Sembra strano, molto strano, ma è proprio così! Esistono alcuni nomi vietati in Italia, che non possono essere assegnati ai bambini e alle bambine, che siano nuovi nati o che siano arrivati con l'adozione. Si tratta di nomi particolarissimi, c'è da dire. Ma anche bizzarri, tristi e impegnativi.
Un tempo, pensate, anche i nomi stranieri erano vietati, ed è per questo che alcuni nonni e alcune nonne sulla carta d'identità hanno nomi "strani", con traslitterazioni italianizzate (mentre i nomi vintage classici sono ancora molto diffusi). Oggi, invece, il divieto ha ragioni diverse, che non hanno a che fare con l'autarchia, ma con il rispetto del nascituro e con la comodità fiscale.
Ecco quindi una lista dei nomi vietati in Italia: se state cercando un nome da bambino o un nome da bambina, depennateli dalle vostre opzioni (anche se dubitiamo che li abbiate presi in considerazione!). Anche se cercate nomi originali o curiosi: questi è meglio non proporli all'anagrafe, perché tanto verranno vietati perché renderebbero difficile la vita dei bambini e delle bambine.
I nomi dei parenti stretti
Dare a un figlio il nome del nonno o della nonna è evocativo e romantico. Ma dare quello di mamma, di papà o dei fratelli o sorelle è vietato. Se in Spagna è normale dare al primogenito il nome del padre, in Italia non si può. Non solo per tradizione, ma anche per comodità e precisione a livello fiscale.
Solo dando, nel caso di figli maschi, il secondo nome "Maria" si potrà dare loro il nome del padre.
Ajeje Brazorf
È diventato così iconico da dover essere vietato, perché inventato e non-sense: "Ajeje Brazorf" era il nome fittizio fornito dal personaggio di Aldo (del trio Aldo, Giovanni e Giacomo) al controllore del tram che gli chiedeva il biglietto.
I personaggi storici
Ci sono alcuni personaggi storici che hanno segnato negativamente le vicende dell'umanità. Ecco che allora sono vietati i nomi (combinati in questa maniera) di Joseph Stalin, Adolf Hitler, Benito Mussolini, Osama Bin Laden e di tutti i dittatori in generale. Adolfo, tuttavia, non è vietato, così come non sono vietatati i nomi senza i cognomi.
Gli abbinamenti bizzarri
Essendo il nome proprio la prima presentazione di una persona, e dato che questo potrebbe segnare positivamente o negativamente la sua vita, l'addetto o l'addetta all'anagrafe potrebbe a sua discrezione vietare di dare un nome "normale" a un figlio se questo, abbinato al cognome, risultasse ridicolo. Per esempio Daria Presa, Guido Lavespa, Perla Miseria, Margherita Pizza... Lo stesso vale per Maradona, per esempio, personaggio che ha fatto la storia ma il cui nome pesa troppo.
I personaggi letterari o della tv
Niente Laura Palmer, Jon Snow, Rachel Green, Frankenstein, Grande Gatsby, Moby Dick... I nomi di fantasia tratti da libri, anime o film, tra gli altri, non sono accettati dall'anagrafe. E nemmeno quelli inventati di sana pianta dai genitori.
Tuttavia, ci sono molti modi per prendere ispirazione dalla letteratura.
I cognomi
Vietato anche l'uso di un cognome come nome proprio (fatta eccezione per i cognomi che sono, di fatto, nomi propri: capita molto spesso). Non si potrà dare a un bambino il nome Rinaldi, quindi, o a una bambina il nome proprio Serra.
I nomi maschili alle femmine
L'unica eccezione è Andrea: tutti gli altri nomi "maschili" (anche Nicola) non possono essere assegnati alle nuove nate o adottate di genere femminile.
I nomi vergognosi o oggetto di scherno
Qui, in realtà, va un po' a sentimento (dell'addetto all'anagrafe). Alcuni nomi sono accettati più di altri, anche se fanno parte della stessa categoria. Prendiamo i colori: Verde, Blu, Celeste, Rosa sono accettati, mentre Giallo o Arancione no. Lo stesso vale per i marchi: molte bambine oggi si chiamano Chanel, ma nessuno Ikea. In America naturalmente va diversamente: pensiamo alla tendenza degli ultimi anni a chiamare i prorpi figli con nomi ispirati ai marchi del beauty e della moda.
I nomi inventati
Bisogna rinunciare anche ai cartoni animati: Pollon, Lupin, Pokemon o Sailor Moon non possono essere assegnati ai bambini e alle bambine.