questo che è necessario fare squadra e trovare una didattica comune: se prima infatti era solo un genitore ad impostare l’educazione, oggi lo fanno entrambi.

Con un’impostazione in comune, i benefici, in primis per i figli, saranno moltissimi, poiché innanzitutto non si troveranno più nel dubbio del “chi seguire” e del “quale regola sia giusta”. Vedere i genitori che si muovono e pensano nella stessa maniera, porterà i figli ad avere una educazione più stabile, più retta, più solida, e questo significherà anche più stabilità personale, oltre che sociale.

In secondo luogo, fare squadra, come dicevamo, significa sì scendere a compromessi e cercare di persuadere l’altro della bontà della nostra educazione, ma vuol dire anche trovare dei punti in comune che determineranno la base dell’impostazione genitoriale, e ciò si tradurrà inevitabilmente in meno scontri. Ma soprattutto in dialogo. Ecco perché la squadra farà bene alla coppia!

Le regole sono poche, semplici ed efficaci.

La prima è il dialogo. Quando in dubbio, cercate sempre il vostro partner, parlatene, discutete, trovate il punto di contatto e da lì lavorate. Questo farà sì che troverete certamente la soluzione al problema immediato, ma imparerete anche, col tempo, a fare di questo dialogo la base della vostra serenità di coppia anche nei momenti di difficoltà.

La seconda è il supporto totale all’altro. Supportate sempre il vostro compagno e fate sì che vi supporti, in un rapporto di stima e rispetto reciproci che vi porteranno anche a capire meglio i punti di vista dell’altro. In poche parole, il supporto porterà all’empatia, elemento imprescindibile per il fare squadra.

La terza regola è discutere sempre lontano dai bambini. Non tanto per il non farvi vedere (soprattutto quando i toni si scaldano), ma perché così facendo costruirete un momento di calma che servirà a schiarire le idee, a metterle in ordine, con tranquillità e senza fretta.

E, anche se le discussioni continueranno ad esistere (non siamo robot!), questa impostazione vi aiuterà sia come genitori sia come coppia. E i figli ne godranno. Ricordate anche di parlare sempre bene del vostro partner in loro presenza, lodandone le qualità e gli sforzi, mostrando quanto vi rispettate. Sarà un altro modo per costruire al meglio la loro educazione, perché in questo modo anche quando discuterete i bambini non dimenticheranno che in ogni caso mamma e papà si rispettano, ascoltano l’opinione dell’altro, e che anche se hanno idee divergenti la tranquillità e la pace in famiglia possono esistere. Eccome!

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Sara

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