La maggior parte delle volte non lo manterranno, è vero. Ma nel mondo dei “segreti” ci sono troppe insidie, soprattutto quando si parla di bambini, che non sanno ancora distinguere tra i segreti innocenti e quelli pericolosi.
Meglio non chiedere ai bambini di mantenere un segreto: perché è meglio insegnare il valore del dialogo e della sincerità piuttosto che i segreti
Uno dei miei primi ricordi riguarda la scuola materna. Mia madre era amica della maestra e stavano parlando del carnevale, scambiandosi le idee per i costumi. Le chiesi, in presenza di mia mamma: “Maestra, da cosa ti vesti?”. E lei me lo disse, dicendomi che però, attenta!, era un segreto e che dovevo promettere di mantenerlo. La prima cosa che feci fu naturalmente entrare in classe e dire alla mia compagna preferita che la maestra a Carnevale si sarebbe vestita da Cappuccetto Rosso. Sì, me lo ricordo ancora.
Mia madre, che vide la scena, mi rimproverò, e fu quel giorno che capii l’importanza di mantenere un segreto che qualcun altro ci chiede di custodire. È difficilissimo, e ancora oggi faccio fatica. Ma dall’altra parte mi insegnò anche che ci sono segreti e segreti, e che non tutto va nascosto. In questo caso era un argomento sciocco e pure divertente, e avevo fatto una promessa, ma che fare in altri casi?
Il problema si pone infatti quando un bambino SA tenere un segreto. Ovvero: quando chiediamo ai bambini troppe volte di mantenere qualcosa per sé, loro ad un certo punto, beh, imparano a farlo.
Se imparano a farlo, però, c’è un rischio: mantenendo tutti i segreti, anche quelli stupidi e divertenti (quelli che si bisbigliano nelle orecchie!), se accadrà (e si spera di no con tutto il cuore) qualcosa di inappropriato o di pericoloso, allora anche quello rimarrà per loro un segreto. Perché se un adulto dice loro: “Mi raccomando, non lo dire a nessuno!”, loro seguiranno le sue parole.
Il problema, infatti, è che i bambini non sanno spesso discernere ciò che è leggero da ciò che è pesante. Anche perché siamo noi adulti, ora come ora, a dire quali sono le cose importanti e quali no. E se qualcuno dirà loro che un segreto pesante è un nonnulla, loro lo catalogheranno così.
Ecco perché dovremmo, di norma, insegnare ai nostri bambini che tendenzialmente non va bene tenere i segreti. Soprattutto quando a chiedere di mantenerli sono degli adulti. E che ci sono argomenti che anche se detti tra bambini come segreti andrebbero comunque discussi con i genitori, senza paura, soprattutto quando ci fanno sentire a disagio anche se non sappiamo perché (qui un articolo su come parlare ai bambini della violenza sessuale).
Questo non significa naturalmente non insegnare il valore della riservatezza. È chiaro che da genitori man mano che i nostri figli cresceranno e avranno la capacità di capire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato dovremo insegnare loro che quando qualcuno ci affida un segreto (positivo!) dobbiamo mantenerlo, e noi per primi dobbiamo dare l’esempio, evitando quindi di spettegolare in casa o con le amiche in loro presenza (cosa che dovremmo fare comunque, e non solo per dare l’esempio…).
Ma, in ogni caso, meglio mettere le cose in chiaro e catalogare tendenzialmente i segreti come qualcosa di “no”. Saremo bacchettoni, ma almeno i nostri figli saranno più sicuri.