Caccapupù è una collana di libri francese tradotta e pubblicata in Italia da Babalibri, perfetta per bimbi dai 3 ai 6 anni.
6 motivi per leggere i libri di Caccapupù: la collana che insegna ai bambini ad affrontare le proprie paure
Questi libri raccontano le vicende del coniglio Simone, che quando non ha voglia di fare qualcosa risponde dicendo “caccapupù”. Così quando deve mangiare gli spinaci o lavarsi i denti l’unica parola che viene fuori dalla sua bocca è “caccapupù”!
Un giorno però sfida il lupo cattivo dicendogli “caccapupù”: il lupo lo mangia ma subito dopo non si sente bene e deve chiamare il dottore che è….
Insomma questo è l’inizio dell’avventura del coniglietto Simone nel primo libro azzurro intitolato appunto Caccapupù che funge da introduzione al personaggio e alle sue vicende.
A seguirlo troviamo numerosi libri, tra cui "Non voglio andare a scuola ", "Pappamolla", "Pidocchi!", "No, niente nanna!", "Aaaah! Dal dentista no!" che, come potete dedurre dal titolo, trattano le piccole grandi avventure quotidiane dei nostri bimbi, dalla scuola, alla nanna, al dottore. Così quando arriva il fratellino le emozioni saranno tante: talvolta questo “pappamolla” darà tanto fastidio al piccolo Simone, talvolta in lui prevarrà invece l’istinto di accudimento e protezione nei confronti del suo fratellino.
1. Ed è questo il primo grande pregio dei libri di caccapupù: parlare delle emozioni dei bambini e dei piccoli grandi ostacoli che incontrano nella loro vita, dalla paura del buio, a quella dei mostri, del lupo, del dentista; far emergere le emozioni di rabbia, paura, gelosia ma anche affetto, amore e gentilezza.
2. Il linguaggio è proprio quello dei bambini per cui è facile per un piccolo lettore immedesimarsi nelle vicissitudini ma anche nelle emozioni provate dal protagonista Simone.
3. Uno strumento davvero utile per contrastare le nostre paure è quello dell’ironia: così il lupo dopo aver mangiato Simone sentirà mal di pancia e dovrà chiamare il dottore!
4. Le figure sono semplici ma ben delineate da colori intensi e vivaci e un contorno nero che da sicurezza ai più piccoli, facendoli focalizzare sul racconto.
5. Il modo stesso in cui è presentato a livello visivo, con parole scritte prima in piccolo, poi in grande, aiutano noi genitori a leggere modulando la voce e quindi le emozioni, perché un “grande” scritto così non è lo stesso di un “GRAAAANDE” proposto in questo modo, giusto? Così i piccoli riusciranno a mantenere viva la concentrazione e ad essere più coinvolti nella lettura.
6. “Cacca”, una delle parole più amate dai bambini! Chi di loro intorno ai 4-5 anni non ama riempirsi la bocca di questo sostantivo e dei suoi aggettivi declinati nei modi più assurdi? Ma fidatevi, dopo la prima pagina i vostri bimbi non saranno più concentrati sulla “cacca”, perché completamente assorbiti dalla storia del piccolo GRANDE coniglietto Simone.
Giulia Mandrino