Le buone maniere a tavola con i bambini


Si avvicinano le feste, e oltre alla bellezza dell’atmosfera natalizia sappiamo che anche voi vi state un po’ stressando per i cenoni, i pranzi e le giornate con il parentado! Innanzitutto, la regola è una sola: keep calm. Le feste in famiglia dovrebbero sempre essere qualcosa di piacevole e sta a noi entrare nel giusto mood!

Ma c’è un altro aspetto delle feste che alcuni genitori temono: le buone maniere a tavola dei nostri bambini. Perché, diciamolo, nelle giornate normali, per quanto ci siano le regole e l’educazione, spesso ci troviamo con la tavola che è un campo di battaglia, vero? Be’, sono bambini.

Ma le buone maniere a tavola sono importanti, al di là dell’aspetto prettamente esteriore ed estetico. Insegnano ai bambini l’ordine, le responsabilità, l’educazione e il rispetto. Perché quindi non approfittarne per insegnare un po’ di bon ton (non troppo!) ai bambini in vista dei pranzi di Natale? Sarà un’abilità che poi resterà con loro!

Le buone maniere a tavola con i bambini: quali piccole regole possiamo insegnare ai bambini per rendere i pasti delle feste più educati e ordinati

Aspettare a mangiare

Quando c’è un pranzo con molte persone, a casa o al ristorante, spesso i commensali ricevono i propri piatti in maniera sfalsata. C’è a chi arriva prima e chi dopo. L’importante è attendere che tutti abbiano il proprio piatto prima di cominciare!

Includiamo i bambini a tavola e nella conversazione

Una volta c’era il tavolino per i bambini, esclusi a priori dal pasto con gli adulti. Una bella cosa, tuttavia, è inserirli al tavolo dei grandi, mescolandoci tutti, e facendo conversazione durante il pasto includendo così tutte le persone a tavola. I bambini interagiranno con tutti, osserveranno noi adulti, e non preoccupatevi: ad un certo punto, verso il caffè, si alzeranno comunque per andare a giocare tra di loro!

Mangiare tutto

I bambini sanno essere schizzinosi, hanno i loro gusti, e spesso durante i pasti quotidiani ci sono certi alimenti che proprio non mangiano o non vogliono assaggiare. Chiediamo loro, durante i pasti importanti, di provare a “fare i grandi”, assaggiando tutto. Può essere una sfida, un gioco, ma insegnerà comunque loro il rispetto verso chi ha preparato questo buonissimo pranzo o questa deliziosa cena!

Aiutare

Ognuno secondo le proprie possibilità può aiutare, e anche i bambini dovrebbero farlo: includiamoli quindi nella preparazione (se ospitiamo il pranzo a casa nostra), apparecchiando o sparecchiando, e insegniamo loro a chiedere di poter aiutare anche in casa altrui, offrendosi volontari. Sarà un gesto molto apprezzato da chi ospita, e soprattutto i bambini sentiranno di essere in qualche modo un po’ responsabili, un po’ “adulti”.

Un po’ di bon ton

Tutti sappiamo le regole classiche e semplici del bon ton, quindi perché non passarle anche ai bambini? Possiamo semplicemente stare su quelle più conosciute: attendere che tutti abbiano il proprio piatto prima di mangiare, non appoggiare i gomiti sulla tavola, partire dalle posate più esterne, chiedere il permesso prima di alzarsi, non parlare con la bocca piena…

Fare i complimenti a chi ci ospita

Ringraziare chi ci ha ospitato è d’obbligo, non dovrebbe essere nemmeno sottolineato. Ma anche fare i complimenti per il cibo è apprezzato, e dovremmo lasciare che siano i bambini a farlo, dicendo loro di dire a chi ha preparato la cena o il pranzo ciò che più hanno apprezzato! Perché la gratitudine è sempre importantissima.

Ti potrebbe interessare anche

Parole crociate per bambini: ecco perché dovremmo trasmettere questa passione
Il love bombing: cos'è e come evitarlo in famiglia
Monitorare o non monitorare: dovreste tenere d'occhio le attività online dei vostri figli?
Bambini e computer: quando cominciare?
La Giornata della Terra è l'occasione giusta per crescere figli eco-consapevoli
Adolescenza: come prevenire l'abuso di alcool
Cosa farò da grande? Alcune professioni inusuali ma bellissime
Romjul: come vivere la settimana tra Natale e Capodanno secondo i norvegesi
L'amico immaginario è davvero importante
I bimbi nati nel 2020 hanno più difficoltà comunicative: come il lockdown ha influito negativamente
Le lingue del lavoro: gli sbocchi lavorativi per chi studia le lingue  
Madrine e padrini sono un grande dono per i nostri figli: una guida educativa davvero preziosa

Sara

sara.png

Cecilia

Untitled_design-3.jpg