Halloween non è uguale in tutto il mondo. O meglio: anche se in tutti i Paesi di tradizione cristiana la notte tra il 31 ottobre e l’1 novembre è dedicata ai morti, per ricordarli da parte dei parenti, cambia il modo di festeggiare questa ricorrenza. Basta pensare a qualche anno fa: da noi Halloween non esisteva, praticamente, e semplicemente non si lavorava e non si andava a scuola per poter fare visita ai cimiteri.
Dai paesi anglosassoni, quindi, è arrivata anche da noi la tendenza a festeggiare Halloween con feste a tema spaventoso, travestimenti e dolcetti. Ma nelle altre parti del mondo che si fa?
La tradizione certamente più affascinante è quella messicana. In Messico, infatti, si festeggia sì il “Dia de los Muertos”, ovvero il giorno dei morti come da noi, ma lo si fa in una maniera molto più gioiosa e colorata rispetto a quella a cui siamo abituati! Ed è davvero interessantissimo provare a festeggiare questa giornata ispirandoci a questa tradizione messicana.
Festeggiare Halloween con gioia come nel “Dia de los Muertos” messicano: dal Messico un modo colorato e allegro di celebrare i morti nel giorno di Halloween
Dimentichiamo, quindi, sangue, ragni, streghe e scheletri putrefatti: in Messico i teschi sono al centro di tutto, ma senza ragnatele e vermi qua e là! Già, perché Halloween in Messico si chiama “Dia de los Muertos” e giunge da lontanissimo. Questa ricorrenza si festeggia da secoli, è antica, e da secoli si tratta di un giorno di gioia, allegria e colori, come un carnevale nel quale ad essere ricordati sono i cari defunti.
Nel “Dia de los Muertos” in Messico si celebra la vita. La si onora. Si ricordano i propri cari che non ci sono più con canti, balli e soprattutto colori. I teschi di Halloween, quindi, sono coloratissimi, sorridono.
Simbolo di tutto questo è Catrina, lo scheletro donna riccamente decorato, colorato e addobbato secondo la moda messicana tradizionale del sei-settecento con ampie gonne e fiori tutto intorno, che deriva tanto dalla tradizione quanto dalla storia più recente di questo Paese, dal momento che sono stati gli illustratori e gli artisti come Diego Rivera a renderla famosa e diffusa.
Per festeggiare Halloween in maniera messicana, dunque, possiamo provare a travestirci da Catrina (osando anche un Catrìn in versione maschile con i bimbi): faccia dipinta di bianco e decorata a teschio allegro (con fiori attorno agli occhi, ragnatele carine in fronte e nasino nero a rappresentare il buco del teschio), corona di fiori in testa e abiti eleganti e frivoli al punto giusto, con una bella gonna ampia da ruotare con effetto.
Oltre a questa figura, il dia de los muertos viene festeggiato con altari pensati per accogliere il ritorno dei defunti, decorati con candele, calendule e incensi, teschi zuccherini e frutta caramellata. E questo ci porta a parlare del cibo tradizionale che si prepara per questo giorno dei morti messicano.
Il dolce più caratteristico è il pan de muertos, un pane dolce e aromatizzato fatto in casa preparato con uova, farina, limone e zucchero, al quale si accompagnano la zucca sciroppata e i calaveras, i teschi di zucchero offerti ai defunti nel loro viaggio di ritorno sulla terra.
Giulia Mandrino