Nei momenti di rabbia è difficile non lasciarsi sfuggire parole grosse o frasi che in un secondo momento vi rimangereste senza indugio. Capita, quando i bambini con i loro pianti o le loro giornate no (sommate magari alla nuvola di Fantozzi che, proprio quel giorno, vi trovate sulla testa).
Meglio però prendere un attimo, fare un respiro profondo e calmarsi prima di sputargli in faccia rimproveri troppo pesanti rispetto alla situazione, ma soprattutto prima di lasciarsi sfuggire frasi che, ok, di primo acchito sembrano innocue, ma che alla lunga potrebbero influire sulla loro autostima e sulla loro considerazione di se stessi.
Ecco 10 frasi da non dire a tuo figlio: cosa evitare per non minare l'autostima e il benessere del bambino
- È meglio che tu la smetta, altrimenti...
Fondare il rimprovero sulla paura che può provocare nel bambino è una scorciatoia, ma questa scorciatoia dietro l'angolo nasconde conseguenze parecchio negative, alla lunga: ok, oggi tuo figlio abbocca, e giustamente cambierà comportamento perché impaurito da una possibile situazione negativa; il problema è che non comprenderà il motivo del vostro no, ma semplicemente non farà quell'azione per paura della conseguenza. Inoltre da adulto per lui potrà essere normale pensare che l'ottenimento di qualcosa passi dall'intimidazione!
- Non disturbarmi ora, lasciami in pace.
Niente di peggio per far sentire il bambino inopportuno e non voluto. Chiaramente ogni genitore ha bisogno del proprio spazio, ed è giusto ritagliarsi i propri momenti. Non lasciatevi però andare all'impazienza o alla seccatura: vi sentirà scocciati e di conseguenza penserà che non avete tempo per lui. Piuttosto cercate di insegnargli da subito l'importanza degli spazi degli adulti: "ora non posso perchè sto facendo questo, quando ho finito però vengo da te".
- Sei così...
Sei così insolente, sei così stupido, sei così impaziente, sei così distratto, sei così cattivo. Il "sei così" non va mai bene, perché mette in testa al bambino che sì, effettivamente lui è proprio così, e allora perché cambiare?
- Ti aiuto io, che tu non sei capace.
Potete pensare ad una frase più scoraggiante? "Se mamma e papà che sanno tutto mi dicono che non sono capace allora è proprio vero che io non posso fare questa cosa" penserà il vostro piccolo. Pensiamo a questa frase detta dal nostro capo mentre stiamo imparando un nuovo lavoro.
- Su, fallo, lo so che sei capace!
E se invece non lo sa fare, quel compito? Immaginati la paura di deludervi, che stress! In entrambi i casi lasciate che ci provi, senza negargli il vostro aiuto quando ve lo chiede, ma sempre evitando di scavalcarlo o ignorarlo.
- Ok, fai ciò che vuoi, mi hai stufato.
Per forza poi continuerà con la modalità scelta: ha compreso che funziona e che quella è la via giusta per ottenere ciò che vuole. Non solo, percepirà la sensazione di non essere contenuto e sopratutto acettato. Questo senso di libertà e allo stesso tempo di vuoto non è proprio una sensazione piacevole per un bambino.
- Mi stai facendo impazzire.
Sentendo questa frase il senso di colpa nel bambino crescerà esponenzialmente. Penserà che è solo colpa sua se in quel momento siete arrabbiati, quando magari è tutto il giorno che avete la luna storta. Piuttosto, spiegategli perché il suo comportamento è sbagliato e perché effettivamente state impazzendo: capirà da solo e cercherà probabilmente di aiutarvi a stare meglio. Comunicate le vostre emozioni perchè i bambini imparano imitanto: se vuoi riuscite a spiegar loro in che modo vi stanno facendo arrabbiare, perchè siete stanchi o anche semplicemente la sensazione di stanchezza e di paura, loro si sentiranno legittimati non solo da bambini ma anche da adulti ad esprimere ciò che provano.
- Non deludermi, dimostrami che sei...
La peggiore e la più gettonata da tanti papà. Crescere un figlio basandosi sul concetto di "delusione" e di appagamento del genitore è davvero pessimo. Un figlio deve essere amato e apprezzato per ciò che è, non per ciò che fa: evitiamo anni di psicanalisi per affrontare il dilemma "sei ciò che sei, non sei ciò che fai". Una frase bellissima da dire è "non c'è nulla che puoi fare che possa impedirmi di amarti, io ti amo sempre e comunque". Tuo figlio non vi deve dimostrare nulla, deve crescere sereno e sicuro di sè: impegnamoci a trasmettere loro la gioia per la vita, i valori e la passione per fare e imparare. Ma sopratutto il rispetto per ciò che è, perchè dobbiamo far sbocciare un fiore, non trasformare una rosa in una azzalea. Inoltre il piccolo (ma anche da adulto) sarà sempre spinto a comportarsi come vogliono gli altri nascondendo quegli aspetti di lui che ritiene possano non piacere a chi lo circond. Non è sempre possibile compiacere tutti! E anche i bambini hanno il diritto di poter sbagliare e seguire le proprie convinzioni (e ciò non significa non insegnargli ciò che è giusto e sbagliato, naturalmente).
- Se fai così non ti voglio più bene
Sempre come per la frase 8, anche qui l'amore è basato su cosa si fa. "Quindi mamma e papà possono smettere di volermi bene e di volermi con loro". Credo non ci sia nulla da aggiungere.
- Sei fai il cattivo vado via
Con questa frase insegniamo ai nostri figli due cose: la prima è che come nei due casi precedenti solo se mi compèorto in un certo modo mamma e papà mi amano e vogliono stare con me, quindi io mi devo meritare il loro amore, se sbaglio loro non mi vogliono più. In secondo luogo gli stiamo dicendo che quando qualcosa non va la soluzione migliore è scappare: così quando ci si imbatte in una difficoltà nella vita la soluzione migliore è lasciar perdere e andare via.
Essere genitore è difficile, questo non lo toglie nessuno, ma dobbiamo organizzarci per trovare vie che consentano di tutelare il nostro benessere e la nostra integrità. Meglio qualche ora in meno insieme, anche nel week end, ma avere dei propri spazi per rigenerarsi. E sopratutto evitiamo alcune abitudini che incrementano il nostro stress!!
Giulia Mandrino e Sara Polotti