(Foto credits: Moomin.com)
Conoscete i Mumin? Sapete quanto amiamo la Finlandia e la sua avanguardia in fatto di istruzione ed educazione pedagogica, quindi non possiamo negarvi che siamo innamorate anche del simbolo per eccellenza dell’infanzia finlandese: esatto, i Mumin!
In realtà si chiamerebbero Moomin, ma l’italianizzazione è passata anche da loro. Ecco quindi i piccoli troll in forma di ippopotamo che affascinano da più di mezzo secolo la Finlandia, ma che sono arrivati in tutto il mondo.
Viva i Mumin! Vi presentiamo i piccoli esserini finlandesi per bambini nati dalla matita di Tove Jansson
Guardandoli, sembrano ippopotami bianchi. Ma sono molto di più! Nella mente di Tove Jansson, l’illustratrice che li ha creati (nata a Helsinki nel 1914), questi esserini buffi che vivono a Muminland sono personaggi naïf, ingenui e bonaccioni che attraverso le loro avventure insegnano ai bambini ad apprezzare tutti gli aspetti della vita, anche quelli spaventosi e meno belli. Perché nella loro ingenuità Troll Mumin, Mamma Mumin, Papà Mumin e tutti i loro amici e parenti - Adipella, la fidanzata del figlio; la vicina di casa signora Sgarzolini, apprensiva e ossessionata dall’ordine; Sniff, Mietta, Pipetta, Puzzetta... - prendono la vita sempre con il sorriso, in maniera un po’ sprovveduta, simpatica e avvincente.
Tove Jansson li disegnò per la prima volta, da bambina, sul muro del suo bagno, dopo una lite con il fratello. Voleva creare un personaggio brutto, spaventoso, e nacque questo “troll” che in realtà si è trasformato in un tenerissimo ippopotamo antropomorfo. Le prime volte li utilizzò come corredo a libri per l’infanzia da lei stessa scritti, ma non ci volle molto perché le illustrazioni diventassero esse stesse protagoniste, in fumetti (inizialmente commissionati dal londinese The Evening News e poi pubblicati anche in Italia sulla storica rivista comic “Linus” e su “Alterlinus”), libri, cartoni animati, film e gadget.
(Foto Credits: Moomin.com)
Le illustrazioni, nella loro semplicità, sono davvero bellissime e riconoscibili, d’altri tempi, e le storie sempre avvincenti e divertenti: i piccoli lettori, infatti, una volta che entrano nel meccanismo della famiglia Mumin capiscono che tutto non è preso sul serio, nemmeno i casi “thriller”, nemmeno i poliziotti. Perché alla fine il senso è proprio quello di prendere la vita in prospettiva, trovando il divertente dappertutto, esaltando quell’ingenuità che non deve essere per forza un difetto.
Un’altra bellissima caratteristica di questi libri per bambini è l’amore per la natura che emerge da ogni pagina. Una caratteristica che deriva direttamente dalla vita dell’autrice: nel 1920, infatti, la sua famiglia si trasferì sull’isola di Pellinge. Qui Tove vedeva panorami bellissimi e scorci naturali unici, gli stessi che la sua matita ha poi trasposto nei libri, sia illustrati che non, dei Mumin. Anche la famiglia Mumin, infatti, è innamorata del mare, delle barche e della vita all’aria aperta. E anche la Seconda Guerra Mondiale ha influenzato questo amore: se prendiamo ad esempio il libro “Mumin e la cometa”, è palese la metafora della cometa che quasi distrugge la valle dei Mumin che rappresenta la bomba atomica che ha raso al suolo Hiroshima e Nagasaki.
In Italia si possono ancora trovare moltissimi libri delle serie dei Mumin. Molti sono inediti nella nostra lingua, altri non si trovano più in commercio (ma chiedete in biblioteca!). Molti altri, pur essendo cult, invece si trovano: “Le memorie di papà Mumin”, ad esempio, o “Magia di mezza estate”, “Magia d’inverno", “Racconti della valle dei Mumin”. E poi quelli illustrati, come “E adesso che succede?”, “Piccolo Knitt tutto solo”, “Mumin e i briganti”, "Mumin e i marziani”, “Le follie invernali di Mumin” e “Mumin e la cometa”. Questi ultimi sono una (relativa) novità: la casa editrice Black Velvet, prima di chiudere i battenti, ha infatti riproposto i libri di Tove Jansson in bellissimi cartonati che non potranno mancare sulle librerie dei nostri figli!
(Foto Credits: Moomin.com)
E poi sul sito ufficiale dei Mumin (anzi, dei Moomin!) si trovano anche dei bellissimi poster: non sono meravigliosi per le camerette dei bimbi?