Lo street food si fa baby

Riuscireste a immaginare un’apecar che raccoglie e distribuisce latte materno per i bimbi appena nati? Si tratta di una nuovissima iniziativa, un servizio europeo di raccolta di latte a domicilio per i bambini neonati che hanno bisogno di latte materno, soprattutto se sono prematuri.

Ecco allora come lo street food si fa baby: tutte le informazioni sull'iniziativa Human Milk Link

Quando pensiamo allo street food pensiamo subito a cibi golosi e sfiziosi da mangiare per strada. Non in questo caso, però, perché ci riferiamo a un’apecar che se va in giro a raccogliere e a distribuire latte materno per i bambini appena nati.

Il progetto si chiama Human Milk Link ed è il primo servizio europeo di raccolta a domicilio di latte materno. Il latte viaggia all’interno dell’Ape Milk, progettata da VS Veicoli Speciali, un’azienda leader nell’allestimento di veicoli per il commercio di cibo su strada.

L’iniziativa è decisamente on the road, è insolita e molto innovativa e capace di collegare il concetto di street food a un intento sociale e solidale. L’obiettivo è quello di favorire la donazione di latte umano, prezioso soprattutto per i neonati prematuri.

A promuovere il progetto è l’Associazione Italiana Banche del Latte Umano Donato, in collaborazione con Sitar, azienda sponsor di Human Milk Link. L’iniziativa è già stato presentata a Expo e ha già preso vita a Milano dall’inizio del mese di ottobre, con la promessa di essere replicata con lo stesso format anche a Roma, Torino, Firenze, Bari e Palermo.

L’Ape Milk milanese effettua la raccolta di latte delle neomamme che vogliono aderire a questa iniziativa. Il latte viene trasportato all’interno di una cella frigorifera e verrà consegnato alle Banche del latte della Lombardia, che hanno il compito di trattarlo e distribuirlo in modo gratuito, attraverso gli ospedali, ai bambini che ne necessitano.

Ogni goccia di sangue materno può salvare la vita a un bambino, soprattutto se il latte è di una mamma che ha partorito da poche settimane e specie se destinato a un piccolo nato prematuro, la cui madre ha difficoltà a produrre una quantità di latte adeguata a causa dello stress e del distacco prolungato dal bimbo che è ricoverato.

La redazione di mammapretaporter.it

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Sara

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Cecilia

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