Siamo mamme, ma siamo anche donne. Siamo mamme lavoratrici, ma siamo anche amiche. Siamo mamme casalinghe, ma siamo anche amanti. Siamo mamme a tempo pieno, ma siamo anche artiste.
Non importa che tipo di mamme siamo. L’importante è sempre tenere a mente anche che tipo di donne siamo. Perché se la felicità di una famiglia passa anche dalla felicità di una madre, allora non annullarsi e ricordarsi di essere sempre noi stesse è fondamentale.
Essere più di una mamma: perché essere donne, lavoratrici, sportive, artiste o ciò che siamo è importantissimo
Una mamma diventa mamma quando compare la lineetta doppia su quel famoso stick. Oppure quando riceve l’attesissima chiamata dal tribunale o dall’ente autorizzato per le adozioni internazionali. In ogni caso, quando una mamma diventa mamma cambia tutto il suo mondo. Ma ciò che non dobbiamo dimenticare è che una mamma è sì una mamma, ma è anche una persona. E non devono ricordarlo gli altri. Dobbiamo ricordarlo soprattutto noi stesse.
Per avere una famiglia felice dobbiamo innanzitutto cercare la nostra felicità. La serenità dei genitori si riflette immediatamente sul benessere dei bambini, e, al contrario, l’infelicità influenza negativamente tutta la famiglia. Ecco perché è sempre fondamentale trovare il proprio equilibrio e la propria serenità.
Naturalmente questo non significa non fare la mamma, o limitare le nostre cure, o, ancora, scansare l’idea di maternità. Anzi. Fare la mamma, a tempo pieno o lavorando nel frattempo, è sempre e comunque un compito impegnativo e spesso svolto con serenità, pazienza e forte volontà. Con positività, insomma. Ma questo non significa che nel momento in cui diventiamo madri dobbiamo abbandonare ciò che eravamo prima. Nemmeno se, anche se non l’avevamo pianificato, ci ritroviamo a fare le mamme casalinghe a tempo pieno.
Essere donna, essere un essere umano, è prima di tutto la nostra natura. E i nostri figli saranno molto più felici se vedranno la loro mamma essere se stessa, con le sue passioni, i suoi hobby, i suoi spazi e le sue idee.
Siamo mamme, quindi, ma siamo donne che amano la moda, lo sport, il benessere, i libri, la musica, i concerti, le mostre, le uscite con le amiche e con gli amici, le serate galanti con il nostro partner, i bagni caldi, il mascara e l’eye-liner (anche pesanti, che non significa non avere buon gusto), la cucina, le faccende domestiche, avere un aiuto in casa, la famiglia, gli amici, gli amici di scuola, le serie tv… E questo non deve per forza scomparire nel momento in cui diventiamo mamme. Anzi.
Purtroppo è normale scivolare in un ruolo che assorbe moltissimo del nostro tempo. È facilissimo accantonare le nostre passioni per prenderci cura della nostra amatissima famiglia e dei nostri fantastici figli. Ma non è giusto, né per noi né per loro. Perché dedicarsi ad una passione significa curare il nostro essere, significa stare bene con noi stessi. E per quanto i nostri figli diventino effettivamente la nostra passione principale (sì! È così! E noi amiamo moltissimo questa cosa!), le nostre passioni di un tempo non devono essere annullate o eliminate. Perché a lungo andare il loro annullamento può solo portare malessere.
La soluzione è semplice: basta essere consapevoli del fatto che ora il tempo per dedicarci alle nostre passioni sarà molto meno, ma essere altrettanto consapevoli che qualche ritaglio di tempo lo si può trovare, per ciò che si ama.
Prendiamoci quindi anche solo dieci minuti al giorno per noi, o un’ora a settimana. Basta pochissimo, bastano i ritagli di tempo. Andiamo in palestra, leggiamo un libro, facciamo una maschera di bellezza, usciamo per un aperitivo, facciamo una camminata, usciamo per dello shopping. Ma facciamolo. Rimaniamo noi stesse. Mostriamo ai nostri bambini che sì, siamo la loro mamma, ma la loro mamma è anche una sportiva, una lettrice, un’appassionata di moda, un’amante della natura, una lavoratrice, una brava cuoca, un’appassionata di scienza, di tatuaggi, di viaggi, di cucito, di automobili…
Solo così i nostri figli capiranno la bellezza dell’unicità, delle passioni, dell’essere noi stessi, del prendersi del tempo per stare bene. Sta qui la felicità. Non solo nostra, ma di tutta la famiglia.