Il cambio pannolino è molto importante. È uno dei momenti più intimi che mamma e papà vivono con il proprio bambino, che si sente coccolato, amato e accudito. Ma se nei primi mesi tutto è abbastanza idilliaco, spesso con la crescita il bambino comincia ad essere insofferente, a urlare, scalciare, impaziente di tornare a giocare. Vero?
È normale! Ma la situazione non è disperata, perché una soluzione c’è, ed è una soluzione divertente, educativa e molto molto speciale: il cambio pannolino in piedi teorizzato da Maria Montessori.
Il cambio pannolino in piedi secondo Maria Montessori: a partire dai 12 mesi possiamo provare a cambiare il pannolino dei nostri bambini in piedi, secondo il metodo montessoriano
Come dicevamo, pian piano il bimbo cresce comincia a sentirsi irrequieto sul fasciatoio, ed è normalissimo! Cambiarlo orizzontalmente come da neonato, dunque, può risultare controproducente. E i motivi per provare a cambiare il bambino in piedi sono moltissimi, a partire da quelli per i quali è meglio non cambiarlo orizzontalmente.
Orizzontalmente, infatti, il bambino più grandicello si sente un oggetto, senza potere decisionale, sballottato qua e là da mamma o papà come un pupazzo. Non vede ciò che sta accadendo e questo giustamente lo innervosisce (e lo annoia!). Non solo: il fatto che muova continuamente le gambe impedendoci di cambiarlo in tranquillità è inevitabile, poiché sentendole all’aria il suo istinto è quello di muoverle e dimenarle.
Dall’altra parte ci sono invece tutte le motivazioni per le quali è meglio scegliere il cambio in piedi secondo il metodo montessoriano. Il bambino sarà molto più coinvolto e non si sentirà una marionetta nelle mani dei genitori. In piedi sul fasciatoio, avrà gli occhi alla nostra stessa altezza e di conseguenza ci sarà molto più contatto (che se prima era fisico ora diventa anche psicologico). Ci sarà dialogo, potremo parlare con lui, spiegare cosa facciamo, renderlo partecipe (piegando il pannolino sporco e buttandolo, alzandosi da solo i pantaloni, iniziando a pulirsi da solo con il nostro aiuto…).
Non ultimo, cambiando il bambino in piedi il bimbo diventerà più consapevole di quando deve essere cambiato e del cambio in generale. Questo è un passo importantissimo verso lo spannolinamento, perché attraverso il cambio in piedi il bambino acquista più velocemente il controllo sfinterico. Come? Il controllo sfinterico è una conquista lenta, e ogni bambino ci arriva in tempi diversi, ma solitamente lo si ottiene tra i 18 mesi e i 3 anni. Venendo cambiato in piedi il bambino è più consapevole e cosciente del suo corpo e di ciò che il suo corpo elimina, così come della pulizia che ne consegue.
Il cambio del pannolino in piedi, quindi, è sempre una buona scelta. Lo si può cominciare a sfruttare a partire dai 12 mesi, periodo nel quale il bambino sa stare in piedi da solo in sicurezza. L’ambiente sarà quello del solito fasciatoio, che verrà utilizzato come piano sul quale il bambino starà in piedi. Troviamo quindi un piccolo appoggio: sarà utile per stare in piedi da solo in sicurezza (anche se l’appoggio principale saranno le nostre spalle).
Il cambio sarà poi molto simile a quello orizzontale, con i pannolini che siamo soliti utilizzare (che siano usa e getta o lavabili, il meglio sono quelli a mutandina perché sono più facili da sfilare e infilare, anche da parte del bambino). Anche le creme saranno le stesse, e lo stare in piedi non sarà d’impaccio (utilizziamo sempre quelle naturali e delicate, insieme ad un detergente intimo delicato).
Accanto al fasciatoio possiamo tenere la cesta dei pannolini sporchi. In questo modo il bambino butterà da sé il pannolino, rendendosi utile e sentendosi coinvolto. Anche le salviettine detergenti potranno essere alla sua portata, e piano piano imparerà ad utilizzarle da solo sotto la nostra supervisione.
Le prime volte forse ci si impiegherà un po’ di più rispetto al cambio normale (ma non è detto: certi bambini sono così irrequieti da renderlo sempre lunghissimo), ma a lungo andare i benefici sono innegabili e i tempi si accorceranno notevolmente!