#greyhairdontcare: i capelli grigi, per decenni coperti da colorazioni, erbe tintorie e decolorazioni varie, stanno finalmente recuperando la loro allure. Finalmente, esatto. Perché se c'è chi li odia e continuerebbe a tingerli fino alla fine dei suoi giorni, chi ama il grigio e il bianco tra i capelli finora s'è trovato a doverli coprire per convenzione sociale. Ora, invece, cambia tutto.
"Vecchi", "sciatti", "smorti": sono solo alcuni degli aggettivi che spesso venivano (e vengono ancora...) attribuiti alle chiome canute. Spesso femminili: il brizzolato, negli uomini, è visto come un segno di fascino. Perché invece sulle donne è ritenuto un difetto?
Il grigio, invece, è un colore elegantissimo, originale e che dona a molti e molte: rivalutiamolo (anche attraverso le ispirazioni che il web ci offre! Sia lodata la rappresentazione inclusiva!), amiamolo e sfoggiamolo con stile, come ha fatto Andy MacDowell recentemente sul red carpet.
La rivincita del grigio
Complici i periodi di lockdown tra il 2020 e il 2021, con la chiusura dei saloni di parrucchieri e parrucchiere, molte persone si sono trovate obbligatoriamente a fare i conti con le radici canute. Scoprendo, dopo qualche settimana, il bello di un colore dai riflessi inaspettati e, di conseguenza, la comodità di non dover ogni mese ricorrere alle tinte. Certo, il processo è lungo, soprattutto se le lunghezze dei capelli superano un certo valore. Ma in generale chi ha deciso di lasciarsi andare al grigio l'ha fatto per questioni estetiche, etiche, di comodità e di stile.
Soprattutto, grazie ad alcuni e alcune influencer che stanno sfoggiando le chiome grigie su Instagram e i vari social, i capelli canuti si stanno piano piano liberando dell'etichetta di "vecchio" o "anziano". I capelli grigi compaiono infatti già a partire dai vent'anni e sono molte le teste che a trenta, quarant'anni sono già parzialmente o completamente grigie o bianche. L'associazione con l'età più avanzata è quindi immediata, ma non del tutto pertinente. Cominciare a considerare i capelli grigi come semplicemente "adulti" e non "vecchi" è il primo passo.
Come se, d'altro canto, ci fosse qualcosa di male nell'invecchiare. I capelli grigi a tutte le età, in questo senso, potrebbero anche diventare un primo passo per combattere l'ageismo.
Lo stile, d'altronde, è innegabile: i capelli grigi sono stati anche un trend (con tinte apposite anche quando non si hanno ancora i capelli bianchi). Averli naturali, quindi, potrebbe essere una fortuna.
L'ispirazione
Basta fare un giro su Instagram: ormai ci sono profili di persone che hanno documentato nei mesi il loro passaggio dai capelli tinti ai grigi. Non è semplice né veloce e serve pazienza: inizialmente le radici sale e pepe potrebbero non piacere ed essere viste come "strane". È normale. Ma resistere darà i suoi frutti.
Ad esempio, Sel et poivre, Sale e Pepe, una ragazza passata da un biondo cenere ad un vero cenere.
Oppure, Embracingmygray_202.
Infine, ci sono profili come greyhairfashion che raccolgono diverse ispirazioni sui capelli grigi davvero preziose e glamour.
Come prendersi cura dei capelli grigi
I capelli grigi sono naturalmente un po' diversi da quelli "originali", e soprattutto si comportano diversamente rispetto a quando non vengono tinti. Ecco perché hanno bisogno di una cura particolare.
Innanzitutto, sono leggermente più fragili, nonché crespi: il fusto è più fragile e la cute produce meno sebo (per il passare dell'età). Questo rende i capelli grigi più secchi e aridi, meno luminosi. Che non è necessariamente un male: basta portarli nella giusta maniera. Se però sono eccessivamente aridi e increspati, è possibile nutrirli con maschere ricche e oli nutrienti.
Infine, per evitare che i capelli grigi e bianchi tendano al giallo, è bene utilizzare con frequenza lo shampoo antigiallo: permetterà di tenere i capelli candidi e splendenti. Occhio però a non usarne troppo: potrebbe dare riflessi violetti o azzurrini non graditi! Se invece li amate così, beh, via libera all'antigiallo.